Il tempo delle polemiche è di fatto un'eternità, e l'indignazione merita davvero di essere annoverata tra le energie rinnovabili. Anche se, a furia di dissiparla ovunque, rischia di diventare una rottura di palle insostenibile. L'ultimo volgare spreco di energia riguarda la fiction Rai Gloria, in uscita sulla rete ammiraglia il 19 febbraio. Appenai è uscita la clip di presentazione sul sito di RaiPlay, si è aperto il cielo della polemica. Il motivo? Al minuto 2:16 del filmato c'è un matrimonio tra due uomini. Qui ci si aspetterebbe la solita polemica del solito Simone Pillon col farfallino, seguito dalla barba di Mario Adinolfi. Invece no. Il momento più alto del matrimonio è ovviamente il bacio, e lo scandalo questa volta è che il bacio venga coperto malamente da due pallini neri, come una censura che all'epoca della pixelizzazione, della sfocatura e degli emoji risulta quantomeno anacronistica, sia nei modi che nel contenuto. Non sarebbe certo la prima volta che la Rai manda in onda la recita di un bacio omosessuale, Fedez ne sa qualcosa. Quei due cerchi total black, poi, ricordano più i tagli di forbice usati per censurare le vecchie pellicole, che un effetto digitale. Ma tanto basta per scatenare lo spreco di energie polemiche, che se alle tastiere degli smartphone fosse collegato un generatore di corrente, nessuno avrebbe più bisogno del gas. La pagina Instagram Trash Italiano riprende il pezzo censurato della clip, e subito sotto si scatenano le accuse di censura, di totalitarismi vari, arrivano Joseph Goebbels e Galeazzo Ciano, il Codice Hays e la dittatura culturale. Il problema è che, dal pezzettino di clip, non si capisce nulla. Ma la cosa puzza abbastanza. Certo, si fa più in fretta a incaz*arsi che a ragionarci su, ma quei pallini neri sono davvero implausibili, perfino per un governo che ha ideato la Venere influencer della campagna Welcome to Meraviglia. Sarò all'antica, ma ho deciso di vedermi la clip presente su Rai play per intero. C'è Sabrina Ferilli, ci sono Massimo Ghini, Sergio Assisi e Emanuela Grimalda. Non mi sembrano nomi da fiction reazionaria, e in più mi chiedo: perché la Rai dovrebbe censurare così malamente qualcosa che ha deciso comunque di mandare in onda? Nella clip si parla di una fiction scorretta. C'è Fiorenza D'Antonio che parla di Gloria come di una serie coraggiosa. Massimo Ghini dice che è una storia comica, tragicomica, che gioca in qualche modo a svelare le contraddizioni presenti nel cinema, nella televisione. Luca Angeletti dice che c'è un colpo di scena ogni quarto d'ora, e che tutto quello che si vede non è come sembra. Poi arriva Fausto Brizzi, il regista, e come prima affermazione tira fuori che la cosa che gli è piaciuta di più nella fiction è la cattiveria, a maggior ragione in “un mondo buonista, dove non puoi parlare male di nessuno”, e che in questo contesto la serie Gloria si gioca tutta sul registro della “sconvenienza”, nel piano scivoloso del crinale dove riposano le cose che si possono e non si possono dire. È significativo il fatto che la scena del bacio censurato compaia proprio durante l'intervento di Brizzi, e che subito dopo la famosa censura si vedano degli operatori cinematografici che discutono. Di nuovo, può la Rai produrre una fiction del genere per poi censurarla nella clip promozionale?
Non ci vuole certo la calcolatrice per fare due più due, però direi che la censura in realtà fa parte della fiction proprio in una scena in cui la censura viene derisa, trattata un po' alla maniera di Boris. Palesemente, è satira sulla censura, sul politicamente corretto e sulle regole delle fiction e del cinema. Questo rende ancora più ridicolo chi è impazzito sotto al pezzo di clip, al grido di Telemeloni, censura, fascismo, eccetera. Perché è giusto tenere sempre gli occhi aperti, ed è vero che la censura è un atto che la politica non disdegna, ma le accuse devono essere chiare e fondate. Se la Rai voleva creare hype con la finta censura, ha colto nel segno. Ma stiamo parlando di professionisti della comunicazione che incontrano dei dilettanti dell'indignazione. Se volete che la polemica diventi qualcosa di serio, e non rimanga una parodia di sé stessa, cercate di farla in modo professionale. Non basta incaz*arsi per essere nel giusto. Cosa farete dei vostri commenti, una volta che Gloria sarà uscita, e avrete visto che il bacio era censurato apposta? La domanda è retorica, lo so, perché tanto la fiction non la vedrete mai, così come non avete visto né ascolta la clip di Gloria per intero, e sarete sicuramente già impegnati a sprecare l'indignazione altrove, inutilmente.