Probabilmente per i prossimi giorni, ma anche settimane, finché non uscirà qualcosa di interessante su Sanremo o qualche singolo degno di nota, tutti continueranno a parlare della reunion degli Oasis. Dopo aver passati mesi a parlare di Taylor Swift, adesso a essere al centro dell'attenzione sono Noel e Liam Gallagher, finalmente riuniti. Con il ritorno dei due fratelli di Manchester, potrebbero tornare anche le loro tribute band?
No, non parliamo delle tribute band delle (rispettabilissime) sagre o feste di paese, ma di quelle che, a momenti, sono diventate quasi più famose degli Oasis stessi. Sì, forse stiamo un po’ esagerando, ma se i No Way Sis, tribute band ufficiale degli Oasis nata nel 1995, hanno fatto concerti sold out praticamente ovunque , forse non stiamo poi esagerando così tanto. Per chi non se li ricordasse, i No Way Sis si sono formati a Glasgow nel 1995, anno in cui gli Oasis erano sulla cresta dell’onda. La band, composta dai fratelli Gerry e Joe McKay, James McLardy, Tony McCarthy e Mick Reilly, è riuscita persino a piazzare “I’d like to teach the world to sing”, cover dei New Seekers cantata a là Oasis, nella top 40 del Regno unito. Un brano che, se lo ascoltate, vi ricorderà sicuramente la più nota “Shakermaker” degli Oasis, pubblicata nel 1994. Il pezzo, infatti, aveva presentato una fonte di ispirazione per la band simbolo del britpop. Ma i veri Oasis cosa pensavano ai tempi dei No Way Sis? Noel Gallagher li avrebbe definiti “la seconda band al mondo”, ovviamente dopo i suoi Oasis. Ai tempi, inoltre, the Chief (tra i soprannomi attribuiti a Noel Gallagher, ndr.) ha regalato al suo “alter ego” dei No Way Sis, Gerry McKay, la chitarra Les Paul suonata nel video di “Some Might Say”. La “seconda miglior band al mondo”, con il calare della popolarità degli Oasis, si è ufficialmente sciolta alla fine degli anni novanta.
Se pensate che in Italia ci siamo persi l’occasione di provare a “replicare” il successo degli Oasis, vi sbagliate. Se i No Way Say sono diventati “la seconda band migliore del mondo”, gli Oesais, il due comico composto da Toti (Emilio Solfrizzi) e Tata (Antonio Stornaiolo), hanno portato la loro versione della band britpop nel nostro Paese. Formatisi a Bari nel 1985, dopo un’esperienza teatrale gli Oesais hanno cominciato una lunga carriera televisiva, diventando popolari soprattutto in Puglia e Basilicata. Che la reunion dei (veri) Oasis sia l’occasione per rimettere insieme sia il duo comico che i No Way Say? Chissà, magari la tribute band inglese potrebbe tornare ad essere “la seconda band migliore del mondo”.