Vi avevamo già parlato del Teatro San Carlo, l'inchiesta che stiamo portando avanti è troppo grossa per essere tenuta nascosta. Tutto gira intorno al periodo di sovrintendenza di Stephan Lissner, il numero due (dopo il sindaco di Napoli) della Fondazione. Sotto di lui figliettismo, aumenti in tempo di covid e una lite con la Regione. L'eredità? Dovrà pensarci il suo successore. La sfida, quindi, sarà nominare il nuovo sovrintendente. Da Statuo, la scelta spetterà al Consiglio d'Indirizzo, l'organo della Fondazione che si occupa di decidere come distribuire il bilancio dell'ente e da cui dovrebbero passare tutte le nomine principali. Il nome più “istituzionale” del nuovo consiglio è quello del sindaco di Napoli, che per statuto è anche Presidente della Fondazione. Gaetano Manfredi, classe 1964, ingegnere, accademico, politico, è una figura di riferimento della città: ex rettore della Federico II, ex ministro dell’Università nel governo Conte II e dal 2021 primo cittadino. Di lui si sa molto. Ma gli altri chi sono? Ve lo spieghiamo noi.

Gianfranco Nicoletti – Rettore, il docente universitario (nomina ministeriale)
Arrivata a sorpresa la designazione del prof. Gianfranco Nicoletti, attuale rettore dell’Università Vanvitelli e specialista in chirurgia plastica ricostruttiva, con oltre cento pubblicazioni scientifiche all’attivo. Figura di spicco nel mondo accademico e medico, la sua nomina, firmata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha scompaginato previsioni e rumors che davano per favorito l’ex parlamentare Luciano Schifone. Nicoletti, che ha anche legami personali con la politica nazionale, rappresenta il volto più tecnico e scientifico del nuovo Consiglio.
Maria Luisa Faraone Mennella – Imprenditrice sociale (nomina ministeriale)
Confermata la nomina dell’imprenditrice napoletana con interessi nei settori immobiliare, florovivaistico e delle costruzioni, Maria Luisa Faraone Mennella, nomina ministeriale, è anche molto attiva nel sociale come Ambasciatrice della Comunità di San Patrignano per Napoli. Moglie dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato, porta al Consiglio una sensibilità manageriale, ma anche una forte attenzione per l’impatto sociale e culturale del teatro nella città.

Riccardo Realfonzo – L’economista controcorrente (nomina regionale)
Economista napoletano di fama nazionale, Riccardo Realfonzo è un volto noto nel dibattito pubblico. Ex assessore, presidente del fondo pensione Cometa, fondatore del sito economiaepolitica.it, è spesso intervenuto contro le politiche di austerità e in favore di investimenti pubblici strategici. La Regione Campania lo ha voluto nel Consiglio di indirizzo per il suo sguardo critico ma propositivo, che lega cultura ed economia in un’ottica di sviluppo sostenibile. Tra le sue idee più recenti, quella di convogliare risparmi previdenziali verso le PMI italiane, anche del settore culturale. Non è nuovo alle polemiche: in passato ha già criticato duramente l’ex sovrintendente Stéphane Lissner e la nomina di Emmanuela Spedaliere come direttrice generale, figura oggi considerata tra le “papabili” per guidare la Fondazione come nuovo sovrintendente.
Maria Grazia Falciatore – La mente amministrativa (nomina della Città metropolitana)
Sociologa, dirigente di lunga data e capo di gabinetto del Comune di Napoli, Maria Grazia Falciatore è una delle professioniste più esperte nella macchina pubblica locale. Ha gestito per anni fondi europei e ricoperto incarichi di vertice sia in Regione Campania che al Comune. Ha lavorato con enti internazionali, insegnato all’università e pubblicato su temi sociali e organizzativi. Manfredi l’ha scelta personalmente per rappresentare la Città metropolitana all’interno del Consiglio. Una figura solida, abituata a lavorare nell’ombra, che garantisce concretezza, capacità di programmazione e grande conoscenza dei meccanismi istituzionali. Adesso la partita più importante è la prossima: la scelta del nuovo Sovrintendente, attesa per fine luglio. Sarà proprio questo Consiglio a decidere.
