Tornano le pagelle di Michele e Lucia Monina. I nostri critici hanno seguito la seconda serata di Sanremo (quest’anno un po’ più breve del solito) e hanno giudicato i cantanti in gara: voce, canzone, performance. E i conduttori? Pure. Ecco com’è andata la prima serata, la tragedia delle co-conduttrici, Miriam Leone, Katia Follesa e Elettra Lamborghini e… Ecco tutti i migliori e i peggiori.
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Le pagelle di Michele Monina
Carlo Conti 7
Carlo Conti è Terminator. Nel senso che va dritto senza che ci sia ostacolo che possa fermarlo. Amadeus e le lungaggini sono Linda Hamilton, spiace per loro. Vince facile, Carlo Conti, specie stasera.
Mahmood e Geppi Cucciari 6
Ottima accoppiata. Dove, strano a dirsi, è Mahmood a essere quello simpatico. Poi, certo, è sempre Mahmood a essere quello cool. Anche a essere quello che fa più spettacolo, col suo medley. Viene da chiedersi perché ci sia anche la Cucciari, che fa se stessa e non funziona. Peccato. Il sei è la media tra l’8 di Mahmood e il 4 di Geppi.
Rose Villain e Chiello 5
Houston, abbiamo un problema. Avere al fianco uno come Chiello, non esattamente in gran forma fisica porta Rose Villain, solitamente una spada, a cantare sottotono. Peccato, perché Rose ha una delle migliori canzoni in gara, e Battisti è Battisti.
Modà e Francesco Renga 10
Ora, io ero sul palco con loro, rappresentato dalla spilla che i vari membri dei Modà portavano addosso. Emozione. Certo. Come fu emozione quando sono stato un angelo nel video di Angelo, appunto, di Francesco Renga. E come è stata emozione pura, decisamente intensa, quella che è passata attraverso le loro voci. Tutto bellissimo.
Clara e Il Volo 8
Prendi tre voci incredibili, mettici una voce altrettanto incredibile e fai cantare loro The Sound of Silence di Simon & Gartfunkel, ecco l’incontro perfetto.
Tony Effe e Noemi 5
Qui invece di incontri perfetti non c’è l’ombra. Perché Tony Effe canta come un cane morto una gran bella canzone, che invece Noemi canta alla perfezione. Il risultato è una cosa strana, con l’una che brilla e l’altro che ti verrebbe voglia di far brillare.
Rkomi e Francesca Michielin 4
Stesso discorso. La nuova stella di Broadway di Cremonini Francesca Michielin la canta stranamente assai bene, ma Rkomi la affossa con una interpretazione che grida vendetta.
Lucio Corsi e Topo Gigio 10
Lucio è un mago, e un mago può far parlare anche un topo di nome Gigio. Una magia, quindi, quella cui assistiamo. Magia vera.
Serena Brancale e Alessandra Amoroso 8
Alicia Keys, come un tempo Giorgia, è il primo ostacolo che chi impara a cantare, se è donna, deve superare. Serena e Alessandra non sono, direi, alle prime armi, quindi l’ostacolo lo superano eccome. Grandi voci black, per una grande canzone.
Irama e Arisa 7,5
Altre due voci incredibili che si incontrano e sposano, se non addirittura decidono di consumare il matrimonio lì, sul palco dell’Ariston. Sarebbe belli sentire in un inedito, confesso.
Gaia e Toquinho 9
Se la canzone che Gaia ha portato in gara, sembra, non sta brillando particolarmente in mezzo a tanti brani in gara. Ma stasera al suo fianco c’è un gigante come Toquinho, che da modo a tutti di capire quanto Gaia sia talentuosa e come il suo essere brasiliana, in parte, sia parte della sua cifra stilistica.
The Kolors e Sal Da Vinci 7
Diciamo che questo incontro era scritto nelle stelle. O almeno su Tik Tok, E ha fatto ballare e divertire tutti. Oltre.
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Marcella Bella con Twins Violin 7
Vedere Gianni Bella in platea ha emozionato anche me, figuriamoci Marcella che è sua sorella. Una bellissima canzone per una bellissima voce con due talentuosi e giovanissimi musicisti.
Rocco Hunt e Clementino 7
A un certo punto arriva la voce di Pino Daniele, e per quanto i due rapper abbiano onorato il cantautore napoletano con un’ottima interpretazione, beh, tutto prende una prospettiva diversa. Bravi, guagliù.
Francesco Gabbani e Tricarico 9
Una delle interpretazioni più empatiche della serata, vuoi per il tema autobiografico, fronte Tricarico, della canzone, vuoi per la capacità di entrambi di tirarti dentro questa come qualsiasi altra canzone. Il risultato è una versione più dritta e orchestrale, musicalmente, che non ti lascia scampo, ti stende.
Giorgia e Annalisa 8
Due cantanti cui basta solo il nome di battesimo. Due delle più belle voci italiane di sempre. Che, pur con paste e colori diversi, si fondono insieme alla perfezione, dando prova di maestria che potrebbe, forse dovrebbe spingere molti wannabe a rivedere i propri piani di provare la carriera di cantanti. Paurosamente brave.
Simone Cristicchi e Amara 8
La cura di Franco Battiato è parte del loro repertorio, parlo non di Sanremo, ma di quel che succedeva prima e succederà dopo il Festival. Quindi i due parrebbe vogliano viaggiare sul sicuro, non fosse l’estrema difficoltà di confrontarsi col maestro. Difficoltà che viene superata alla grande, con secchiate di emozione, forse dovuta anche al privato che vede i due essere parte di una coppia. Ottima scelta.
Sarah Toscano con Ofenbach 7
Sarah ha diciannove anni e portando questo brano di dance francese dimostra una grande personalità, più di tanti big conclamati. Certo, forse il brano non è troppo in linea col Sanremo di Conti, ma lei è brava e si farà.
Coma_Cose e Johnson Righeria 8
L’estate sta finendo, stasera, diventa una canzone epica, dove Sanremo prende il posto della bella stagione, California di una bravura e di una bellezza quasi sovrannaturali, Fausto al pianoforte, un’intesa incredibile, che poi lascia spazio alla versione originale di un Johnson Righeira in versione Polifemo, parlo di occhiali da sole. Irresistibili. Come con Cuoricini.
PS
Il loro look, al pari con quelli di Lucio Corsi, i migliori di questo Festival, indubbiamente.
Joan Thiele e Frah Quintale 8
Che classe, Joan Thiele. Davvero. Non ci fosse stato sulla sua strada Lucio Corsi, che si è sostanzialmente mangiato il Festival, sarebbe stata lei la vera sorpresa di quest’anno. Bravissima, elegante, con una personalità fuori dal tempo. Frah Quintale, gran voce black, fa il suo e ben si sposa allo stile d’altri tempi della nostra. Bravi, bene, bis.
Olly con Goran Bregovic 8
Olly vuole vincere e si gioca la carta De Andrè, ma anche la carta gitana, ecco spiegato il baffetto. Una mossa da campione. Forse anche da vincitore. Fosse per questa possiamo dire anche meritata.
Elodie e Achille Lauro 4
Rino Gaetano se lo pappa Achille Lauro, Elodie a provare a fare i controcanti l collega stonato come quasi sempre. Loredana Bertè è affere di Elodie, con Achille Lauro che prova a cantare pensando di essere Renato Zero. Due brani singoli, dove uno canta e l’altra fa la bella statuina, poi dove lei canta e lui stona. Col finale dedicato a De Crescenzo e la sua Ancora, dove Achille Lauro a capella devasta il grande classico scritto da Mattone, creando disagio e imbarazzo anche in Elodie.
Massimo Ranieri e Neri per Caso
Prendi le sei voci dei Neri Per Caso, uniscile a quella di Massimo Ranieri, aggiungi Quando di Pino Daniele, shakera e ecco che arriva una versione di quelle che avrebbe potuto fare un Al Jarreau, un Bobby Mc Farrin, o semplicemente Massimo Ranieri e i Neri per Caso.
Willie Peyote, Ditonellapiaga e Tiromancino 10
Una grande canzone di Franco Califano e Federico Zampaglione che Willie Peyote interpreta molto intensamente, addirittura in maniera sorprendente. Al suo fianco Ditonellapiaga, credo di poter dire senza paura di smentita la cantante più carismatica che la nuova generazione possa vantare, capace di mangiarsi la scena come nessun’altra e un Federico Zampaglione, cioè i Tiromancino, lì a impreziosire con chitarra e voce il tutto. Una delle più belle cover della serata. Tutto al posto giusto. E Margherita, sappilo, io ti adoro.
Brunori SaS, Riccardo Sinigallia e Dimartino 9
Onore a Dario Brunori di aver scelto Lucio Dalla e una canzone come L’anno che verrà quasi a rischio nazionalpoolare. Una versione acustica e paesana, dove le tre voci si lanciano la palla e ci giocano assieme. Intensa. D’autore, come dovuto. Il balletto finale degno di standing ovation. La dedica commossa a Paolo Benvegnù ancora di più.
Fedez e Marco Masini N.C.
Se ne parlava da giorni. Arriva Bella Stronza nella versione con Fedez. Quella che si diceva sarebbe stata censurata. Che censurata non è, perché Fedez aggiunge le sue strofe, cambiando lo storytelling, e rendendo quindi inutili i passaggi più discussi del testo originale (discussi da chi non conosce la lingua italiana, credo). Il risultato ci dimostra che Masini è un grandissimo cantante, e che Fedez è un grandissimo paraculo. Di qui la decisione del non voto.
Bresh e Cristiano De André 8,5
Crueza de ma mette paura a chiunque ci si voglia confrontare. Figuriamoci a farla con sul palco Cristiano, figlio di Faber. Bresh attacca a cantare, ma non funziona il microfono. Ricominciano. Bresh attacca a cantare, ma a Cristiano si stacca il jack. A Bresh viene giustamente da ridere. Soccorre il collega, cantando e portando a casa un’ottima versione. Quando si dice avere il sangue freddo e soprattutto essere rilassati anche nei momenti di maggior tensione.
Shablo, feat Guè, Tormento, Joshua e Neffa 10
Aspettando il sole all’Ariston. Che cazzo di botta. Neffa che torna a fare quello che sa fare come nessun altro, con Tormento, Guè e Joshua a fare da contorno, e Shablo a spippolare sui tasti. Grandiosi.
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Le pagelle di Lucia Monina
Carlo Conti 7
Sarò controcorrente, ma meno male che si va a letto presto, perché Sanremo è intenso e bisogna dormire, lo dicono anche i medici (che Fedez odia), il sonno è sacro, minimo 7 ore, e con Amadeus ne dormivamo a malapena 4, quindi bene così. Ammetto che quando ho letto la notizia che sarebbe stato ospite Benigni temevo la sua solita retorica, invece no, sto giro, probabilmente proprio per il poco tempo concesso non è stato niente di che. Quindi buono, grazie Carlo, ci hai salvato dai monologhi di Benigni. Come sempre un po’ di Democristianità, ma almeno oggi c’erano Geppi e Mahmood che hanno alzato il livello.
Rose Villain e Chiello 5
Rose ha una voce bellissima, spesso, purtroppo, fin troppo sottovalutata. Voce bellissima che sa usare bene, e con Fuori legge lo ha dimostrato entrambe le sere. Oggi, però, Rose ha cannato brano. Lei non è stata malissimo in realtà, però non all’altezza del tutto del pezzo, ed è un peccato, perché lei è brava e poteva fare di più. Probabilmente anche la scelta di Chiello è stata sbagliata, stonato tutto il tempo e poco emotivo, poco d0impatto, del tutto inadeguato su queste note meravigliose di Lucio Battisti, che era di un altro mondo. Peccato, nonostante lei mi piaccia di solito, per me stasera è no.
Modà e Renga 7,5
Il brano non era semplice, Angelo è un brano complesso e farla con Renga è ancora più difficile, nonostante ciò e un po’ di emozione naturale, che ha reso il tutto ancora più umano e figo, è andata molto bene, e meno male, perché l’inizio di questa serata è stato un po’ tostino. Bravi.
Clara e il Volo 8
Ammetto di essere stata scettica su questa scelta, pur dando fiducia a Clara, mi sembra arduo riuscire a far uscire qualcosa di bello e non da saggio di scuola, invece insieme hanno creato la magia, i tenori che sanno fare i tenori, come sempre, in un modo impeccabile, e Clara che si sposava con le loro voci alla perfezione, hanno fatto sul palco un piccolo capolavoro. Clara ci aveva visto lungo, dovevamo solo fidarci.
Tony Effe e Noemi 2
A una certa ho dovuto mettere in muto, pietà alle mie orecchie. Non tanto per Noemi, che invece con la sua voce, dai toni rauchi e graffianti, si adegua bene a Califano, ma più per Tony che non solo ha stonato tutto il tempo, ma è stato anche di una forzatura imbarazzante, la sua fortuna è stata proprio Noemi, che da sola si sarebbe beccata un 9, perché è stata bravissima. Peccato che ha scelto Tony, che oltre a una pessima scelta a livello morale, a mio avviso, è stata anche una pessima a livello canoro, oggettivamente.
Rkomi e Francesca Michielin 4,5
Stasera me l’aspettavo tragica, ma non così tragica. Rkomi parte sbagliando tutte le note, un’impresa difficile, nella quale però, lui riesce con estrema maestria. Michielin invece, canta intonata tutto il brano, peccato che con questa scelta del duetto si rovina tutta la possibilità di un buon brano, ben riuscito. Il mezzo solo perché Francesca suona all’inizio il piano, e io apprezzo sempre quando oltre a cantare, un musicista suona anche.
Lucio Corsi e Topo Gigio 10
Quando uno è un genio è un genio e si vede in tutto. Lucio porta Gigio, e già questo dovrebbe farci capire quanto sia geniale quest’uomo, ma in più lo fa in maniera meravigliosa. Lucio canta da dio, il migliore di oggi, Gigio pure e lo show è impagabile. Bello, divertente, originale. Da vedere è figo, non gli si può dire davvero nulla a Lucio, ogni giorno si supera e ci meraviglia. Non lo si può che ringraziare per questa esibizione.
Serena Brancale e Amoroso 8+
Serena talmente brava che mette in ombra Alessandra, nonostante sia l’Amoroso quella che è approdata al successo prima. Serena, prima volta sul quel palco, mangia tutto. Porta un brano più classico, mostrando quando potenziale ha la sua voce. Incredibile. Una vera regina. E anche Alessandra niente male.
Irama e Arisa 8
Mamma mia, che unione spettacolare. Arisa è una delle voci femminili più belle del panorama italiano, affiancata dalla voce ben riconoscibile di Irama, che in questo brano creano una bellissima poesia e un momento emozionante e dolce. Irama sui duetti non sbaglia mai la scelta degli ospiti e dei pezzi, altri dovrebbero chiedere consiglio a lui.
Gaia e Toquinho 9
Questa è la Gaia che mi aspettavo e volevo anche in gara! Una boccata d’aria fresca, una voce sensuale, ed energica. Con questo pezzo viene fuori la sua vera essenza e la sua bella voce, che sa usare molto bene. Il pezzo lo esegue magistralmente, è proprio il suo, gli calza a pennello, e la fa apparire anche più disinvolta e sicura di sé. La scelta poi di portare Toquinho è stata geniale, con questo brano poi, mitici.
The Kolors e Sal Da Vinci 8
Io li sto amando questo Sanremo, loro sono così carichi che alzano l’attenzione di chiunque, la scelta di Sal Da Vinci è stata intelligentissima. La scelta del brano iconico poi, diventata virale, ha creato un ambiente che è proprio tipico dei The Kolors. Fighissimi, suonato da dio, cantato da dio, vederli esibirsi è come bere una decina di Red Bull.
Marcella Bella 6,5
Lei ha cantato bene e il pezzo non era male, ma devo ammettere che il momento più emozionante è stato probabilmente alla fine, quando è salito sul palco il fratello e lei si è commossa, molto molto dolce. Ammetto che probabilmente avrebbe potuto fare di più, forse portare solo i violini non l’ha fatta esaltare del tutto in mezzo a tutti questi brani, è finita un po’ a perdersi.
Rocco Hunt e Clementino 7,5
Bellissimo il momento con la voce di Pino Daniele, seguito da standing ovation di tutto il pubblico. Rocco e Clementino perfetti insieme e su questo brano, tutta una passione e una carica palpabile dai loro occhi e dalle loro voci. Bravi, mi sono veramente piaciuti.
Gabbani e Tricarico 9,5
Che capolavoro. Quest’anno Gabbani non ne sbaglia una. Questa scelta non è stata azzeccata, di più. Tricarico un personaggio serioso, affiancato dalla carica energetica di Gabbani, hanno creato un qualcosa difficile da spiegare a parole. Irriverente, ironico, ma emozionante allo stesso tempo.
Una scelta insolita, che non ci si aspetterebbe da Gabbani, ma che invece rispecchia alla perfezione quello che rappresentazione il personaggio che Gabbani porta sul palco. Un brano veramente ben riuscito.
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Giorgia e Annalisa 9
C’erano dubbi che avrebbe tirato giù l’Ariston? Non credo. Immense, come sempre del resto. Due voci al limite dell’alieno da quanto sono perfette. Ognuna delle due non oscurava l’altra, ma danzavano assieme con le loro voci che intrecciavano perfettamente a tempo su questo brano pazzesco di Adele. Bianca e Nera, tutto studiato nei minimi dettagli. Bravissime. Purtroppo non tra le più emozionanti, ma sicuramente le, vocalmente parlando, più preparate.
Simone Cristicchi e Amara 9+
Prima, con Giorgia, abbiamo detto che non erano le più emozionanti, ecco loro probabilmente sono stati i più emozionanti. Un po’ è la canzone, una delle più belle canzoni d’amore mai state prodotte, un po’ è la scelta di Cristicchi di cantarla con Amara, che oltre a essere una performer incredibile, è anche la sua compagna, e il trasporto si è visto e sentito tutto.
Sarah Toscano e Ofenbach 8
Sarah dimostra sempre di avere carica e cazzimma, perché alla sua età e nei suoi panni, portare gli Ofenbach e un pezzo del genere, penso non lo avrebbe fatto nessuno. Ma lei sì, se ne frega, si diverte, e fa tutto con estrema classe e carica. Lei dice di ispirarsi alle pop star internazionali, e si vede, positivamente parlando, ha tutti gli aspetti di una pop star internazionale nascente. Prevedo una grande carriera per lei.
Coma Cose e Righeira 8.5
Va beh, vi direi che la figaggine di questo pezzo riadattato tema Sanremo, con la performance dei Come_Cose, e i look generali, è tutto così bello che deve essere visto, non commentato. Non me la sento di dire nulla, perché non sarebbe degno, guardatevelo e ballate, perché merita.
Joan Thiele e Frah Quintale 9
Mi sono innamorata di te anche io Joan. Che belli, che bello. Sono felice, perché ammetto che io da ex fan di Frah Quintale, non avevo altissime aspettative, dato la piega presa ultimamente da quest’ultimo. Invece son rimasta a bocca aperta. Lei di un altro pianeta, una voce pazzesca, ma loro due come duo spaccano, funzionano, intrigano, anche visivamente. Il pezzo era perfetto, perfettamente riuscito e Joan è stata meravigliosa.
Olly e Goran Bregovic 6,5
Olly vuole giocare facile e bisogna ammettere che gli riesce non bene, di più. Oltre a una grande performance da parte sua, bisogna anche ammettere che tra il brano, una chicca che tutti amano (specialmente in Liguria) e la band, che ha portato musica e allegria, in un modo non convenzionale, che convince tutti, pubblico, sala stampa e fan di De André e di Olly. Io non pienamente convinta, ma forse perché poi c’è stato Bresh a fare De André che lo ha fatto nettamente meglio.
Achille Lauro e Elodie 6
Qui vediamo un’altra scelta pessima. Achille oggi ha stonato, Elodie bravissima, peccato che non si sia sentita praticamente mai. Achille ha una voce estremamente più alta, che purtroppo l’ha coperta praticamente sempre. Belli da vedere, questo non lo metto in dubbio, ma da sentire un po’ meno, estremamente meno forti rispetto a tanti altri di questa sera.
Forse è stata proprio l’accoppiata ad averli penalizzati.
Massimo Ranieri e i Neri per caso 8
Pazzeschi. Ranieri oggi ha sfoderato degli acuti imparagonabili, molto meglio che durante le esibizioni del suo brano in gara. I neri per caso, come sempre, delle voci sublimi, insieme hanno creato in pochi minuti uno spettacolo che vale come un’ora e mezzo. Scelta perfetta.
Willie Peyote, Ditonellapiaga, Federico Zampaglione 8,5
Che capolavoro, Zampaglione ai livelli di Califano, musicista e cantante fenomenale, Ditonellapiaga iconica, con una potenza vocale e visiva come se fosse una professionista del mestiere da tutta una vita, e Willie che ha cantato magnificamente, lasciando il giusto spazio agli altri, ma riuscendo comunque a risaltare. La scelta è stata azzeccata in pieno, sia di ospiti che di brano. Veramente bravi, tutti e tre.
Brunori Sas, Sinigaglia e Di Martino 9,5
Dalla è Dalla, ma Brunori è Brunori e può. Pilastro della musica italiana, fatto in maniera simpatica ma compiaciuta, un po’ com’è Brunori in generale. Riusciti non alla grande, di più, con tanto di ballettino finale.
Tra i top 5 della serata, senza dubbio. Brunori, anche, non ne sta sbagliando una in questo festival, ottima giocata, bravi.
Fedez e Masini 2 (Masini 9)
Masini è stato fenomenale, una voce che fa paura per quanto è forte e potente, anche a livello di carica emotiva. Poi c’è lui, Fedez, che invece, a differenza di altri, ne sbaglia tutte. Aggiunge parti a una canzone già potente di per sé, parti non necessari, banali e anche fuori tempo, insomma non glie n’è andata bene una, nonostante ciò, al pubblico è piaciuta, tutti hanno applaudito, inconsapevoli del fatto che Fedez è capace solo a recitare e prenderci per il culo. Peccato, perché Masini ha davvero cantato bene, e la produzione era davvero figa, c’era solo un intruso in tutto ciò.
Bresh E Cristiano De Andrè 9+
Bresh oggi ha fatto una vera esibizione da professionista, un professionista vero però, non come tanti altri che si professano tali e poi non lo sono. Il microfono non andava, la chitarra smette di andare da un momento all’altro, insomma mille periperizie che potevano portare alla conclusione del famoso Sanremo di Blanco e la distruzione di rose, invece no, Bresh ha sorriso, cantano, mantenuto la calma e portato a termine questa splendida esibizione che a me, personalmente, ha anche fatto emozionare. Un figlio che canta una canzone del padre è sempre forte, ma anche Bresh ha apportato tantissima passione e amore in questa performance, rendendola unica. Tra i migliori di stasera, e ancora complimenti a Bresh, perché non è da tutti come si è comportato in quella situazione su quel palco a quell’ora.
Shablo e Neffa 9
Con Neffa e portando “Aspettando il sole” si giocava facile, e infatti hanno stravinto. Neffa entra verso la fine, da vero figo, il classico vip che ti degna a malapena della sua presenza, ma che quando lo fa ti lascia senza parole, sei esaltato, ecco questo ha fatto Neffa oggi, su quel palco. Poteva uscire qualcosa di banale, invece è stato solo iconico.
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