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Chiara Valerio o Chiara Ferragni? Perché le scuse dopo il caso di Leonardo Caffo a Più libri più liberi sono un altro "errore di comunicazione". E sui centri antiviolenza e il biglietto d'ingresso...

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

26 novembre 2024

Chiara Valerio o Chiara Ferragni? Perché le scuse dopo il caso di Leonardo Caffo a Più libri più liberi sono un altro "errore di comunicazione". E sui centri antiviolenza e il biglietto d'ingresso...
La toppa peggio del buco? Chiara Valerio, a seguito delle polemiche innescate dalla presentazione a Più libri più liberi del volume del filosofo Leonardo Caffo, accusato di maltrattamenti all'ex compagna, prova a rimediare con le scuse e mettendo a disposizione le sale per i centri antiviolenza. Ma dopo averne giustificato la presenza, tanto da voler presentare lei stessa il suo libro, sembra l'ennesimo "errore di comunicazione" con la famosa "tuta grigia" di ferragnana memoria...

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Le scuse di Chiara Valerio e di “Più libri più liberi” per il "Caffogate" (avevano invitato alla fiera, dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin, Leonardo Caffo, sotto processo per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna), dopo giorni di supercazzole, sono infine arrivate, dimostrando innanzitutto che i vertici della fiera della piccola e media editoria non sanno scrivere e che, come l’altra Chiara (Ferragni), fanno errori di comunicazione. Tutti questi comunicatori che non riescono a comunicare! Ecco il testo (poi lo commentiamo): “Abbiamo sbagliato e ferito, oltre le nostre intenzioni, e ci scusiamo. La fiera mette a disposizione queste sale per i centri antiviolenza, le associazioni, i gruppi e le singole persone che vogliono contribuire alla discussione contro la violenza di genere. Tra queste anche la sala inizialmente prevista per la presentazione di 'Anarchia' di Leonardo Caffo verrà messa a disposizione da PLPL e dall'editore Raffaello Cortina”. Agghiacciante. “Oltre le nostre intenzioni”: ma davvero Chiara Valerio e “Più libri più liberi” volevano sbagliare e ferire anche se non così tanto? Ma che sono, pazzi di catena?

Il filosofo Leonardo Caffo
Il filosofo Leonardo Caffo
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La frase non è soggetta a interpretazione. La sua definizione è scritta nel codice penale, all’articolo 43: “Il delitto [...] è preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente”. Essendo e la Chiara Valerio e gli editori della AIE – Associazione Editori Italiani – gente che di parole dovrebbe capirne, non può esistere dubbio che essi volessero ferire e sbagliare. O, in seconda ipotesi, che non sappiano scrivere. Non si sa cosa faccia più paura. Le reazione più morbida a queste scuse è stata: “Too little to late”. Leggendo i commenti sotto il post Instagram della Valerio, sono molti a sostenere come oramai la frittata sia stata fatta e che è stata smascherata l’essenza amichettistica di tutta la faccenda in cui le indignazioni e gli attivismi – da parte della cricca – siano in realtà affaristiche. “Sorella ti devo credere? - scrive @crux.desperationis - Che dire, sono servite solo 72 ore, centinaia di commenti indignati e diverse defezioni di autrici e autori per strapparvi delle scuse goffe e tardive. Tuttavia, la prima persona con cui dovreste scusarvi è colei che in questi stessi giorni si è dovuta sorbire le vostre continue litanie sulla presunzione di innocenza, dopo ben due anni di silenzi o, peggio, di pubblico supporto a una figura estremamente problematica (per usare un eufemismo). Verrei anche in fiera, giusto per guardarvi in faccia e vedere con quale coraggio vi presenterete. Ma di uno spazio messo a disposizione da una realtà (la vostra) e una casa editrice (Raffaello Cortina) che fino a ieri rivendicavano fermamente le loro scelte non ce ne facciamo niente. Quindi meglio risparmiarsi questi 13€ e boicottarvi fino al resto dei vostri”. 

Il filosofo Leonardo Caffo
Il filosofo Leonardo Caffo

Già, perché le scuse sono arrivate dopo la rinuncia a partecipare di alcuni autori - Fumettibrutti è colei che ha fatto più scalpore – e mettere a disposizione una sala (previo pagamento del biglietto di ingresso) è oltremodo offensivo per chi, quotidianamente e con fatica, cerca e trova spazi dove i corpi possano manifestare il loro attivismo. “Elemosina” dice Fulvio Abbate, creatore del profetico termine “amichettismo” il cui testo potete trovare qui su MOW: perché nessuno dei giornali riflessivi lo sta intervistando? Forse è ancora peggio: elemosina con rientro economico. L’aderenza delle scuse per il "Caffogate" con quelle per il Pandoro-gate di Chiara Ferragni è totale. Nei commenti si chiedono le dimissioni della Valerio e ci si organizza per boicottare l’evento. La protervia con cui la scrittrice/editrice/direttrice difendeva le proprie scelte e posizioni a Propaganda Live (trasmissione “amichetta” per antonomasia secondo il nostro Fulvio) aumenta l’imbarazzo provocato dalle tardive e deliranti scuse. Non sanno scrivere e non sanno comunicare. Questo è lo stato delle cose della nostra editoria oggi.

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