Se il nuovo album di Taylor Swift non è forse l’evento che potevamo immaginare, ecco che la più grande popstar dell’universo creato se ne esce con questa “Actually romantic”, da ascoltare attentamente, che è un chiaro dissing a Charli XCX. Finirà qui? Di certo Swift non ci è andata giù leggera. Per il resto tutto abbastanza quieto. Ma non troppo, dai. Coez esce in radio con “Mr. Nobody”, il nuovo singolo tratto da “1998”, Mavis Staples ci consola e Fiorella Mannoia (e qui la battuta sarebbe da denuncia, tanto risulterebbe scontata) prova a strafare ma con “Eroi” galleggia a mezz’aria. Regna quindi un po’ di torpore? Ci pensano Honey Dijon e Chlöe a darci la necessaria sveglia.
MAVIS STAPLES, Sad and beautiful world
Apriamo con una fetta di Americana mica male. Luci soffuse, strumenti poco intrusivi e la voce di Mavis Staples, sofferta e autobiografica, che si fa largo nella nebbia. La constatazione, in musica, che questo mondo triste può anche essere splendido. Un pezzo sornione in cui la delivery di Staples è tutto. E lei le cose sa come dirle bene. Come farle suonare “giuste” anche se oltremodo semplici, fin banali. Un brano di tenera resistenza per far fronte alla complessità del vivere. Ogni tanto servono anche cose così.
EMMA, Brutta storia
Sembra una ballatona spaccacuori, il nuovo brano di Emma. Invece parte come una ballad trafitta dal rimpianto che indaga il dolore di una coppia che non c’è più per trasformarsi presto in un brano abbastanza uptempo. Sul più bello, però (il ritornello), suona come l’inno anti-fumo che non t’aspetti e che Emma probabilmente non aveva in mente (“Quante sigarette che ho fumato io senza di te e tu senza di me/Mal di gola/Brutta storia”). Emma fa tutto quello che può (molto) con un brano (incipit a parte) dalla struttura abbastanza ordinaria. Trascinante quanto basta ma poco incisivo. Produce Juli (Julien Boverod).
COEZ, Mr. Nobody
Il video, in giro da qualche mese, si apre alla grande con un annuncio tv di Kris & Kris ai tempi MTV (in pieno stile “1998”, che è anche il titolo dell’ultimo album del rapper/cantautore romano d’adozione). “Mr. Nobody”, da oggi in radio, è un piacevole pezzo indie-pop che centra il bersaglio a patto di dimenticare che Coez sa fare molto meglio quando rappa o quando collabora con Frah Quintale e sputa “lovebars”. Elogio all’adolescenza tribolata che fu su un sound abbastanza late-90’s (chitarra distorta ma non troppo, stile primo Beck) e un ritornello bello upbeat. Capiamo che ne esce vincitrice la musica, in grado di evitare crolli irreparabili quando Coez, da ragazzo, in giro faceva danni ed esasperava la madre. “So che non è un classico pezzo alla Coez, ma ha un ritornello che mi fa impazzire, spero ci accompagnerà durante il tour”, dice il diretto interessato via social.
FIORELLA MANNOIA, Eroi
E qui si fa dura. Firmato da Carlo Di Francesco e Cheope, ecco “Eroi”, nuovo brano di Fiorella Mannoia. Gli eroi sono tutte quelle persone senza nome né biografie “interessanti” che quotidianamente affrontano mare, monti e cielo per affrontare un mondo difficile. L’eroe di cui cantò, a suo modo, Dave Grohl con i suoi Foo Fighters (“My hero”). Testo fatto apposta per innalzare anime e consolare solitudini, musica ariosa, interpretazione sensibile e sentita. Ci sarebbero tutti gli ingredienti per accogliere questi eroi con un abbraccio grande quanto un lago. Invece musica, testo e interpretazione danno la sensazione di un profondo déjà-vu soprattutto quando Mannoia affronta il ritornello ascendente con piglio fossatiano. Tutto perfettino e dimenticabile perché già sentito troppe volte.
TAYLOR SWIFT, Actually romantic
Dal nuovo “The life of a showgirl” (album numero dodici), arriva “Actually romantic”, ossia come rispondere per le rime a Charli XCX a sedici mesi (ci ha pensato su Taylor!) dalla pubblicazione di “Sympathy is a knife”, pezzo da molti interpretato come dissing diretto contro Swift. Suona inca**ata, quindi, “Actually romantic”? No, è invece un brano velenoso, insinuante. Pop dal suono zuccheroso ma farcito di lamette. Nulla di tragico o violento, meglio una discreta dose di lyrics stronzette e via andare con un pezzo poco memorabile, se non per la polemica sottesa. Poco memorabile soprattutto se consideriamo che stiamo parlando della più grande popstar del globo, non di Pupo edizione 2025, quello che teme che gli proibiscano di raggiungere la Russia. Diciamo che il novanta percento dell’interesse del brano risiede in un testo che si apre, pronti via, con una cosa come: “Ho saputo che mi hai chiamato “Barbie noiosa” quando la coca ti faceva sentire coraggiosa”. La sensazione è che Swift fosse a corto di idee. Immaginandosi un’eroina di un cinecomic, si è vista forse a corto di antagonisti. E ha così riscoperto Charli XCX.
HONEY DIJON feat. CHLOE, The nightlife
In cui Chloe Elizabeth Bailey, conosciuta come Chlöe, presta la sua voce a questo bel banger prodotto e composto da Honey Dijon, che per l’occasione inietta beats a tratti molto house mid-to-late 90’s (con tanto di inserti hip hop provenienti dalla stessa epoca) in un pezzo pop di sicura presa. La melodia non sarebbe astrale senza la produzione di Dijon, viceversa i suoni di Dijon resterebbero lì – non abbastanza clubby per funzionare solo in discoteca – senza la voce di Chlöe. Ecco lo scambio, conveniente per entrambe. Ecco un feat. che ha un senso.
