In quel del Teatro San Carlo si sta indagando. Infatti, la Procura di Napoli, ha aperto un fascicolo per peculato: al centro ci sono le nomine fatte durante il periodo del Covid. Alcune fuori dallo statuto, altre gestite con modalità tutt’altro che trasparenti. In parallelo, anche la Corte dei Conti ha acceso i riflettori sul teatro, e la Guardia di Finanza sta verificando la natura degli incarichi affidati in maniera del tutto discrezionale, mentre lo scontro istituzionale tra Comune, Regione e Ministero sulla nomina di Fulvio Macciardi a Sovrintendente sta proseguendo nelle aule civili del tribunale. Tutto vero. Ma le nomine al centro dell’indagine sono esattamente quelle che noi di MOW stiamo raccontando da maggio scorso, quando nessun'altro ne parlava. Questi i nomi e gli incarichi che abbiamo documentato nella nostra inchiesta, e che ora sono finiti al centro di tutto. Nomi che abbiamo tirato fuori noi, uno per uno, in totale solitudine. Emmanuela Spedaliere, Direttrice generale, carica a quanto pare inventata appositamente per lei. Maria Pia Gaeta, Direttore del Coordinamento artistico. Anche in questo caso si tratta di una figura non prevista dai regolamenti della Fondazione. Ilias Tzempetonidis, nominato Direttore del casting, una carica mai esistita prima. Lo statuto non ne parla, ma la nomina è arrivata lo stesso. Michele Mangini Sorrentino, figlio della Spedaliere, nominato Direttore artistico delle Officine San Carlo di Vigliena. Nessun concorso, nessun competitor. Solo una nomina diretta, fatta dall’ex Sovrintendente. E il fatto che sia figlio della Direttrice Generale (ruolo già anomalo di suo) rende tutto ancora più strano.

Viviana Jandoli, che ha partecipato a due concorsi perdendoli entrambi. Nonostante questo, è stata assunta come consulente legale del teatro. Anche qui, nomina diretta con criteri poco chiari. Almerinda Padricelli, attuale Responsabile della Sicurezza, avrebbe vinto un concorso con modalità abbastanza discutibili. Come? Colloquio tenutosi di domenica, e nel momento della pubblicazione della nomina non è stata resa nota la graduatoria, come invece dovrebbe essere fatto per motivi di trasparenza. Se avesse rinunciato, nessuno avrebbe potuto sapere chi era il secondo classificato. A breve si discuteranno in tribunale i ricorsi del sindaco Manfredi, presidente della Fondazione San Carlo, contro Regione e Ministero della Cultura sulla guida del teatro. Ma il punto è un altro: ora si indaga sul denaro pubblico e su come sono stati assegnati ruoli chiave durante la pandemia. E chi ha beneficiato di quei ruoli. Questione commentata anche dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta su Facebook: “L’irresponsabilità di qualcuno sta coprendo di vergogna il teatro San Carto e la città di Napoli. Dopo sei mesi non abbiamo ancora il Sovrintendente. Non ci vuole nulla, si va al consiglio di indirizzo e si vota a maggioranza. Si sono inventati manovre politiche, imbecillità, semplicemente per fare porcherie clientelari”.

