Fare disco d'oro o di platino (e non menzioniamo quello di diamante solo perché è difficile, se non quasi impossibile, raggiungerlo) è il massimo riconoscimento per un artista. Ok, sì, qualcuno dirà che è più importante l'affetto del pubblico, ma con quello non si raggiunge di certo una certificazione FIMI. Ecco, immaginate se i record di alcuni dei cantanti più popolari degli ultimi anni fossero improvvisamente cancellati. Sembra fantascienza, ma con l'introduzione delle nuove soglie di certificazione FIMI, introdotte per i singoli nel 2025, ottenere un disco d'oro o di platino non è più così "semplice". Le regole cambiano e, con loro, sono cambiati anche i numeri: servono 100mila copie (mentre prima erano 50mila) per raggiungere il disco d'oro e 200mila copie (mentre prima erano 100mila) per il disco di platino. Entrambe le soglie sono quindi raddoppiate. Ma cosa significa nel concreto? Probabilmente alcune delle hit e degli album che hanno ottenuto disco d'oro e dischi di platino avrebbero avuto un destino molto diverso.

La domanda quindi è: chi, tra i big della musica italiana, avrebbe faticato a raggiungere gli stessi traguardi con questi nuovi criteri? Noi di MOW abbiamo fatto un po' i conti partendo da Olly, vincitore di Sanremo 2025, che con la sua "Balorda nostalgia" è l'unico artista dell'ultima edizione del Festival ad aver raggiunto (almeno fino a ora) il disco di platino. Per quanto riguarda le certificazioni raggiunte fino al 2024, sono diversi i brani dell'artista che, con le nuove soglie, non avrebbero ottenuto nessuna certificazione, come "Fammi morire", "Menomale" e "La notte vola" (tutti disco d'oro). Abbiamo anche analizzato le certificazioni di un'altra vincitrice di Sanremo, Angelina Mango. Con il brano con cui ha vinto Sanremo, "La noia", ha ottenuto ben tre dischi di platino, ma con le nuove certificazioni sarebbe scesa a un singolo platino. E "melodrama", singolo estratto dal suo ultimo album "poké melodrama", che ha raggiunto il disco di platino, con le nuove certificazioni si sarebbe fermato al disco d'oro.

E Fedez? È uno dei pochi artisti della "nuova era FIMI" dell'ultima edizione di Sanremo ad aver ottenuto il disco d'oro. Ma per quanto riguarda i suoi lavori precedenti? Prendendo in considerazione alcune hit multiplatino: "Disco Paradise", con Annalisa e Articolo 31, sarebbe passata da quintuplo platino a doppio platino con le nuove soglie; "Sexy Shop" (con Emis Killa) sarebbe passata da doppio a singolo disco di platino; e "La dolce vita", con Tananai e Mara Sattei, sarebbe passata da 6 dischi di platino a 3. In ultimo, Tony Effe. Anche lui, con alcuni singoli, sarebbe rimasto fuori dalle certificazioni FIMI se nel 2024 fossero già state utilizzate le nuove soglie. Un esempio? "Chiara", brano pubblicato durante il dissing con Fedez, non avrebbe ottenuto nessuna certificazione, mentre attualmente ha ricevuto il disco d'oro.

A cosa serve fare i conti? Ad avere la percezione, prendendo in considerazione tre artisti che macinano parecchi streaming, di come le nuove soglie FIMI 2025 abbiano realmente un impatto significativo. Questo perché, ad esempio, tutti i singoli certificati oro con le vecchie soglie perderebbero completamente la certificazione. Un dato non irrilevante, che colpirebbe moltissimi artisti che, a volte anche a fatica, hanno raggiunto il disco d'oro. Altri, invece, vedrebbero con le nuove soglie un declassamento da platino a oro (come nel caso di "melodrama" di Angelina Mango). Il cambiamento è evidente, e lo dimostra anche la "fatica" con cui stanno raggiungendo anche solo la certificazione di disco d'oro i brani di Sanremo. E la domanda è: sarà un bene o un male? Porterà al "qualità è meglio che quantità"? Forse, vista l'importanza che viene ancora data ai numeri, si continuerà a rincorrere le certificazioni, anche a discapito della qualità...
