Ci sono degli autori fuori dalle luci di Sanremo, sconosciuti al grande pubblico, che non vengono annunciati dal palco dell'Ariston, che non compaiono nei crediti dei dischi, se non in maniera marginale (e quindi ricavano anche meno degli altri dai diritti d'autore). Ci sono altri nomi a firmare, eppure sono loro i veri autori. Una pratica, quella dell’autore fantasma, che non è nuova nell'ambiente musicale e che qualcuno, a un certo punto, fa uscire dall'ombra. L'autore occulto, in questo caso Paolo Pieretto (cantautore originario di Lecco che ha collaborato anche con gli Elii - Elio e Le Storie Tese), non ci dirà di che canzone si tratta e neppure il nome del cantautore che si sarebbe appropriato di parole a musica che lui ha messo insieme. Farà di più: scandirà, via social, in passaggi inequivocabili, quanto succede agli autori sconosciuti che si trovano a comporre, loro malgrado, un potenziale successo.
“Come mai quasi tutte le canzoni di Sanremo sono firmate da quattro, cinque, sei autori? – è la premessa provocatoria di Pieretto nel video - ci sono varie spiegazioni; vi racconto quanto successo a me, e non temo smentite”. Spiega: “Un editore s’innamorò di una mia canzone, inspiegabilmente, e pensò che fosse perfetta per un certo cantautore che era in cerca di un brano da presentare a Sanremo. Costui, però (il cantautore) per accettarla, chiedeva come requisito che fosse tra gli autori del brano, insieme ai suoi autori: in pratica l'avremmo firmato in 4. Come tutti sanno, i diritti d'autore vengono ripartiti in ventiquattresimi, dodici all'autore del brano e dodici all'editore. Mi sarebbero rimasti solo due ventriquattresimi di una canzone che avevo scritto interamente da solo!”. La mette giù lucidamente: “Accettai, perché la trovavo un'opportunità per la mia carriera. Alla fine quel brano non andò a Sanremo, però il fatto rimane. Queste cose nell'ambiente le sanno tutti”. E se nei vari commenti parte il toto-nomi sull'ipotetico cantante (saperlo rimane comunque marginale rispetto al resto), c'è chi mette in discussione tutto e si sente preso per i fondelli, magari nello scoprire che certe canzoni che amiamo, sono emozioni di altri, e non del paroliere famoso o dell'artista stesso (che intasca però il ricavato dalle vendite).