Giulia De Lellis invitata in cattedra all’università Bocconi è un ossimoro, non per la De Lellis ma per la Bocconi, più che un’orizzonte degli eventi, un evento all’orizzonte che inghiottirà in un buco nero la stessa Bocconi. Vi spiego, logicamente, il perché. Antefatto: Giulia De Lellis viene invitata, nella sua qualità di influencer-imprenditrice, a un incontro durante il master Sda Bocconi in Fashion, experience & design management che si terrà il 30 marzo, riservato agli studenti. Iniziativa lodevole, per carità, un incontro con gli studenti per confrontarsi con chi ce l’ha fatta davvero, lavorando sodo, come si dice, sul campo; affrontando i problemi reali, quotidiani, di una professione che ancora, è ovvio, sta nascendo, più che un “work” un “work in progress”; in questo senso Giulia De Lellis è come un’esploratrice, si addentra in territori nuovi e ancora in larga parte inesplorati, disegna mappe, raccoglie campioni, descrive nuove specie (i follower). L’occasione ricorda, se nell’aula ci fossero anche i tetti a cassettoni e il legno alle pareti, quelle conferenze-lezioni che si tenevano tra antichi aristocratici appassionati di scienza, geografia, culture antiche, dove ogni tanto qualcuno andava, si prendeva la malaria, poi tornava e raccontava. Un po’ come il circolo Pickwick insomma.
Allo stesso modo, gli studenti del master avranno la possibilità di viaggiare, con la mente, fuori dai testi di studio, dalle teorie, dai calcoli, dalle previsioni, per osservare, come si dice, da vicino, chi quelle imprese le ha compiute davvero. Come direbbe il nostro direttore Moreno Pisto, tutto bellissimo! Il Corriere della Sera, per l’annuncio di questo evento, dedica una lunga intervista alla influncer & imprenditrice. L’intervista ha un incipit molto interessante, coinvolgente direi, al liminare tra il sogno che si realizza e la discesa in campo. La De Lellis racconta: “Mi piaceva un rossetto, l’ho raccontato sui social. Dopo un po’ arriva mia sorella: lo voleva provare ma non si trovava più”. Così la De Lellis, con il suo ancora nascente, inconsapevole, fiuto imprenditoriale inizia a porsi delle domande sul rossetto. Le domande sul rossetto sono fondamentali in un master in Fashion & qualcosa management, va da sé. Così si è autocommissionata, per dire, uno studio, un sondaggio: “Vado nella profumeria vicino casa mia e mi spiegano che le ragazze chiedono quello che hai usato tu”. Incredibile. Io è una vita che posto foto dei fagioli alla Bud Spender & Terence Hill, cucinato sul fuoco a legna, e mai nessun rivenditore di fagioli mi ha detto: chiedono tutti i fagioli che usi tu. Così anche io mi chiedo: ma quale è il segreto di Giulia De Lellis? Dove sta la sua intuizone? Da quali esperienze nasce il suo sistema influenzante imprenditoriale? Così ho fatto delle ricerche. L’epifania del rossetto è datato 2016, stesso anno della partecipazione della De Lellis a “Uomini e Donne”, nello stesso anno partecipa a “Pomeriggio 5” e l’anno successivo approda al “Grande Fratello Vip”. Lo dice, apprezziamo la sincerità, la De Lellis stessa al Corriere: “Nei primi mesi del 2016, durante Uomini e Donne, mi sono avvicinata ai social”.
Insomma, il “contenuto” del post sul rossetto non era la De Lellis che raccontava un rossetto (poi, per carità, sarà stata bravissima, un talento ipnotico), il contenuto del successo del post sul rossetto era il rossetto della De Lellis di Uomini e Donne. O no? Tutto lecito, tutto giusto, ancora una volta: tutto bellissimo! Ora, però, dato che la Sda Bocconi è un serio luogo di studi, e i suoi master, di conseguenza, sono serissimmi, ecco, al posto di parlare di strategia, comunicazione, brand, reputazione, contenuti, claim, set, shot, dovreste dirlo chiaro e tondo ai vostri studenti: scappate, scappate finché siete in tempo! Perché perdere tempo a studiare, via, via, via! Andate per casting! Uomini e Donne, Grandi Fratelli, Isole varie! Le scuole non servono più. Se potete diventare direttamente docenti, perché perdere tempo ad essere allievi? Giusto un paio di giorni fa ai social veniva affidata la conoscenza della Costituzione. Oggi i social vi spiegano come fare quello dovreste imparare a fare studiando e che invece potrete fare soltanto smettendo di studiare. E quindi la materia e l’antimateria entrano in collisione.