Marco Masini arriva al villaggio del Festival di Sanremo, e dimostra di apprezzare l'accoglienza: “Non mi aspettavo una presentazione così roboante. È partito a spron battuto, come diceva Tonino Carino da Ascoli”, scherza Masini. L'intervista prende subito una piega calcistica, anche perché abbiamo usato colori viola, quelli della sua Fiorentina, per accoglierlo "Io vi ringrazio per questo gesto di sportività”, risponde Masini. Dopo qualche battuta, si entra nel vivo della discussione sul Festival. “Mi sono sentito come uno spettatore in tribuna che all'improvviso viene chiamato a battere un rigore al novantesimo”, racconta Masini. “Avevo considerato di guardarmi questo Sanremo tranquillamente da casa, ero curioso di vedere l'edizione di Carlo. Ma poi è arrivata la chiamata di Federico e sono qui”.Masini sottolinea come il Festival sia cambiato rispetto agli anni passati. “È molto più caotico sotto tutti i punti di vista, anche a causa dei social, che scatenano un interesse molto diverso da quello degli anni '90 e 2000. Sono curioso di vivere questa giornata in una dimensione nuova rispetto a quelle che ho sempre vissuto”.


Il discorso si sposta sulla sua canzone, Bella stronza, che ha generato diverse polemiche per la rivisitazione del testo. “Io non ho detto smettiamo di parlare, ho solo detto che quello che sarà non è quello che pensate. Non ho vissuto il problema, perché si vive un problema quando ci si sente in colpa. Io adoro questa canzone, l'ho scritta, la riscriverei, e ha un senso molto profondo. Parla di un amore disperato, di un addio sofferto”. Riguardo alla nuova versione della canzone, Masini racconta di aver collaborato con un giovane producer: “È un ragazzino del 2006 che ci ha aiutato a realizzare questo brano. È stata una scuola incredibile, perché dai giovani si impara, soprattutto con la tecnologia, a fare musica in maniera completamente diversa. Abbiamo dovuto trovare una lingua comune, e l'abbiamo trovata”. Riguardo al rapporto con Fedez e al nuovo testo di Bella stronza, Masini spiega: “Ci siamo conosciuti meglio quando abbiamo analizzato il testo e realizzato il brano. Credo che lui abbia veramente vissuto alcuni concetti di questa canzone. Noi cantastorie raccontiamo storie degli altri. Le canzoni non si dedicano, si scrivono cercando di entrare nelle storie degli altri”. Sulle polemiche legate al testo della canzone, Masini risponde: “È un concetto italiano che si capisce bene, ma il futuro interpreta il passato come vuole. Ognuno si sente protagonista di una storia perché la legge a modo suo. Le canzoni possono essere lette in maniera diversa, ed è un sacro diritto”. Infine, si parla di Fedez e del suo brano in gara, Battito: “Il pezzo di Federico mi piace molto, è forte e autentico. Sono stato il primo a dirglielo in studio: Fede, questo brano è forte perché ti appartiene”. Masini, al suo livello di esperienza, è ancora emozionato per la serata? “Sono felice, essere al centro di tutto mi dà stimoli e motivazioni. Amo ancora di più questo lavoro”. Si chiude con un commento sull'organizzazione forse un po' troppo sbrigativa di Carlo Conti: “Carlo è una macchina, è molto bravo a fare quello che programma. Quello che dice lo fa”.
