C'è chi ha paragonato Lapo Elkann al nonno Gianni Agnelli, evidenziando la somiglianza fisica e, pur tenendo conto dell’evoluzione della moda, stilistica. Ebbene, ora Lapo Elkann è diventato a tutti gli effetti l'Avvocato, almeno per qualche secondo in Race for glory: Audi vs Lancia, film con Riccardo Scamarcio in uscita al cinema in Italia il 14 marzo ma già da tempo distribuito negli Stati Uniti, come vi avevamo raccontato (mentre l'attenzione era tutta concentrata su Ferrari di Michael Mann con Adam Driver).
Il cameo di Lapo Elkann nella pellicola del regista Stefano Mordini è stato mostrato a Verissimo, su Canale 5, con Scamarcio ospite di Silvia Toffanin in studio. La scena è quella dell'incontro in ascensore tra Cesare Fiorio (Scamarcio) e Gianni Agnelli, interpretato da Lapo Elkann. Lapo-Gianni, di spalle, dice a Riccardo-Cesare: “Vuole sapere un fatto curioso, dottor Fiorio? Sa cosa mi ha chiesto mia nipote per il suo compleanno? Un’Audi Quattro. Sono forti ’sti tedeschi. Buon lavoro... E buona fortuna”.
Lapo Elkann è poi comparso in un videomessaggio: “Oggi siamo qui a parlare di Race for glory, questo film fantastico che Riccardo Scamarcio ha fatto. Ho avuto l’onore e il piacere di poter fare un cameo, interpretando il ruolo di mio nonno in una leggendaria storia, che è quella dei rally tra Lancia e Audi, Audi e Lancia, in un periodo storico dei rally. Per me è stata una grandissima emozione. Grazie a Riccardo sono riuscito a dare il meglio di me, con il suo supporto e il suo aiuto, e devo dire che questo film mi fa impazzire: per chi ama le auto è pazzesco e per chi ancora non le ama è un modo per innamorarsene. Sono qui oggi con voi per fare i complimenti a Riccardo e a tutto il team, augurandomi che questo film abbia un grande successo. Non vedo l’ora di vedervi al cinema per vedere Race for glory”.
Durante la puntata Scamarcio ha raccontato del suo rapporto con le auto fuori dal cinema, dove interpreta l'allora capo della scuderia Lancia che guidò il team a una storica vittoria nel Campionato del Mondo di Rally del 1983 contro i rivali ai Audi. L'attore ha rivelato che quando da dodicenne prese di nascosto l'auto di papà andò contro un muro, distruggendola: “Avevo 12 anni - le parole di Scamarcio, ora legato a Benedetta Porcaroli, a Silvia Toffanin - ero convinto di saperla guidate, sapevo la cosa di frizione e acceleratore. Poi in realtà mi sono reso conto che era un po’ più complicato”. In quel frangente stava con la nonna, perché i suoi genitori erano in vacanza. E lei “s’è messa sul divano come se fosse morto qualcuno e a me venne la febbre per i sensi di colpa”. Ma Scamarcio rimase “iperattivo”, tant'è che - ha raccontato - a un certo punto sua madre l'ha fatto seguire da un investigatore privato: “Non sapevo di essere seguito, ma io l’ho seminato. Chiamò mia mamma e le disse: «Suo figlio guida benissimo le macchine»”. Verità o almeno un po' di cinema? Di certo quello non manca, con Race for glory. Ma un titolo in italiano no eh? E pensare che il made in Italy c’era, almeno una volta...