Le accuse contro Rocco Siffredi arrivate da Le Iene attraverso varie testimonianze sono pesanti. Stupro, dentro e fuori dal set. In casi come questo, e a maggior ragione dato il contesto, bisognerebbe forse pensarci due volte prima di distruggere una carriera quarantennale. Visto il personaggio, le accusatrici diranno la verità? La leggenda del por*o italiano è un violento oppure stava soltanto lavorando? Sarà l’unico a comportarsi così? Come funziona, a livello deontologico e pratico, il mestiere del pornoattore? Lo abbiamo chiesto a un’altra leggenda del settore, Valentina Nappi. Ecco cosa le ha insegnato Rocco, la sua esperienza personale sul set, “Ho sempre potuto dire di no”, come funzionano i contratti delle attrici e la sua opinione sulle accusatrici.

Valentina, che idea ti sei fatta delle accuse a Rocco Siffredi?
Queste ragazze, secondo me, semplicemente non dovrebbero fare le attrici porno. Rocco fa lo stesso tipo di scene da quando ha iniziato la sua carriera, che si aspettavano? Magari lui è uno che cerca di spingerti a oltrepassare i tuoi limiti - con me lo ha fatto, e lo ringrazio ancora per questo - ma nel momento in cui non ti trovi a tuo agio nessuno ti vieta di alzarti e andartene. Se continui, lo fai per soldi, e in quel caso il consenso c'è, eccome. Non vado su un set dove si fa principalmente anale per poi lamentarmi del fatto che hanno provato a mettermelo in culo.
E sulle accuse fuori dal set?
Non ne so nulla. Comunque queste storie secondo me danneggiano le vere vittime. Troppo spesso le donne non vengono credute, e se succede è anche a causa di storie come questa. E danneggiano anche il porno. Per carità, gli stronzi ci sono in tutti i settori, ma in quattordici anni di carriera io, personalmente, non ho mai avuto problemi da questo punto di vista. Ho sempre potuto dire no, quando non me la sentivo. Nessuno ti costringe a fare nulla che tu non voglia. Certe persone forse si dimenticano che questo è un lavoro, e che non è un lavoro adatto a tutti.
Rocco è l'unico a lavorare così?
Purtroppo, e dico purtroppo, quel tipo di porno viene girato sempre meno, proprio a causa di queste false accuse. Quindi i produttori pensano che non gli conviene rischiare, e preferiscono girare porno vanilla.
Quindi è più una polemica per visibilità che altro?
Non posso sapere cosa passa per la testa di queste ragazze. Secondo me, molte non riescono a capire che il porno è un lavoro, a tutti gli effetti. Pensano di poter andare sul set, fare solo quello che piace a loro ed essere anche pagate.
Non ha senso lamentarsi dopo aver preso i soldi?
Esatto.
La polemica sulla violenza, nel porno e fuori. Non è parte integrante del sesso?
Non è che se un tipo di pratica non ti piace, allora è per forza di cose violenza. Anche perché stiamo parlando di anale, sputi e qualche schiaffetto. Ci sono video dove non c'è sesso, nel senso che non c'è utilizzo diretto dei genitali, ma si esercita dolore sulle persone. Chissà come mai nessuno si lamenta di questi video.
Loro, in quanto attrici, agiscono per forza in maniera consensuale? Si firmerà un contratto prima?
Io non so cosa succede su tutti i set del mondo, oggi chiunque può aprire un account su Pornhub su OnlyFans o altrove. L'importante è avere i documenti in regola. Quello di cui sono sicura, al 100%, è che ai professionisti non gliene frega nulla di rovinarsi la reputazione per una scena.
Quando firmi per un porno, viene specificato il genere che andrai a fare? Che clausole ci sono?
Dipende dalle produzioni. Alcune ti fanno sottoscrivere l'elenco delle pratiche che vuoi fare o meno. Ma anche in quel caso, se durante la scena cambi idea, nessuno ti obbliga a continuare. A differenza del mainstream, non ti possono chiedere i danni perché cancelli una scena. Poi, in genere, si discute sempre prima con gli altri attori il tipo di pratica che andrai a fare.
Rocco ha detto su Instagram che “purtroppo il mondo va a senso unico, toccherà difenderci”.
Non è bello essere accusati così e non potersi difendere. Ci hanno provato anche con tanti altri miei colleghi.

Così Gloria, una delle accusatrici: “Dicevo: io non lo voglio fare, ma continuava a sputarmi addosso, a dirmi: lo vedi che ti piace, tro*a? Per me è stato uno stupro a tutti gli effetti. Anche davanti alle telecamere. È stata una doppia violenza". È legittimo parlare di stupro?
Ma lei si è fatta pagare? Perché non ha fermato la scena? Non penso che Rocco gli abbia puntato una pistola alla testa.
L'altra attrice, Lera: "Ha fatto un an*le con me, cosa che io gli avevo proibito di fare. Mi è anche uscito il sangue".
In questi casi c'è una buona probabilità che il sangue possa uscire, la zona è delicata e Rocco è molto dotato. È fisiologico. Ovviamente, se non si ferma subito, conviene stoppare tutto e non continuare.
Rocco ne uscirà secondo te?
Spero di sì. Essere accusati di stupro è orribile.
