Mantenere costante la presenza sulla piazza è un lavoro che costa sempre più inventiva ai cantanti dei tempi moderni. Anche questa settimana artisti emergenti e affermati hanno rilasciato nuovi brani da dare in pasto ai prossimi vacanzieri. Tra le uscite che hanno fatto più chiasso c’è quella di Blanco, che dopo una lunga pausa distante dai riflettori si è presentato in una versione inedita e forse inaspettata. In “Desnuda”, probabilmente l’anticipo di un progetto futuro che giustificherebbe anche la sua assenza dalle scene nei mesi passati, Blanco canta esclusivamente in spagnolo su ritmi reggaeton. Dopo averci abituato a un cantato sporco e dall’attitudine punk con questa canzone dimostra di aver lavorato sulla voce, che appare molto più raffinata, con un effetto indubbiamente gradevole all’orecchio. Se però affinare la tecnica e sperimentare con i generi è un investimento sensato per sopravvivere alla caducità del mercato, il rischio è quello di perdere quegli elementi identitari da cui è dipeso il successo dell’artista. “Desnuda” è un pezzo piacevole che si ascolta per inerzia, cullati dalla brezza marina sotto l’ombrellone, ma è talmente lontana dalle sue corde che non sembra nemmeno cantata da lui. Insomma, sono passati i tempi delle corse in mutande nei prati e i fiori strappati a calci.
Se Blanco tenta la via dello spagnolo, Salmo tenendo fede alla sua indole refrattaria alle mode, propone “100%” prodotto con Luciennn, un brano che è quanto di più lontano dai luoghi comuni della canzone estiva. Non servono sonorità latine o percussioni caraibiche per raccontare storie stagionali, basta l’immagine di un ventilatore, un bicchiere appoggiato o “Occhi nascosti da visiere” per dipingere una giornata di caldo. Salmo, pur rimanendo nei solchi del suo tracciato, si spinge oltre la sua zona di comfort garantendosi comunque uno spazio tra le uscite più fresche. Un altro che cerca l’innovazione più nelle abilità da liricista che nelle peregrinazioni fra generi è Massimo Pericolo, questa settimana ospite del format Red Bull 64 bars, per cui è stato chiamato a comporre un freestyle inedito. In questo caso l’urgenza di pubblicazione non è tanto l’onnipresenza sulle piattaforme e quindi nelle classifiche, quanto la dimostrazione di abilità che si prova con l’esercizio di stile. Massimo Pericolo è un alieno nel mercato discografico italiano, ha sempre prediletto la qualità alla quantità e se pubblica nuove rime non sono mai parole regalate, c’è sempre un peso emotivo o un annuncio, come sembrerebbe in questo caso, avendo menzionato un contratto con Mondadori per un nuovo libro.
Punta sull’effetto sorpresa invece Capo Plaza, che con un solo giorno di anticipo lancia la notizia del singolo “Fino All’Alba”, optando anche lui per un motivetto leggero con vocaboli in spagnolo e francese qua e là che probabilmente non è finito nell’album uscito a maggio, per essere sfoderato poi per un rilancio tardivo, giustamente. C’è un nome però tra tutti però che in queste settimane è una presenza fissa, questa volta riunito al collega e amico Rosa Chemical in “3SOME”, Villabanks da inizio giugno è uscito almeno con un pezzo a settimana. Che sia un artista prolifico lo dimostra la sua discografia piuttosto lunga, con all’attivo ben sei album per soli 23 anni di vita. Va riconosciuto che è stato abile a trovare una formula vincente che gli permette di essere iper-produttivo, spesso replicando temi, suoni e schemi già testati, ma è giovane e tutta questa pratica non fa che migliorarlo, perché se c’è un vantaggio in questo consumismo discografico è proprio la possibilità di giocare con le canzoni senza prendersi troppo sul serio.