L’8 giugno 2025 rappresenta una data cerchiata in rosso sul calendario di Elodie, che si esibirà per la prima volta a San Siro. Lo stadio, tra i simboli per eccellenza del calcio italiano, è diventato negli anni “la Scala del Rock” per passare, soprattutto dopo il periodo del Covid, a essere “la Scala di chiunque”. Il punto massimo d’arrivo per chi “ce l’ha fatta”. Ma è davvero così? Noi di MOW lo avevamo già detto tempo fa, ben prima dell’annuncio dei big a Sanremo: a Elodie serviva tornare all’Ariston, soprattutto per riempire San Siro. Se di fatto nel tempo si è tentato di non parlare di un “abbassamento dell’asticella” per quanto riguarda i concerti a San Siro, sembra essere sempre più evidente che lo storico impianto milanese, un tempo riservato ai giganti della musica internazionale e ai grandi del rock, abbia progressivamente aperto le porte a moltissimi artisti italiani, anche a quelli che forse non hanno raggiunto la piena maturità artistica e un fanbase tali da giustificare un concerto in uno stadio.

A tornare sull’argomento è Dagospia, che scrive: “Elodie si sta preparando per un concerto che si preannuncia in tutti i senti indimenticabile (almeno per lei). La data da segnare è l’8 giugno 2025, poiché è proprio nella sera di quel giorno che Elodie si esibirà a San Siro. Unico problema è quello di riempire lo stadio che non è ancora sold out. Che si farà? Si regaleranno i biglietti come è ormai brutta tradizione? Ricordiamo che per un artista lo scorso anno furono regalati il settanta per cento dei biglietti perché San Siro era semivuoto”. San Siro per tutti è davvero un bene? Anche qui, tempo fa noi di MOW vi abbiamo spiegato che non è esattamente così. Arrivare a esibirsi in uno stadio non completamente sold out non è proprio considerabile un traguardo. Come non lo potrebbe essere arriva a regalare i biglietti o dover ripensare il parterre, magari con delle sedute, per mascherare la scarsa presenza di pubblico. Nonostante Sanremo, nel caso di Elodie il sold out sembra faticare ad arrivare. Basta aprire TicketOne per rendersi conto di quanti biglietti siano ancora disponibili. Certo, mancano ancora parecchi mesi e ci si augura che, magari con qualche nuovo singolo e la giusta promozione, San Siro venga riempito e si raggiunga il sold out. E se così non fosse, potrebbe essere una lezione per tutti: San Siro per chiunque non funziona più, o forse non ha mai veramente funzionato.
