Chi ha paura del generale Roberto Vannacci? Tutti, pare. Uno degli uomini più discussi di questi mesi, dal caso letterario del primo libro al caso mediatico per via delle sue parole e delle sue opinioni “politicamente scorrette”, che lo hanno portato a una sospensione dal suo incarico militare per undici mesi per aver compromesso “il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione”. La domanda iniziale, quanto fa paura il generale Vannacci, non è nostra ma di Matteo Salvini, che ha criticato neanche troppo sottilmente la decisione presa dagli organi preposti, si dice così, ma parliamo, tutto compreso, di Guido Crosetto. Ora che esce il suo secondo libro, Il coraggio vince, edito da Piemme, sembra che la cosa si faccia sempre meno chiara. Pare basti la sua presenza a mettere in allarme persino le librerie che devono ospitarlo. La prima del suo nuovo titolo, un’autobiografia in versi (non quelli della poesia eh, i versi di un “generale incursore” eretico e, per alcuni, eroico), si terrà il 13 marzo a Roma e fin qui tutto bene. Ma la seconda, a distanza di appena due giorni, prevista a Firenze, la terra dei de’ Medici e di Dante, per intenderci, gli antesignani letterari del generale italico, ha già generato il caos. Dovrebbe ospitarla la libreria Salvemini di piazza Salvemini 18 alle ore nove di sera, a stomaco pieno.
Presentazione in una liberia, quindi, in cui si praticano “attività olistiche, esoterismo”, anche se Vannacci è più essoterico e mid-cult, lo dicono anche loro nella locandina: “Il generale più famoso d’Italia, autore del libro più venduto e discusso del momento”. Insomma, presentazione alla libreria Salvemini alle nove di sera, prevista la partecipazione di Sonia Cassiani, la giornalista che fece la domanda che ispirò a Carmelo Bene una delle battute più iconiche di quell’Uno contro tutti al Maurizio Costano Show del 1994: “Non parlo a chi mi rompe i coglioni con l’Essere e con l’Esserci. Non voglio parlare di ontologia. Abbasso l’ontologia, me ne strafotto. Parli col professor Heidegger, non con me! Parli con Heidegger e vada a fare in culo”. Prevista anche la partecipazione di un giornalista di Controradio e la diretta streaming sulla pagina Adesso parla Rosy di Rosy Canale, ex eroina antimafia di origine calabrese, coinvolta in un procedimento giudiziario nel 2013 (finito in prescrizione) inerente alcune irregolarità legate al Movimento delle donne di San Luca. Ora è a New York e vanta decine di migliaia di follower, che tuttavia non vedranno la presentazione tanto attesa di Vannacci.
Pare infatti che per motivi di ordine pubblico le riprese siano state vietate, nonostante l’annuncio e la locandina. C’è scritto proprio così nella mail girata dalla proprietaria della libreria, Gianna Crescioli, agli speaker della serata: per questioni di ordine pubblico non si autorizzano video e streaming. Rosy Canale non potrà riprendere una ceppa. Gianna Crescioli si avvale del diritto a rendere la cosa più misteriosa. Cosa si diranno mai in quella libreria? Cosa progetteranno mai? Cosa non può essere ripreso, mandato in onda. Cosa non può e non deve uscire dalla porta di ingresso (ce la immaginiamo con il campanello sulla cornice in alto) della libreria Salvemini? Pare anche che il giornalista di Controradio, per motivi ignoti, ci abbia ripensato e per questo non sarà alla presentazione. E infatti nella locandina non c’è. Ma questo cambio di programma rischia di sgonfiare sul nascere l’evento. E così partono le proteste, anche perché “ordine pubblico” di cosa? Da che mondo e mondo, e da che al mondo c’è la Digos, al massimo i video vengono fatti per mantenere l’ordine pubblico, non il contrario. Per comprovate esigenze di ordine pubblico in luogo privato (la libreria) si tappano gli occhi degli smartphone e delle telecamere e si rinuncia alla diretta in mondovisione. Ma perché? Per ora di certo c’è sola la potenza di immagine del Vannacci, la cui sola presenza, prima ancora di parlare, mette sull’attenti, come solo i veri generali sanno fare, tutti, persino le libraie che devono ospitare la presentazione. In questo caso la seconda. Dopotutto cosa aspettarsi dall’uomo del “mondo al contrario”, che potrebbe smettere i panni dell’esercito per entrare in politica, corteggiato dalla Lega, cosa data per certa in via ufficiosa ma mai confermata in modo chiaro e definitivo?