Elodie, dopo l’uscita del nuovo album Mi ami mi odi, torna nelle vesti di attrice in Fuori, film di Mario Martone in cui recita accanto a Valeria Golino e Matilda De Angelis, presentato al Festival di Cannes e unica pellicola italiana in gara in questa edizione. Per la cantante si tratta del quarto film come attrice, dopo Non c’è campo (Federico Moccia), Ti mangio il cuore (Pippo Mezzapesa) e Gioco pericoloso (Lucio Pellegrini). “Il frastuono del festival non mi tocca, sono qui per sostenere Mario Martone e le altre attrici, Valeria e Matilda” ha raccontato Elodie in un’intervista su Il Corriere della Sera. E sulla scena di nudo sotto la doccia, la cantante e attrice ha detto: “Ho sempre avuto un'educazione libera nell’esprimere il corpo, a casa potevamo girare nudi, senza malizia. Quella è una doccia tra amiche”. E alla domanda “lei si sente mediocre”, Elodie ha risposto di essere “molto autocritica” e di riconoscere il suo potenziale e i suoi limiti. Ma quali sono? “Gesticolo molto, i gesti completano le parole che a volte mi mancano, mi aiutano a spiegarmi. Vorrei essere una intellettuale, mi piace la filosofia. Supero le crisi facendo, ho bisogno di operare, di fare per superare i vuoti”.
La cantante e attrice ha poi raccontato durante l'intervista di aver studiato al liceo pedagogico, ma di non essere arrivata al diploma per “paura di non essere accettata e di non sentirmi all'altezza". Nel tempo ho imparato a fregarmene del giudizio degli altri”. E sul personaggio che interpreta in Fuori ha spiegato: “mi hanno colpito la non consapevolezza, l'apprensione, la dolcezza profonda, lei è in carcere quasi per caso, per un amore che lei chiama da favola: lo vive e non lo vive”. Ma Elodie cosa ha portato nella sua musica della sua esperienza come attrice? “È utile. La musica è come una serie tv, come se fosse un film infinito, si forma una famiglia itinerante. Il cinema dura il periodo della riprese, anche se nascono amicizie forti come in questo caso”.
