“Sapete che un musicista, un attore, un cantante se per un po’ non li vedete in tv non significa che abbiano smesso?” Inizia così il “messaggio di un artista al pubblico medio” di Francesco Baccini. Il cantautore ha pubblicato su Facebook un post per ribadire quale sia, per lui, la differenza tra fare arte ed essere influencer: “Sapete che internet oltre che per cazzeggiare sui social serve anche per informarsi e magari dare informazioni sull’attività del suddetto artista? Certo capisco che in un mondo fatto al novantanove per cento di spetteguless, trash e gossip può sembrare incredibile”. Incredibile, certo, ma ormai quasi naturale. Tuttavia, molti cantanti continuano a costituire un’eccezione virtuosa per Baccini: “Prendiamo ad esempio i cantautori, specie ormai in via d’estinzione. Sapete che gente come Finardi, Branduardi, Concato, il sottoscritto e molti altri sono ancora in giro a far numerosi concerti ogni anno e fanno uscire nuovi album? Beh, se aspettate di saperlo attraverso i canali ufficiali tipo tv generaliste o network radiofonici sappiate che è quasi impossibile”. C’è questo doppio binario secondo Baccini: da un lato i social sono parte del problema, se usati come palcoscenico fine a se stesso e non per promuovere la propria musica. Dall’altro sono un’alternativa ai mezzi di comunicazione ingessati, che ormai danno notizia solo di quegli artisti che più possono fare comodo. Ma davvero una volta superata l’ondata del successo pop, si smette e la carriera è finita?
“Vi dirò un piccolo segreto. Un artista non è uno sportivo che smette per limiti di età!!! Incredibile!!! Ma oggi anche le cose più ovvie è giusto ribadirle. Nel mio caso, per esempio, ogni anno mi trovo a rifiutare trasmissioni televisive anche di grande popolarità per dignità personale. Vado in tv solo se posso fare quel che so fare, non mi va di fare pagliacciate solo per farmi vedere. Questo modo di ragionare è ormai quasi obsoleto perché ‘tutto quanto fa spettacolo’. Oggi l’ovvio non è più così ovvio”. È una questione di percorso e di coerenza, una questione che ha a che fare anche con l’idea di arte. Ma soprattutto è un’idea molto precisa della propria professione, che resta scrivere e cantare canzoni: “La musica è un argomento che interessa solo una ristretta cerchia di persone, quello che invece interessa è il gossip attorno a essa, cioè sapere come un musicista si veste, chi si porta a letto, se è invecchiato male o malato. In realtà la popolarità non porta gente ai concerti, o almeno non quanta si possa credere. La gente ai concerti la porta la tua capacità di stare su un palco, il pubblico te lo fai negli anni e se si emoziona torna, un po’ come al ristorante. Detto questo mi auguro di vedervi a qualche concerto su e giù per l’Italia”.