Al cinema è appena uscito il biopic su Bob Marley, “One love”. Negli States ha già sbancato i botteghini, staremo a vedere cosa combina qui. E poi c’è Vasco Rossi. Oddio, che c’entra Vasco con Marley? Poco o nulla, ma su Instagram il Blasco nazionale ha da poco postato questo contenuto: “Il consumo della cannabis diventa legale in Germania dal primo aprile. Con una legge votata in Parlamento e passata con i “sì” di Spd, Verdi e Liberali al governo (e della Sinistra all’opposizione), la Germania diventa così il primo grande Paese europeo — e tra i pochissimi al mondo — a consentire e non punire l’uso delle “canne”. “Una giornata storica”, l’hanno definita i fautori della legge in Parlamento, una svolta nella “politica di contenimento” e regolamentazione delle droghe”. Ok: Marley, legalizzazione delle droghe leggere. Tempo di chiedere un parere a Bunna, co-leader degli Africa Unite (in attività e lotta dal lontano 1981), gruppo simbolo del reggae italiano. Africa Unite, poi, è un’espressione tratta proprio da lui: Bob Marley.
In che modo Bob Marley è stato un riferimento per la vostra formazione e crescita artistica?
Beh, è lui che ha fatto scattare la scintilla vera. Suonavo a livello amatoriale in alcune band, ma quando ho ascoltato Marley ho cambiato la mia visione della musica e del “fare musica”. Abbiamo quindi cercato di capirlo, interpretarlo. Capire anche se fossimo in grado di ricreare quel mood. Ci si è quindi aperto un mondo che va oltre il ritmo e la melodia. Marley ha sempre messo al centro il messaggio, ha sempre detto delle cose precise. Sintetizzando, a favore della gente, contenuti abbastanza complessi. Un’influenza che ha segnato profondamente me e Madaski.
Qual è – se ancora riscontrabile – l’attualità del messaggio di Marley?
Purtroppo il suo è un messaggio tristemente attuale, nel senso che molte delle lotte di Bob Marley per i diritti civili non sono state vinte. Anzi. I temi per cui combatteva, ahimè, sono ancora vivi. Con gli Africa Unite abbiamo provato a interpretare la musica in modo simile. Lotta, messaggio, cultura, consapevolezza.
Legalizzazione delle droghe leggere, un tema che ciclicamente rientra nello scacchiere dell’attualità. Pro o contro?
Intanto vorrei sottolineare una questione che storicamente molti fan trovano quasi comica. Nonostante l’estetica e i contenuti artistici, io non mi sono mai fatto le canne! Il pubblico, da me, non si aspetta niente di simile. Mai! Detto questo, si tratta di un aspetto puramente personale che non mi impedisce di essere apertamente a favore della legalizzazione. Ma non solo delle droghe leggere, bensì di tutte le droghe. Mi sembra ormai lampante che se un individuo vuole drogarsi, è in grado di farlo senza problemi. Con due elementi, però, che rendono più inquietante lo scenario. Il primo è che l’acquisto della droga va a finanziare i più potenti clan criminali del mondo. Il secondo è che nell’illegalità totale prosperano droghe tagliate malissimo, puramente velenose, che aumentano ancora di più i rischi per chi le assume. Legalizzare la droga non moltiplicherebbe i drogati, ma forse tutelerebbe un po’ di più chi assume sostanze. E anche lo stato, che darebbe una bella batosta alla criminalità.
Con questo governo di centrodestra vedi l’ipotesi della legalizzazione sempre più lontana?
Certamente non sono queste le battaglie storiche della destra italiana. Non dimentichiamo la chiesa, però, che ha sempre avuto un grande ruolo nell’ostacolare un percorso simile. Nemmeno la marijuana a scopo terapeutico è legale, qui. Tutto dannatamente paradossale.
E l’artista Bunna, nel 2024, che ruolo e posizione ha?
Un ruolo marginale, perché chi suona reggae si rivolge a una nicchia ignorata dal mainstream. Continuiamo a portare avanti il progetto Africa Unite con lo stesso entusiasmo di quando avevamo 20 anni, certo il contesto è cambiato tremendamente. È cambiata l’industria, sempre più ripiegata sui numeri (pompati) dello streaming, che oggi premiano soprattutto la trap, veicolo di messaggi totalmente negativi e avversi a ogni cosa per cui noi abbiamo sempre combattuto.