“Mi prendo una pausa”. È una frase che tutti avremo detto almeno una volta al giorno, per i motivi più diversi. Oggi non sono solo le persone “comuni” a desiderare di fermarsi per un attimo, ma anche i grandi artisti. In Italia abbiamo diversi esempi, da Sangiovanni a Emma, fino ad Alfa. Anche all’estero il trend, per quanto possa apparire triste, sembra aver preso piede. Adele, ultima in ordine cronologico, ha annunciato di volersi prendere una pausa dai concerti. Dopo la monumentale residency a Monaco di Baviera e dopo il successo di quella a Las Vegas, la cantante britannica ha deciso di rallentare, per dedicarsi a sé stessa e alla sua famiglia. E questa non è una novità, perché non è la prima volta che Adele prende una decisione simile. Quasi dieci anni fa, nel 2016, la cantante ha confessato che lo stress da palcoscenico la stava mettendo a dura prova, annunciando uno stop con un inizio ben preciso, ma senza una fine.
Adele ha spiegato di voler dare priorità al suo benessere fisico e mentale e ha scritto su Instagram, per salutare i suoi fan: “Che avventura! Las Vegas è stata così buona con me. Questa residency ha rispecchiato il tema di “30”: da perduta e distrutta a guarita e fiorente. L’unica cosa che resta da fare in questo caso è andare avanti. Questi 100 spettacoli sono stati semplici da amare. Sono stati tutti completamente diversi perché ho avuto modo di stare davvero con ogni singola persona in sala ogni sera. Ho amato ogni singolo secondo e ne sono orgogliosa. Mi mancherete terribilmente. Grazie! Grazie! Grazie! Alla prossima volta”. E chissà, viene da chiedersi, quando sarà questa “prossima volta” di cui parla la cantante nel post pubblicato su Instagram. La scelta di Adele, come detto, non è una novità per la cantante, ma neanche un caso isolato. Anche nel nostro Paese diversi artisti hanno sentito l’esigenza di mettere in pausa le proprie carriere per prendersi cura di loro stessi. Emma il 17 novembre, conclusa l’ultima data del suo tour nei palazzetti “In da town”, ha annunciato di volersi prendere una pausa. “Mi fermo. Ho bisogno di dormire, di fare cene con gli amici, di respirare e godermi quello che è accaduto dall’uscita del disco in poi. Non ce la faccio proprio. Ho bisogno di un momento per me”. Così come Alfa, che dopo il tour nei palasport, che si concluderà a Roma il 29 novembre, si prenderà una pausa di sei mesi dalla musica. Ancor prima Sangiovanni, poco dopo Sanremo 2024, ha annunciato di volersi fermare, annullando non solo l’uscita del suo album “Privacy”, ma anche la data al Forum di Assago del 5 ottobre 2024.
Se queste pause possono far male ai fan, dovrebbero anche portarli a riflettere. E a pensare, e ripensare, il sistema dell’industria musicale, dovrebbe esserci anche chi ci lavora, quotidianamente e non. Chi, ogni giorno, lavorando a stretto contatto con gli artisti, dovrebbe essere in grado di riconoscerne le difficoltà e capire quando è il momento di dire basta. Ma il sistema sembra andare, ormai da tempo, in un’altra direzione. E noi possiamo continuare a parlare, ma se non si farà nulla si continuerà semplicemente a definirli come gesti “coraggiosi” e “rivoluzionari” quando, a conti fatti, di rivoluzionari sembra non esserci davvero nulla.