Non si placano le polemiche su Giorgia Soleri per la capatina a Venezia durante il Festival del Cinema. Cinema che all'attivista dal pelo superfluo non garba per niente, come fa notare prontamente la rete alla volta della sua sfilata al Lido, spammando a più non posso le sue precedenti uscite: “Il cinema? Non mi piace. È un linguaggio che mi annoia...”. Una gaffe a cui la fidanzata di Damiano dei Måneskin rimedia alla meglio, improvvisandosi poi esperta cinefila nelle sue storie IG. Anzi, definendo addirittura il suo approccio ai film in base alla potenza della fotografia. Perché sì, Giorgia Soleri – “Io nasco fotografa”- è la nuova figurina da aggiungere all'album delle sue esperienze infinite. Intanto montano altre polemiche per aver rappresentato in passerella un brand di champagne - da malata di vulvodinia a testimonial di un alcolico il passo è breve - (apriti cielo!). Una mossa indecifrabile di chi la veste Moschino in Laguna (Stardust, quindi ancora manager dei Måneskin), ma che fa schizzare il trending Soleri sul podio delle tendenze Twitter.
Ma tornando all'inedito ruolo nella fotografia, che fa storcere il naso ai più, specie a chi ha già recensito impietosamente le sue poesie, per scongiurare il rischio che si tratti di un altro “mestiere” poco adatto a lei, abbiamo fatto esaminare alcuni suoi scatti (recuperati in rete) al noto fotografo Settimio Benedusi. Ebbene, se vi aspettavate una stroncatura, resterete presto delusi. Il celebre imperiese infatti la elogia persino, ricordando di averla vista all'opera in un suo workshop, quando in veste di modella ha prodotto anche immagini degne di nota. Poi va oltre, ed esaminando lo stato attuale della fotografia, spara ancora: “Reportage di guerra? Foto negli studi blasonati? Sono fuori dal tempo e dal mercato. La miglior fotografa italiana contemporanea è Chiara Ferragni...”
“Nasco fotografa” sostiene Giorgia Soleri, affermazione ottimista?
No, alla fine nella contemporaneità siamo tutti fotografi, con cellulare o macchina fotografica al seguito, e magari con profilo facebook titolato X fotografo official. Quindi la Soleri è fotografa come altri sono scrittori: tutti sappiamo scrivere, no?
Quindi è un livello amatoriale?
Non esiste più questa differenza, il mestiere del fotografo è finito, è morto. Tranne rare eccezioni, ormai nessuno “fa i soldi” con questa professione.
Dice di aver studiato tanti anni, le risulta evidente?
Tra chi si reputa fotografo, chi ha studiato davvero? Tornando a lei, posso dire che ha partecipato a un mio workshop, (cinque anni fa), come modella, e si vedeva lontano un miglio che aveva stoffa. Non solo, ha prodotto anche fotografie migliori di quelle degli studenti.
Quindi la Soleri è fotografa come Benedusi e come Toscani?
Ovviamente ci sono livelli diversi, maniere diverse di esserlo, ma il 90% dei fotografi che si definiscono professionisti, e che lo fanno a tempo pieno, valgono un centesimo di lei.
Anche chi pubblica sui quotidiani?
Certo, anche perché il fotografo di guerra non ha alcuna logica, lo fa per narcisismo perché fa figo, ma quando parte con la sua macchinina e va in Ucraina, ad esempio, se gli va bene, tra spese e sbattimenti, non ci rimette più di tanto.
Nei suoi scatti, come giudica l’uso dominante del bianco e nero?
C’è una fascia di grandi professionisti che usa solo il bianco e nero, quindi non è che sia di valore minore, anzi, sono tutti emuli del grande Henri Cartier-Bresson.
Un’influencer – fotografa…
Che vi piaccia o meno, la più grande fotografa italiana contemporanea è Chiara Ferragni. Una persona che ha saputo usare in maniera efficace il linguaggio della fotografia, con un uso potente e contemporaneo, altro che il fotografo che va in Ucraina, fuori dal tempo e dal mercato…
Ma un fotografo è automaticamente esperto di fotografia cinematografica, come allude lei?
Non esattamente, la direzione della fotografia in un film è un mestiere diverso. Ma è anche vero che una persona abituata al linguaggio dell’immagine ha una sensibilità particolare per l’aspetto visivo di un film. Vale anche per me, i grandi film che amo e ricordo hanno tutti una grande fotografia, da Apocalypse Now a 8½ di Fellini.
Si aspetta un suo book fotografico?
Dalla Ferragni ve lo aspettate? Quindi… escludo che la Soleri pubblicherà mai un libro, il libro lo fa chi va in guerra, pensando che il reportage sia una cosa figa. Passando oltre, anche le foto che scatta a Damiano sono interessanti. Sappiamo tutti che ormai è una rockstar mondiale, e il racconto quotidiano attraverso le immagini della fidanzata è molto più valido e vero di un qualsiasi scatto del fotografo blasonato, con luci, assistenti e cavalletti.
Seguendo questa logica boccia anche la foto di Toscani ai Måneskin per il lancio di Vent’anni?
Oliviero è un amico, ed è sempre fazioso parlarne, ma in questo caso si tratta di una foto realizzata per un preciso utilizzo, quindi ci sta lo studio e tutto il resto, perché è all’interno di un linguaggio destinato alla rivista (Sette, Corriere della Sera).
Ma se Benedusi iniziasse adesso, farebbe i selfie come la Ferragni?
(Ride nda). Chi lo sa. Per assurdo faccio esattamente l’opposto, ossia ritratti che vendo stampati (Ritratti Fotografici Stampati nda). Insomma, faccio il fotografo da quando avevo 12 anni, e dovrei essere incazzato per certe cose che non esistono più, ma il mondo va avanti.