Tokio Hotel, avete letto bene? Sì, confermo, avete letto benissimo, e penso che sia doveroso parlarne per una lunga serie di motivi. Io in quanto Alien (alieni è un modo in cui hanno iniziato ad essere chiamati i fan della band proprio perchè fuori dalle righe) sono sempre stata aggiornata su di loro e posso anche vantare di averli incontrati e di essere sempre rimasta affascintata dal loro percorso, ma tutti i comuni mortali intorno a me, e in particolare in Italia, hanno pensato che fosse solo un fenomeno di nicchia. Ebbene no, italiani svegliatevi. In tutta Europa e nel mondo i Tokio Hotel e in particolare i gemelli Bill e Tom Kaulitz sono delle vere e proprie icone e il percorso in quanto band e in quanto singoli professionisti non è affatto da sottovalutare. Ora torniamo indietro nel tempo con una sana nostalgia dei primi anni Duemila e arriviamo gradualmente ad oggi con una super plot-twist che per i meno appassionati sarà sconvolgente. I primissimi passi della carriera musicale dei Tokio Hotel, ad oggi uno dei gruppi pop-rock più noti della Germania, partono dal lontano 2001. I gemelli Kaulitz (Bill e Tom) parteciparono ad un concorso musicale al Gröniger Bad di Magdeburgo, dove incontrarono Gustav Schäfer (batterista), quest'ultimo li presentò a Georg Listing (bassista), e insieme formarono il gruppo Devilish, che si esibiva in vari club della zona. Il nome "Devilish" non aveva un significato particolare, ma solo un suono accattivante. Nel 2003, invece, Bill Kaulitz, già ragazzino prodigio, partecipò al talent show Star Search, dove arrivò al secondo posto attirando però da subito l'attenzione del produttore Peter Hoffmann, che iniziò a supportare anche il suo gruppo, offrendogli concretamente l'opportunità di esibirsi ed affermarsi come band esordiente. Dopo un po' di gavetta partendo apparentemente solo da Magdeburgo e provincia i quattro ragazzi iniziarono a diventare abbastanza noti e nel 2004 cambieranno il nome in quello che diventerà il loro emblematico e caratteristico Tokio Hotel: una fusione tra la capitale giapponese Tokyo (simbolo di dinamismo, innovazione e crescita) e "Hotel", per rappresentare il loro stile di vita legato ai frequenti spostamenti. Lo stesso anno, grazie a diversi produttori di Amburgo, tra cui lo stesso Hoffmann, diventarono sempre più professionali, fino ad ottenere la tanto ambita firma di un contratto con la Sony Music e successivamente con la Universal Music, tutto ancor prima del successo della loro hit "Durch den Monsun" (in inglese solo Monsoon per i meno addentro).
"Durch den Monsun" è stato a tutti gli effetti il singolo di debutto dei Tokio Hotel sul mercato internazionale, pubblicato ufficialmente il 13 agosto 2005, partito da un grande successo in Germania, con le prime posizioni in più classifiche, fino a raggiungere classifiche mondiali con la successiva versione inglese. Ma nello specifico facciamo un rewind su come questo apparente fenomeno di nicchia sia arrivato in Italia. I Tokio Hotel hanno raggiunto il successo perfino (o nonostante, dipende dalle prospettive) da noi grazie alla combinazione di diversi fattori del tutto innovativi per l'epoca: in primo luogo per il loro aspetto fuori dagli schemi per chi in quegli anni era adolescente e all'emotività stessa dei loro brani, dietro un'anima dura e un po' emo, i Tokio Hotel hanno rapidamente sviluppato una fanbase molto fedele in Italia, ad oggi una delle più forti nel mondo, composta principalmente da adolescenti che si sentivano connessi con i temi delle canzoni del gruppo, e in particolare con la ribellione e la crescita personale, passando per lo smalto nero e le borchie, naturalmente. Proprio per la loro forte personalità la band è stata frequentemente presente in programmi televisivi italiani e ha ottenuto visibilità in canali musicali seguiti da tutti, come Mtv Italia. Le apparizioni televisive, specialmente nei talk show e nei programmi musicali hanno contribuito a consolidare la loro ampia popolarità. I TH (abbreviativo che spesso anche loro preferiscono) hanno saputo alimentare il loro seguito interagendo direttamente con i fan attraverso i social media e partecipando ad eventi di grande visibilità, come concerti e meet & greet, e ancor di più grazie all'avvento di YouTube e alla loro “Tokio Hotel TV – Blog” che consisteva proprio in video inediti girati dalla band stessa o dal loro staff e nel catapultarci in blog quotidiani sempre più coinvolgenti. Mossa geniale e profetica direi. Dopo il successo di "Durch den Monsun", l'album contenente il singolo, Schrei (2005), consolidò la loro fama, in particolare grazie alla versione pubblicata nel 2007 del singolo "Monsoon" (il titolo in inglese così come l'intero album tradotto Scream). Proprio questo si rivelerà una grandissima arma a doppio taglio che andrà a creare un segno indelebile per tutti i componenti dei Tokio Hotel, e in particolare dei gemelli Kaulitz e ancor più in particolare di Bill Kaulitz, voce e indiscusso frontman del gruppo. Nel 2009, i Tokio Hotel affrontarono diversi problemi legali proprio con alcune fan e non solo, in particolare due episodi finiti in tribunale: Tom Kaulitz (chitarrista e gemello di Bill) venne multato per aver colpito una stalker, Perrine D., che lo aveva provocato in una stazione di servizio mentre faceva benzina, Gustav Schäfer (batterista) fu aggredito con bottiglie di birra da un uomo ubriaco, subendo ferite che richiesero diversi punti di sutura. Nonostante questi incidenti, il gruppo pubblicò l'album Humanoid lo stesso anno con il singolo di lancio Automatic. L'album portò al Welcome to Humanoid City Tour, che includeva diversi concerti in Italia, poi il secondo singolo World Behind My Wall, poi il Ddv Humanoid City Live, registrato proprio durante un concerto a Milano, e il video del terzo singolo Darkside of the Sun anche presentato in anteprima in Italia. Insomma a loro l'Italia è sempre piaciuta e a molti di noi sono sempre piaciuti loro, mentre altri li sottovalutano ancora oggi, un po' come accaduto all'inizio anche per i Maneskin. Nel frangente a condire il tutto nasce una raccapricciante teoria infondata che sosteneva che ci fosse una relazione incestuosa tra i gemelli Bill e Tom Kaulitz. Questa speculazione nacque dalla loro forte complicità e dall'occhio sempre malpensante del pubblico medio, ma è stata prontamente smentita da entrambi i gemelli, che hanno sempre affermato che il loro legame è esclusivamente fraterno e simbiotico in quanto gemelli e per fortuna le voci sono state fortemente respinte anche dagli altri membri della band oltre che dai fan stessi, e non c'è mai stato alcun fondamento. In più, visto che non possiamo farci mancare niente, iniziarono a circolare anche le voci sull'omosessualità di Bill Kaulitz già dai primi successi del 2005. Il suo aspetto androgino e il comportamento eccentrico alimentarono le speculazioni, ma Bill non confermò mai pubblicamente la sua sessualità all'epoca, e questo a causa di dinamiche discografiche e di vendita che (come già molti prima di lui in ambito musicale e dello spettacolo) dovevano essere rispettate per avere una fanbase femminile che ogettivamente tira molto, e in particolare sui gemelli Kaulitz. Questo ha ovviamente influenzato tutta l'adolescenza di Bill, e di conseguenza di Tom, e super spoiler, questo verrà sviscerato nella serie esclusiva Netflix uscita quest anno 'Kaulitz&Kaulitz”. All'epoca queste voci causarono un forte stress per Bill, contribuendo a renderlo più introverso e sfiduciato, portandogli anche problemi concreti di salute, successivamente anche un'operazione alle corde vocali. Tuttavia, la sua immagine sfidante delle convenzioni di genere lo rese un'icona per molti giovani, soprattutto nella comunità Lgbtq+, per la quale oggi è invece un riferimento e figura attivissima, nonostante in apparenza e sempre a causa dei motivi sopracitati, intorno al 2008 Bill dichiarò di non voler essere etichettato e di mantenere la sua sessualità privata, probabilmente dopo troppi traumi sul tema.
Ma, gossip del caso a parte, il mio argomento preferito avete capito qual è, le ingiustizie e in particolare i probelmi con i diritti d'autore e la proprietà dei master, ed ecco quindi che nel 2008 abbiamo una bella batosta anche in questo settore. I Tokio Hotel hanno affrontato problemi con i diritti sui master delle loro registrazioni, una questione comune per molte band all'inizio della carriera, abbiamo imparato. Quando firmarono il loro primo contratto con Universal Music, non avevano il controllo sulle registrazioni originali delle loro canzoni, la casa discografica deteneva i diritti esclusivi sulla distribuzione e sull'uso delle tracce, limitando la libertà creativa e finanziaria della band. Con il successo internazionale, il gruppo divenne consapevole della necessità di ottenere maggiore autonomia, così nel 2009, con la pubblicazione di Humanoid, i Tokio Hotel cercarono di rivedere i loro contratti per ottenere il controllo sui master e su come la loro musica veniva gestita. Questo processo di emancipazione si tradusse in una strategia più indipendente, che avrebbe permesso loro di decidere autonomamente sulla distribuzione e promozione della musica. Con il tempo, la band riuscì a guadagnare maggiore indipendenza creativa, e maggiore voce in capitolo nella gestione della propria carriera, un obiettivo che si concretizzò gradualmente con la loro continua evoluzione, fino ad arrivare ad oggi, ma non solo. Una breve parentesi è doverosa anche sulla situazione di Bill come artista singolo e icona. Infatti Bill oltre ad essere il frontman dei Tokio Hotel, ha intrapreso una breve parentesi solista più introspettiva come 'Billy' pubblicando brani come "Love Don't Break Me" e "In the Stars", esplorando un sound pop ed elettronico più personale. Lui lo riscopriamo oggi inguaribile romantico. Ha poi partecipato come coach al programma tedesco "The Voice of Germany" nel 2016 e a vari talk show e reality, come "Germany's Next Topmodel". Come testimonial, ha collaborato con brand di moda come Marc Jacobs e Adidas Originals, e nel 2020 anche “Queen of Drag”, la nuova 'drag race' tedesca, diventando così un'icona di stile grazie alla sua immagine androgina. Bill oggi è infatti un forte sostenitore della comunità Lgbtq+ e sfrutta la sua visibilità anche per promuovere la libertà di espressione e d'inclusione, con la sua musica, il suo impegno sociale e le sue provocazioni continua ad essere una figura di riferimento per molti giovani. Avendo citato però "Germany's Next Topmodel" non possiamo non parlare un attimo di Heidi Klum e Tom Kaulitz, un'altra cosa che probabilmente non sapevate ma che ora vi interesserà molto. Heidi Klum, supermodella tedesca e conduttrice di "Project Runway", ha incontrato Tom Kaulitz, chitarrista dei Tokio Hotel, nel 2018. Nonostante la notevolissima differenza di età, i due hanno iniziato una relazione che ha attirato molta attenzione mediatica. Heidi ha (e aveva già all'epoca dei fatti) quattro figli da precedenti matrimoni: Leni (con il nostro Flavio Briatore nazionale, se non lo sapevate segnatevelo), Henry, Jonas e Lou. Tom, che non aveva figli da altre relazioni, è diventato una figura importante nella vita familiare di Heidi e dei suoi figli. Tanto da sposarsi nel 2019 proprio a Capri. Entrambi hanno un buon rapporto con l'Italia, dove Heidi partecipa ancora a numerosi eventi di moda mentre Tom ne apprezza le vacanze, e non solo, anche Bill e coinvolto nelle gite familiari all'italiana, ma predilige ovviamente lo shopping milanese oltre e organizzare le tappe del tour. Nel frangente tra l'influenza del mondo moda e la personalità di Bill scatta una scintilla, e nasce così la sua collezione "Magdeburg LA" di Bill Kaulitz dalla fusione delle sue radici tedesche, rappresentate dalla città di Magdeburgo, e dall'influenza di Los Angeles, città che ha avuto un grande impatto sul suo stile di vita da quando lui e Tom si sono definitivamente trasferiti sulle Holliwood Hills. La linea è stata lanciata nel 2019 in collaborazione con il retailer About You, la collezione riflette l'approccio audace e androgino di Bill, con capi unisex che mescolano streetwear e alta moda. Tutto è disponibile principalmente online, e ha portato anche molti prodotti di merchandising TH in commercio, ottenendo un ottimo riscontro tra i fan e gli appassionati di moda, consolidando Bill come una figura influente sia nel mondo musicale che in quello della moda. Nel 2020, i Tokio Hotel hanno celebrato il quindicesimo anniversario del loro debutto con nuove versioni di Durch den Monsun e Monsoon (questo per ovviare anche ai discorsi precedenti sui diritti di master, rifare i propri brani come insegna Taylor Swift pare un'ottima soluzione), e hanno firmato un nuovo contratto con Sony Music e Epic Records. Hanno anche annunciato il loro Beyond The World Tour, posticipato due volte a causa della pandemia COVID-19 e finalmente nel 2021 hanno rilasciato il singolo White Lies con il duo Vize e una cover di Behind Blue Eyes dei The Who. Nel 2022, hanno pubblicato singoli come Here Comes The Night, Bad Love e HIM, e a novembre 2023 è uscito il loro settimo album, intitolato proprio 2001, che ha raccolto anche i singoli precedenti. Nel 2023, i gemelli Kaulitz sono anche diventati coach a The Voice of Germany ottenendo un grandissimo successo arrivando in piena visibilità al 2024, rilasciando il singolo The Weekend, anticipando la serie Kaulitz & Kaulitz su Netflix. Mentre a Settembre, sempre di questo anno, è uscito l'album A Whole New Sound con una cover-remake di Colors of the Wind tratta dal cartone Disney Pocahontas e in previsione del remake dello stesso. Insomma ripetiamo, da presunti emo a volto Disney è quantomeno un processo proporzionalmente inverso rispetto allo standard, come non accorgersene. Contemporaneamente a tutto questo gestiscono settimanalmente da anni il loro podcast “Kaulitz Hills” ufficialmente promosso da Spotify (che è stato promotore della serie Netflix) che racconta la loro carriera e vita privata. Hanno anche recentemente prestato volti e nomi di menù personalizzati a McDonald’s Germania per una campagna pubblicitaria e sembrano inarrestabili. In più anche l'esclusiva partecipazione dei gemelli a 'Lol' Germania sempre nel 2024, perchè sanno anche non prendersi sul serio, e lo fanno bene. Intanto il 2024 ormai è acqua passata dopo il loro singolo natalizio 'Your Christmas' già sui digital store ed esaurite le scorte vinili, e il loro Beyond The World Tour prenderà il via con una tappa attesissima all'Alcatraz di Milano a Marzo 2025, e sarà l'unica data italiana del tour, e attualmente è già sold out. Quindi direi che abbiamo capito molto bene chi sono i Tokio Hotel e che forse l'italiano medio li ha un po' snobbati in questi anni.
Ad oggi Bill e Tom Kaulitz continuano a impegnarsi in cause sociali, con un focus sull'ambientalismo e l'attivismo Lgbtq+. Sono coinvolti in campagne che promuovono la sostenibilità e la consapevolezza ecologica, sostenendo la riduzione dei rifiuti e la protezione del pianeta, entrambi partecipano a progetti e iniziative che sensibilizzano su temi di uguaglianza e diversità. Bill e Tom Kaulitz possono essere considerati davvero i gemelli più cool dell'ultima decade, veri e propri professionisti che hanno fatto un duro percorso per affermarsi e che ad oggi hanno superato vette probanilmente inaspettate anche da loro stessi, e hanno solo 35 anni, che diciamolo, per un percorso simile sono pochissimi... hanno dato una svolta alla loro carriera evolvendosi sempre. La loro musica oggi spazia tra rock ed elettronica, tra brani 'tormentoni' e ballate struggenti, e il punto forte è sempre ed esclusivamente la priorità a chi permette loro tutto questo, le fanbase. Dal 2005 ad oggi, i Tokio Hotel hanno ricevuto numerosi premi che hanno riconosciuto il loro successo e impatto nel panorama musicale internazionale, hanno trionfato più volte agli Mtv Europe Music Awards, dove hanno vinto premi come Best German Act e Best Group, ottenuto riconoscimenti prestigiosi ai World Music Awards, premiati come Best Selling German Act, e agli NRJ Music Awards, con titoli come Best International Breakthrough. Il loro successo è stato confermato anche ai Bambi Awards e agli Echo Awards, dove hanno vinto premi in categorie come Best Rock Group e non solo. Questi premi testimoniano la loro carriera straordinaria e l'affetto del pubblico che li ha consacrati come una delle band più influenti degli ultimi due decenni, un pubblico che ha anche premiato il loro essere una 'famiglia' e il loro essere parte della community dei fan e non solo una boy-band. I Tokio Hotel hanno saputo reinventarsi nel tempo conquistando un pubblico sempre più vasto e maturo che è cresciuto con loro. La loro autenticità e il loro impegno sociale li hanno resi simboli di auto-espressione, mentre la serie Kaulitz & Kaulitz su Netflix (doppiata in oltre 6 lingue) e il ritorno sui palchi hanno rafforzato la loro connessione con i fan. Oggi, i TH sono considerati una band iconica e rispettata a livello internazionale. E tutto questo per ricordare all'Italia che noi abbiamo avuto un piccolo (e neanche troppo) ruolo in tutto questo che dobbiamo essere aggiornati su quello che rappresentano i Tokio Hotel ora, ovvero, buona musica, adattabile ai tempi e alle mode ma mantenendo i contenuti, immagine scintillante che attira e che indubbiamente porta all'emulazione, ma sopratutto giovani professionisti che con la propria musica hanno trovato il modo di modificare un po' il meccanismo a loro vantaggio, Per una volta prendiamo esempio da loro e ricordiamo che “solo gli stupidi non cambiano mai idea”, e io spero onestamente di aver fornito un quadro abbastanza completo per comprendere questa storia che in italia da troppo passava in sordina, e spero di aver sollevato ragionevoli dubbi prima di ricevere un verdetto. Ma, ovviamente non mi sottraggo e attendo come al solito le vostre impressioni o richieste di approfondimenti, magari potrò fornirvi nuovi spunti in un'intervista proprio alla data di Milano? Chi vivrà vedrà, intanto ve ne consiglio l'ascolto.