Attenzione nostalgici, cinefili e sfigati di ogni generazione, Fantozzi sta per tornare al cinema. Sì, avete capito bene. Il ragioniere più sfortunato d’Italia, il simbolo immortale della mediocrità, delle vessazioni aziendali e delle vacanze tragiche, è pronto a riprendersi il grande schermo per i suoi 50 anni proprio il 27 marzo 2025. E noi siamo già lì, con la frittatona di cipolle, familiare di Peroni gelata e rutto libero. Ancora una volta pronti a tuffarci nel mondo assurdo del megadirettore galattico e della nuvola da impiegato. Chiunque sia cresciuto tra gli anni ‘70 e ‘90 ha almeno una volta imitato la voce strozzata di Paolo Villaggio o raccontato una scena di Fantozzi in compagnia. Perché Fantozzi non è solo un personaggio, è lo specchio deformato della nostra realtà, oggi come ieri. L’italiano vessato, illuso e sempre pronto a un’ultima, disperata rivalsa che puntualmente gli si ritorce contro. Se è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare un motivo valido c'è e lo conosciamo tutti.

Il ragioniere più amato del cinema italiano sta per tornare in sala. Ad annunciarlo Elisabetta Villaggio, pronta a festeggiare con tutti noi i 50 anni dalla prima uscita della produzione del padre Paolo. Nello specifico oggi, 27 marzo 2025, ricorre l'anniversario di Fantozzi (1957), il primo di una serie composta da dieci titoli. E che si tratti di una retrospettiva, di un’edizione restaurata o di qualche sorpresa inedita, poco importa. L’importante è che Fantozzi sia di nuovo tra noi, pronto a farci ridere, inc**zare e riflettere su quanto, in fondo, siamo tutti un po’ "piegati" dal lavoro e da una elite di snob. In un’epoca di intelligenza artificiale e di smart working, c’è qualcosa di irresistibilmente familiare nel vedere un uomo in giacca e cravatta tentare disperatamente di timbrare il cartellino alle 8 in punto. Fantozzi è il simbolo eterno della lotta contro il sistema, contro la burocrazia e contro la malasorte. E il bello è che, nonostante tutto, non si arrende mai. Non ci resta quindi che aspettare e sperare che, almeno per una sera, il megadirettore ci conceda una pausa per goderci il ritorno di Fantozzi sul grande schermo. Ora, signori, tutti in piedi sulle sedie: Fantozzi vive e lotta insieme a noi!
