image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

La Goliarda Sapienza di Martone è un’esagerazione femminista? Ecco perché Fuori, film in concorso al Festival di Cannes con Valeria Golino, Matilda De Angelis e Elodie, non restituisce la “bestialità” della scrittrice

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

17 aprile 2025

La Goliarda Sapienza di Martone è un’esagerazione femminista? Ecco perché Fuori, film in concorso al Festival di Cannes con Valeria Golino, Matilda De Angelis e Elodie, non restituisce la “bestialità” della scrittrice
Il film “Fuori” di Mario Martone trasforma Goliarda Sapienza in un’icona femminista, ma tradisce la sua vera essenza. C'è infatti il rischio di un’agiografia che distorce il suo spirito verista e brutale. Un’analisi, la sua, che mette in discussione anche il modo in cui oggi viene celebrato il femminismo letterario...

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Cinema e letteratura, quando vogliono darsi una patina di “letterarietà” o di impegno procedono per “santini”. Nei casi più esagerati o esagitati per cristologie. Così vedremo a Cannes Goliarda Sapienza, nel film Fuori, di Mario Martone, e io ne vorrei parlare male perché sembra che in luogo di biopic se ne sia fatta una iconografia, una agiografia, non diversa dalle vite dei santi e non credo fosse quello che la Sapienza voleva per sé. Opinione mia, ca va sans dire. A Catania, fu reietta e il grosso grasso mondo editoriale di Goliarda se ne impipò alla grande. Io lessi l’Arte della Gioia nella prima edizione integrale di Stampa Alternativa (pubblicata postuma e soltanto grazie agli sforzi, anche economici, di Angelo Pellegrino, il suo ultimo marito). L’Italia, come al solito, ne tacque. Fu “scoperta” in Germania e poi in Francia. Da lì balzò in America (la pubblicò Farrar, Straus & Giroux, il mio stesso editore americano) e a una fiera del libro di Londra ne parlavano tutti e me ne parlavano tutti. Soltanto allora l’Italia si accorse di Goliarda Sapienza ed Einaudi, intellettualmente, si lanciò vorace su quel cadaverino letterario. In seguito venne ripubblicato anche L’università di Rebibbia, da cui il film di Martone è più o meno tratto. Perché ne voglio parlare male?

Goliarda Sapienza
Goliarda Sapienza

Perché credo si confonda il letterario mondo marcio e putrescente e borderline di Goliarda Sapienza (almeno fino a prima del matrimonio con Citto Maselli) con la lotta al patriarcato in salsa onlyfans alla quale assistiamo oggi. La si spaccia quasi come una protofemminista, senza comprendere (o approfondire) il disagio e il conflitto interiore, tra impulsi, traumi, volontà di morte e insieme di vita, che non esiterei a definire “pasoliniano” (certo, anche di Pier Paolo Pasolini, che amava praticare il masochismo con adolescenti minorenni – leggere Petrolio si è fatto un santino, di lui che aborriva qualsiasi fascinazione della celebrità e vedeva in ogni famosità un pulpito prevaricante). Non credo che Goliarda Sapienza abbia mai parlato del potere del sesso maschile se non in relazione, ne sono abbastanza certo, invece, a quel violentissimo potere della natura che è sesso femminile (il pene è una pallida ed esangue imitazione del clitoride). Ella, in qualche maniera, raccontava la natura, compresa la sua “bestialità”, lontanissima dall’iperintellettualismo femminista praticato oggi (i maschi sono stupidi, ma le femministe sono troppo intelligenti). Se Goliarda Sapienza avesse sentito quella frase, tanto di moda oggi, “sorella, io ti credo” avrebbe sottolineato che no, le cose non stanno così, che le donne mentono quanto gli uomini, solo che sono più brave e gli uomini più fessi.

Valeria Golino è Goliarda Sapienza nel biopic Fuori di Mario Martone con Matilda De Angelis e Elodie in concorso a Cannes
Valeria Golino è Goliarda Sapienza nel biopic Fuori

Sentire Valeria Golino, che la interpreta nel film, dichiarare: “Lo spirito di Goliarda mi perseguita. Sono abitata da lei come un burattino e ne sono felice, racconteremo una bellissima storia di donne girata dentro e fuori dal carcere di Rebibbia” mi fa un po’ rabbrividire. La solita roba di donne, per le donne, con le donne: l’edulcorazione stilosa e “attivista” del brutale mondo letterario della scrittrice. La Sapienza non è mai voluta essere “per bene”, Ella raccontava, portava il verismo verghiano alle estreme conseguenze. Le vette di santità toccate a volte da questa scrittrice impastata col fango (una imitatio eva) toccano l’empietà o Kierkegaard (come avviene quando quella pulsione irascibile alla vita scema col passare degli anni e non si hanno rendite di potere da difendere). Nella pellicola, ovviamente, non poteva mancare Matilda De Angelis e figurati se si poteva fare a meno di Elodie (famosa la sua foto a novanta attaccata a un palo da lap dance e la didascalia di Dagospia: “Elodie mentre lotta contro il patriarcato”). La dico tutta? L’esagerazione femminista di oggi è un metodo per fare soldi. Soprattutto in campo letterario. La Sapienza sarebbe stata d’accordo con me. O forse no?

20250417 105445552 8267

More

Abbiamo visto Queer (ora al cinema), ma com’è? Un capolavoro mancato. Ecco perché Guadagnino si è “contraddetto” da solo. E Daniel Craig…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Peccato

Abbiamo visto Queer (ora al cinema), ma com’è? Un capolavoro mancato. Ecco perché Guadagnino si è “contraddetto” da solo. E Daniel Craig…

Siffredi accusato di stupro a Le Iene? Parla Valentina Nappi: “Queste ragazze non dovrebbero fare por*o. Non vado su un set dove si fa an*le e mi lamento che me l'hanno messo in cu*o”. Rocco? “Lo ringrazio, spero che…”

di Jacopo Tona Jacopo Tona

giù le mani dal pacco

Siffredi accusato di stupro a Le Iene? Parla Valentina Nappi: “Queste ragazze non dovrebbero fare por*o. Non vado su un set dove si fa an*le e mi lamento che me l'hanno messo in cu*o”. Rocco? “Lo ringrazio, spero che…”

Abbiamo visto “Il Giardiniere” su Netflix: ma com’è? È la serie più vista in Italia (più di Black Mirror) senza un vero motivo. O forse il pubblico si aspettava un’altra Adolescence?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Illusioni

Abbiamo visto “Il Giardiniere” su Netflix: ma com’è? È la serie più vista in Italia (più di Black Mirror) senza un vero motivo. O forse il pubblico si aspettava un’altra Adolescence?

Tag

  • abbiamo visto al cinema
  • Catania
  • Cinema
  • classifica libri
  • cosa vedere al cinema
  • critica cinematografica
  • critica letteraria
  • Editoria
  • Elodie
  • Femminismo
  • Femministe
  • Fuori
  • Goliarda Sapienza
  • lettera aperta
  • Letteratura
  • Libri
  • libro
  • Mario Martone
  • recensione libri
  • Sicilia
  • Valeria Golino

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…

    di Domenico Agrizzi

    Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…
  • Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

    di Gianmarco Aimi

    Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Dai femminicidi alla sentenza Turetta: “È davvero un’opera di cretinizzazione totale”. Parla la scrittrice Annina Vallarino: “Care influencer, esiste un femminismo inutile, il vostro”. E sulle donne trans, Roccella e il caso La Russa…

di Riccardo Canaletti

Dai femminicidi alla sentenza Turetta: “È davvero un’opera di cretinizzazione totale”. Parla la scrittrice Annina Vallarino: “Care influencer, esiste un femminismo inutile, il vostro”. E sulle donne trans, Roccella e il caso La Russa…
Next Next

Dai femminicidi alla sentenza Turetta: “È davvero un’opera...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy