Un anno fa, mentre tutti si chiedevano chi avrebbe preso il posto di Amadeus alla guida di Sanremo, su MOW avevamo scritto che Gerry Scotti era il nome più accreditato per il 2025. Non una semplice suggestione, ma una previsione basata su segnali chiari: i rumors tra gli addetti ai lavori, la sua colazione con Amadeus, il suo profilo nazionalpopolare perfetto per il Festival e, soprattutto, una di quelle soffiate che arrivano soltanto a tarda notte mentre ti ritrovi in mezzo agli adetti ai lavori che, anche per stemperare la tensione della serata, si lasciano andare a confidenze. Oggi, però, la realtà ha confermato quella previsione, anche se con un distinguo. Gerry Scotti non sarà il conduttore e direttore artistico, ruolo che è andato a Carlo Conti, ma sarà comunque sul palco dell’Ariston nella prima serata come co-conduttore, accanto a uno dei suoi più cari amici. Non solo una comparsata, ma un primo passo importante?
![La colazione tra Amadeus e Gerry Scotti nel 2024](https://crm-img.stcrm.it/images/42373143/2000x/20250209-175218731-8475.jpg)
La presenza di Gerry Scotti a Sanremo 2025, però, per i ben informati non sarà un momento televisivo o un beau geste da parte dell'amico Conti, ma un segnale che potrebbe avere ripercussioni future. Anche perché, quando uno dei volti simbolo di Mediaset “passa” alla Rai per il Festival, vuol dire che sotto sotto c'è qualcosa di più che si muove. Una sorta di test per il 2026? Scotti ha il carisma giusto per tenere insieme la tradizione e la leggerezza necessarie a Sanremo. In più, il fatto che abbia accettato di salire sul palco senza cachet è significativo: vuol dire che il Festival lo attrae, che un piccolo pezzo di lui sogna di essere lì, forse non solo quest'anno.
![Gerry Scotti](https://crm-img.stcrm.it/images/42373166/2000x/20250209-175654974-2642.jpg)
Immaginiamo uno scenario neanche troppo improbabile: la Rai perde i diritti di Sanremo, il Festival finisce a Mediaset e chi meglio di Scotti potrebbe diventarne il volto? È un’ipotesi estrema, certo, ma non impossibile, vista la sentenza con cui i giudici del Tar della Liguria avevano dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla tv pubblica, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del “Festival della canzone italiana”, stabilendo contestualmente che - a partire dall’edizione 2026 - l’amministrazione della Città dei Fiori debba procedere mediante pubblica gara, aperta agli operatori del settore interessati. Da Viale Mazzini è già partito il ricorso, anche se con poche certezze di spuntarla. Ecco, quindi, che questo Sanremo potrebbe diventare il Festival giusto per valutare altri direttori artistici per un'edizione 2026 che rischia di essere una grande incognita. Per ora è solo una suggestione. Ma dodici mesi fa ipotizzavo che Scotti sarebbe stato a Sanremo, e oggi è lì, su quel palco. Chissà se, tra un anno, avremo di nuovo ragione.
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![20250209 180151802 3563](https://crm-img.stcrm.it/images/42373198/2000x/20250209-180151802-3563.jpg)