Dopo l’esordio da record della scorsa settimana, il più visto delle ultime quattro edizioni, è il momento del secondo Live Show di X Factor 2024, in diretta su Sky e in streaming su Now. Continua così la gara tra i 4 giudici Achille Lauro, Jake La Furia, Manuel Agnelli e Paola Iezzi con le rispettive squadre, che si sono date battaglia sul palco dell’X Factor Arena. Giorgia, in conduzione, ha dettato i tempi dello show. Meccanismo classico per questa seconda serata dello: due manche di cover che hanno portato al ballottaggio i due artisti meno votati, i quali si sono sfidati poi nel corso dello “scontro finale” il cui esito è spettato ai giudici al tavolo. Ma usciamo dai tecnicismi: come hanno cantato? Ecco le pagelle di Michele e Lucia Monina, come sempre senza fare prigionieri.
Le pagelle di Michele Monina
GIORGIA 9
A Giorgia, esattamente, che le vogliamo dire? È una che quel che fa fa bene. A me, personalmente, che la stimo da sempre, spiace che faccia musica part-time, un singolo ora arrivato a quasi due anni dall’ultimo album, ma piace sempre vederla portare grazia laddove arriva. Se pensiamo a Francesca Michielin che l’anno scorso prendeva gaffes su gaffes vien quasi da gridare al miracolo. Peccato solo che cominci sempre cantando, vanificando gli sforzi poi dei concorrenti, irrilevanti al suo cospetto.
MANUEL AGNELLI 4
Manuel sta portando a X Factor la musica con la quale sono cresciuto, oggi addirittura i Violent Femmes, Dio mio, quindi dovrei essergli non dico grato, se voglio sentire i Violent Femmes non ho che da mettere su uno dei loro vinili, ma quantomeno rallegrato dal fatto che il popolo di XF possa abbeverarsi a quella fonte. Solo che Manuel si muove appunto dentro X Factor, che è un po’ come rallegrarsi perché la persona (fossimo stati in epoca pre politicamente corretto avrei detto donna, ma non vorrei offendere nessuno) da noi angelicata è protagonista di un porno fatto anche male, la vediamo sì, ma mentre gliene succedono di tutte i colori, letteralmente. Il risultato è che continua a sembrare quel che è, uno che si spaccia per cavaliere senza macchia e senza paura ma in realtà è un servo alla corte del re. Quando si dice nascere incendiari e morire pagliacci. PS. Karen Dalton era una interprete, non una cantautrice, se vuoi fare il figo fallo bene.
PAOLA IEZZI 9
Comincia con cappello da poliziotto e manette, per Giorgia, accusata giustamente di essere troppo tutto (non ci fossero loro due sai che due palle), manette che la vedranno subito dopo legata a Jake, il solo che sembra un minimo empatico su quel tavolo, a parte lei. Capita la lezione della prima serata live, mai fidarsi di chi ti sta intorno, ha preparato con un po’ più di malizia la puntata, ma a noi dei cantanti in gara non frega una fava, siamo qui davanti alla tv e lei, non solo per la sua mise brillantinosa, brilla.
JAKE LA FURIA 7
Jake, mi ripeto, un po’ come si ripete il cliché del talent da quelle parti, è indubbiamente per me la vera sorpresa di questa edizione. Perché che Paola fosse top non avevo alcun dubbio, la conosco da tempo, e so quanto il suo essere una popstar sia solo una delle frecce nella sua faretra, ma di Jake pensavo fosse tutt’altro che simpatico, sbagliandomi. Buca lo schermo, e dimostra anche di saperne di più di quanto si potrebbe ingenuamente pensare. Quanto al non cantante che giudica i cantanti, beh, lasciamo perdere, è un gioco televisivo, mica la vita, e a ben vedere spesso a giudicare i cantanti sono discografici che neanche saprebbero riconoscere un accordo su un piano o beccare una nota per sbaglio, a ognuno il suo. Lui è comunque simpatico. Ha cannato tutti i brani, ma dei brani, in fondo, chi se ne frega?
ACHILLE LAURO 2
Non che io creda nella democrazia, indubbiamente sovrastimata, specie in questa epoca di stupidità iperdiffusa, ma mi capita ogni tanto di leggere i commenti ai miei articoli, chiamiamoli così per convenzione. I commenti alle pagelle, in genere, ma capita anche altrove, vertono spesso sul criticare un mio presunto procedere nella stesura delle medesime mosso da simpatie o antipatie, o addirittura da amicizia o inimicizia nei confronti degli oggetti del mio scrivere. Ora, premesso che se ci sono amicizie tra me e cantanti sono sempre frutto, almeno inizialmente, di stima, perché l’amicizia non la si concede gratuitamente, e premesso che se è vero il detto “il nemico del mio nemico è mio amico” io e Achille Lauro dovremmo essere per vicende professionali e personali amici per la pelle, vorrei sottolineare che nel mio reiterare la massima disistima nei suoi confronti sono mosso da un solo principio: ritengo che ogni volta che apra bocca dica cose che non rispondono a altro che a un retropensiero. In una parola, è un paraculo. Lo è quando racconta del suo passato di stenti, lo è quando si descrive come uno che va controcorrente, lo è quando si rivolge al pubblico chiamandolo “senato”, perché in realtà è sempre mosso da una strategia, che in assenza di talento immagino gli sia anche salvifica, ma che a me arriva appunto solo e soltanto come paraculaggine. Anche oggi lo dimostra. Di qui il 2. PS. Siccome continua a parlare romanesco come manco Remo Remotti ho deciso, ho preso la tessera della Lega e ora punto a soffiare il posto da segretario a Salvini, conto di arrivarci prima della finale di Napoli.
GAIA N.C.
Lei è molto simpatica, e lo so che ormai parlo più di simpatia che di canto, oltre che una gran bella presenza, ma dovevo andare a prendere mia figlia piccola a una festa di Halloween, non me ne voglia. Del resto ho pagato il pegno di sentirla tutta l’estate con Tony Effe, e non lo augurerei neanche al mio peggior nemico, un supplizio del genere. Comunque simpatica, eh
FRANCAMENTE 7
La figata di chi è dotato di estremo talento è che gli puoi far cantare qualsiasi cosa e la canterà comunque dando a qualsiasi cosa un senso. È il caso di Francamente, cui Jake la Furia affida Mi fai impazzire, di Blanco e Sfera Ebbasta, credo una delle canzoni più brutte concepite da mente umana negli ultimi cinquant’anni. Cioè, dico io, hai un talento talento, perché affidarle una canzone oggettivamente insulsa, repellente, orribile? Ok, è brava e volevi sottolinearlo, ma lo avresti sottolineato anche facendole cantare una canzone decente di suo, senza cioè che dovesse fare tutto lei. Comunque Francamente è brava brava, e lo dimostra anche stasera, emergendo dalla merda che questa canzone rappresenta. La migliore della covata.
PUNKCAKE 4
C’è stato un momento nella mia vita, parlo dei primi anni Novanta, nel quale i Violent Femmes erano uno dei tre punti di riferimento musicali cui mi ispiravo per la scrittura, e non sto certo parlando di scrittura al computer. Erano in ottima compagnia di Hüsker Dü e Dead Kennedys. Poi altre ispirazioni hanno fatto irruzione, e Dio e Manuel non vogliano che mi capiti di sentir trattare alla medesima maniera, che so?, un brano dei Primus, o dei Bad Religion, o dei Alice Donut, o dei Free Kitten o dei Faith No More. Mi fermo qui, ci siamo capiti. Perché Gone daddy gone dei Violent Femmes è parte della mia vita e sentirla maltrattare così, nel senso di devitalizzare, come succede coi denti andati a male, è qualcosa che mi ferisce. Si scambiano gli strumenti, e questo fa simpatia, ma fanno sempre cagare come prima, rovinare un classico, no, dai. Occhio che in una delle prossime puntate sono in studio a seguire XF dal vivo, Manuel, ti sfido a mani nude.
PATAGARRI N.C.
Ripetiamo, allo sfinimento, quanto già detto, i Patagarri sono bravini (non bravissimi come ci danno a intendere i giudici), ottimi per suonare in giro per le strade delle città, ma assolutamente inadatti a stare su traccia, si tratti di incidere o di cantare dentro un contenitore di plastica come questo. La loro versione di Sw1n6o di Thasup e Salmo è esattamente come qualsiasi cosa abbiano fatto fin qui, imperfetta, ma non di quella imperfezione che emozione, bensì di quella che ti fa dire, studia ancora, amico mio, che non ci siamo, non qui, almeno. Non vedo l’ora di andarli a sentire a Piazza Leonardo.
LOWRAH 8
Mettiamola così, ho sempre trovato stucchevole quella storiella dei giapponesi che quando si rompe qualcosa la aggiustano con d’oro, per evidenziare le crepe, fondamentali per crescere e andare avanti. E l’ho sempre trovata stucchevole perché se si rompe qualcosa a chiunque non sia giapponese al massimo usa il Millechiodi, col risultato di sbafare di bianco il vaso o quel che è e impiastricciarsi le mani irreparabilmente e perché le crepe, come le cicatrici, col cazzo che sono affascinanti, questa è una narrazione tossica che manda avanti chi di crepe e cicatrici non ne ha mai avute. Per non dire del fatto che, novanta volte su cento chi ripara sembra farlo con la merda, crepe marroni a gogo, altro che oro. Ecco, nel caso di Lowrah, sembrava che qualche crepa fosse proprio necessaria. Perché è bella, parecchio pure, brava, anche, ma la perfezione perfettissima a volte lascia poco spazio alle emozioni, e anche il pop, come Paola insegna, può e deve emozionare. Stavolta emoziona, parecchio, Man down di Rihanna le ha offerto il gancio e lei l’ha preso. Peccato solo che per una volta abbia mollatto quel fatto di ostinarsi a mettere parole sue nelle cover che interpreta per mandare ai matti Manuel, per me una medaglia al merito. Brava.
LORENZO SALVETTI 3
Achille Lauro ordisce l’accoppiamento perfetto. Una canzone scialba e irrilevante come 100 messaggi di Lazza fatta interpretare a un ragazzino di talento, canta e suona oggettivamente bene, ma che si è votato come il suo giudice al paraculismo senz’anima, quindi scialbo. Il risultato è ovviamente una interpretazione scialba, pure più di Lazza, che almeno la sentiva e si sentiva. Per me è indubbiamente no.
EL MA 5
Si fa un bel parlare, specie dentro i talent e specie quando si vuole trovare un qualche difetto a chi, in apparenza, difetti non ha, che non basta essere molto intonati e preparati, perché a volte la giovane età priva l’interprete, appunto, della capacità di far proprie canzoni che pretendono un vissuto che l’anagrafe spesso nega. Si fa un bel parlare, ma El Ma che interpreta Try di Pink dimostra che almeno a volte il bel parlare è sensato, perché lei è brava, intonata, cosa che è un valore necessario e non aggiunto, se vuoi essere un’interprete, ma è giovanissima, e si sente (come si è anche visto durante i daily, da cui è partita immagino l’idea di tenere sempre il freno a mano tirato). Cioè, per capirsi, brava è brava e la porta a casa correttamente, ma decisamente troppo trattenuta e poco emozionante, questa è una canzone pop che travalica la leggerezza per andare a fondo, canzone pop che stavolta però resta in superficie. Peccato.
LES VOTIVES 3
Se l’intento de Romeo il gatto der Colosseo coi tatuaggi in faccia era quello di dimostrare che i tre ragazzetti in questione possono interpretare di tutto, affidando loro Sign of the times di Harry Styles, beh, è evidente che l’intento non è andato a buon fine. Perché semmai questo brano pop in bocca a tre ragazzetti che pop sono dimostra che siamo di fronte a tre intrattenitori da pianobar, la cui peculiarità è di aver spostato sul quattro quarti il loro campo d’azione. Il cantante, per altro, oggi stona di brutto. A sentire i giudici, ovviamente, vittime di una allucinazione collettiva, sembrano delle divinità, ma credo sia roba buona che gira lì. L’irrilevanza.
DANIELLE 3
Ivan Graziani ha passato buona parte della sua vita nelle Marche, proprio in quella provincia di Pesaro e Urbino dove è nato e vissuto Danielle, il Lucio Corsi de noantri. Terra di anarchia, di lì parte la storia di Lugano Addio, chiaro riferimento a Addio Lugano bella, e, ahinoi, lì rimane, perché Danielle risulta decisamente posticcio nelle sue interpretazioni, cioè come uno che avrebbe anche un talento, ma ha deciso o gli hanno suggerito, di giocarsi la carta del personaggio, finendo per risultare una maschera. Avrebbe pure un bel timbro, ma oggi non ha tenuto una nota neanche per sbaglio, aiuterebbe.
MIMÌ 8
Manuel assegna ancora una volta alla sua voce migliore, tecnicamente la miglior di questo X Factor e non solo di questo X Factor, una canzone che pochi, pochissimi conosceranno, Something on my mind del repertorio di Karen Dalton, cantante folk americana (non cantautrice, Manuel, cantante) morta da tempo e appartenente al medesimo circolo del Greenwich Village nel quale si muoveva il suo quasi coetaneo Bob Dylan. Il non detto è qualcosa che suona come “quanto sono figo”. Nei fatti lei è brava, e empatica, quindi fa bene, ma scegliere di non farle mai fare i conti con qualcosa di già conosciuto è una scappatoia che prima o poi incontrerà un palo. Facile giocarsela fuori dal campo di battaglia, verrebbe da dire. Resta che avere Manuel come giudice è un pegno che Mimì deve pagare, non solo per le canzoni che le affibbia, ma anche per l’imbarazzo di stare al cospetto di uno che occupa più tempo a farsi la piastra e curare le doppie punte che a fare musica, ormai da tempo.
PABLO MURPHY 6,5
Paola ha capito la lezione, e cioè che la tregua tra i giudici è finita e lei è la vittima designata dei tre maschietti, forse anche in virtù di una squadra non imbattibile, quindi alza il tiro con Pablo Murphy e gli assegna Mr Brighside dei Killers. Pablo Murphy la prende di petto e porta a casa con talento, vagamente alla Morrissey, arrivo a dire. Resta che non è che ho capito molto perché sia lì, come buona parte dei concorrenti di quest’anno, per altro. Se ne va, ma questo lo avevamo capito già settimana scorsa, quando le strategie sono state buttate sul tavolo.
THE FOOLZ 2
Capisco che se hai per le mani i ragazzi con bel visino ma incapaci di mettere cazzima e energia in quel che suonano non puoi che buttarla in caciara. Ma I was made for loving you dei Kiss è in realtà una trappola bella e buona, perché fatta alla cazzo risulta, come la settimana scorsa per i Les Votives con i Jet, un mero esercizio di stile, esattamente come settimana scorsa per i Les Votives, fatta male. A lavorare.
Pagelle di Lucia Monina
GIORGIA 10
Come la scorsa volta, puntuale, precisa, simpatica, elegante e dolce, niente da aggiungere. La cosa che più ho apprezzato, oltre alla sua bravura nell’aprire la puntata con la sua esibizione, è la dolcezza che ha nei confronti dei concorrenti, riesce a dire sempre una parola gentile, una carezza quando necessario, e una battuta dove serve, insomma una premura quasi materna che trovo delicatissima.
MANUEL AGNELLI 7
Oggi non ci ha sventolato sotto il naso tutto il tempo che lui è più figo di tutti noi, meno male, nonostante ciò la puzza sotto il naso si sentiva persino dal televisore. Manuel sei fortunato che quest’anno c’è Achille Lauro a prendere il ruolo dello spocchioso e cattivo del gruppo, la nostra antipatia si riversa tutta su di lui e tu la scampi, ma la medaglia d’argento te la aggiudichi lo stesso, tranquillo.
PAOLA IEZZI 9
Paola sei troppo buona, ma io ti capisco, noi People Pleaser non riusciamo a essere cattivi con gli altri, ci sentiremmo peggio noi che gli altri, quindi capisco il non riuscire a dare critiche pesanti ai concorrenti in gara, alla fine sono tutti ragazzi, pieni di sogni e speranze, ma è anche vero che il compito del giudice è anche quello, e anche se dura, un giudizio cattivo, ove necessario, lo si deve fare. Detto questo per me rimane meravigliosa, bella, simpatica, splendente. Continua così.
JAKE LA FURIA 9
Jake La Furia è il mio spirito guida, con una battuta dopo l'altra tiene alto lo spirito e l’attenzione, il programma si basa praticamente su di lui, che riesce a far ridere tutti, bullizzando squassantemente Achille Lauro, e facendo comunella con Paola, ma, cosa migliore, ridendo lui stesso delle sue battute, come non ci fosse un domani. Io non so come fa, ma ha sempre la battuta giusta, vorrei avere il suo talento, Jake dammi lezioni per piacere.
ACHILLE LAURO 4
Dire insopportabile è dire poco, se non ci fosse stato Jake La Furia a fargli da bastian contrario, avrei già spento il televisore. Finto acculturato di musica, finta anima tormentata, finto sofisticato, che poi fa fare ai Patagarri gli aristogatti, tutto un dire. I giudizi che da vogliono essere ricercati ma sono sempre solo fuori luogo, insomma per questo ruolo io non ce lo vedo, ma il ruolo del cattivo a qualcuno spetterà.
GAIA 7
Gaia a me piace, Dea Saffica è un pezzo che mi ascolto volentieri, ma tutto questo autotune? L’ho trovata inascoltabile, il 7 è solo perché lei è iconica, si muove da dio ed è meravigliosa, ma se dovessimo solo votare la performance canora direi 4, inascoltabile. (ma poi perché mettere la base con Tony effe quando c’è lei che può cantare solo la sua parte, sono stata molto delusa e confusa da quello che ho visto).
FRANCAMENTE 7-
Prima di partire a commentare l’esibizione e la pessima scelta del brano, vorrei dedicare due secondi alla sua richiesta di cambiare abito, perché quello assegnatogli dalla produzione la faceva sentire a disagio, richiesta approvata da Jake e la storia sembra essersi conclusa bene. Peccato che non sia così, sui social è stata duramente attaccata, come se fosse atteggiata, come se fosse una superficiale, una che se la tira, una a cui non va bene mai niente. Francamente invece ha preso una decisione politica, si sa le donne devono sottostare ad alcuni canoni, anche nella musica, soprattutto visivi, e si sa le donne in televisione più sono scoperte più ci piacciono. Non siamo abituati a vedere una donna che esprime disagio e prende una posizione, ma questa deve iniziare a essere normalità. Lei è lì per cantare, non per altro, è vero l’esibizione si basa su più fattori e anche l’outfit entra a far parte della performance, ma non per questo dobbiamo snaturarci, come sempre Francamente ci lascia una lezione importantissima. Detto questo, passiamo al brano, terribile, scelta oscena. Ma Francamente potrebbe cantare anche la lista della spesa, perché ha carisma e ha una voce così particolare che intrattiene e ammalia. Lei mi è piaciuta, la canzone no, un totale discreto quindi, rimandata a settembre.
PUNKCAKE 5
Manuel ha dichiarato la scelta di scambiarsi di ruoli innovativa, e lo sarà anche, per carità, ma il risultato è stato a dir poco inascoltabile. La scorsa volta non mi erano dispiaciuti, nonostante non siano totalmente i più simili ai miei gusti, ma in queste vesti ho trovato solo troppa caoticità. Damiano non ha la voce perfetta, ma sicuramente meglio di quella che abbiamo sentito oggi. No, non mi hanno affatto convinta, nonostante il pezzo fosse figo, peccato.
PATAGARRI 4.5
Io sono stanca, è da settembre, dalle audizioni, che ogni volta che li sentiamo esibire, sentiamo sempre la stessa identica cosa. Saranno bravi a suonare, ma hanno già stancato, concordo con Manuel, per quanto possano esibirsi e essere forti, mi chiedo quale sia la loro crescita e il loro possibile percorso all’interno del programma, stesso dubbio di Jake, cosa ci fanno lì? Qual è lo scopo? Confido in qualcosa di diverso la prossima volta.
LOWRAH 7
La scelta del brano da Paola è stata sublime, originale ma azzeccato al suo stile e al suo personaggio. Ha provato a farci empatizzare con lei, e ammetto che non ha funzionato, lei rimane fredda, sarà l’età, sarà il carattere, ma penso non sia questo l’importante, lei è brava, ha tecnica, sa stare sul palco e ce lo dimostra sempre, e penso sia questo quello che conta, non che lei ci stia simpatica, non è nostra amica, non dobbiamo andarci a prendere un caffè, dobbiamo ascoltarla e lei si fa ascoltare benissimo. Brava.
LORENZO SALVETTI 6.5
Lui è bravissimo, ha sedici anni, SEDICI, non so se ci rendiamo conto. Nonostante questo mi unisco al coro dei giudici, ci siamo rotti del ragazzino triste al pianoforte, e non perché non sia bravo, sia chiaro, ma perché quello che ci arriva è una caricatura e una forzatura del ragazzino che si strugg e il cuore per amore. Vogliamo sentire e vedere altro, sei bravo, ma passa oltre.
EL MA 6
Lei bravissima, ma questa settimana si è sentito fosse sottotono, un po’ il pezzo, che richiedeva un grande sforzo vocale, un po’ che l'altra volta avevamo sentito una voce molto più pulita e forte. Come la scorsa volta però, ha dimostrato di non saper mantenere il palco, di avere paura, di essere insicura, cosa più che comprensibile, ha 17 anni, ma effettivamente si nota e anche molto. Non so, è brava, ma non mi coinvolge e non mi colpisce, faccio fatica a farmela piacere del tutto.
LES VOTIVES 6.5
Molti meglio della volta precedente, mi hanno convinta molto di più. Rimango dubbiosa sulla parte interpretatoriale, sono bravi ma non vedo la loro personalità ancora, li devo mettere a fuoco.
DANIELLE 5
Anche questo giro proprio non ci siamo, io Danielle non riesco a capire perché sia arrivato ai live, per me c’è solo una mera copia di Fortis e Lucio Corsi, che stona, insomma un posto rubato a qualcuno che probabilmente avrebbe dato più originalità e voce. Dire che l’aspetto più forte di lui sia l'originalità e la personalità mi fa agghiacciare, conoscete Lucio Corsi? Se la risposta è sì mi sembra assurdo diate dell’originale a Danielle, se la risposta è no rimango comunque preoccupata, perché siete giudici di X Factor, non proprio i primi passati di lì per caso.
MIMÌ 8
Mimí sei incredibile, è innegabile. Io la vedo molto più limitata che alle audizioni, probabilmente è la paura, non immagino come sia per una ragazza di 17 anni andare in diretta tv, ma nonostante questo rimane incredibile. La canzone era interessante, l’ha cantante bene, ma secondo me non ha tirato fuori tutta la potenza che ha dentro di sé, perché io lo sento e lo vedo che potrebbe far di più di quello che ci sta concedendo di lei. Ma aspetteremo Mimí, abbiamo tempo.
PABLO MURPHY 5
Non lo so, possiamo dire meglio della volta scorsa, ma effettivamente ci voleva molto poco. Io rimango scettica, non capisco cosa voglia fare. Il teen idol, va bene, questo lo abbiamo capito, ma che tipo di teen idol, perché è quello che bisogna definire, il pezzo di oggi si distacca totalmente da quello che ha fatto giovedì scorso, quindi cosa vogliamo inseguire? Gli One Direction, Justin Bieber, i 5SOS? Non sono convinta, mi spiace, meglio ma ancora insufficiente.
THE FOOLZ 5.5
Ok, pezzo cantato discretamente, ma molto sagra di paese, non il brano, non mi permetterei mai, ma proprio loro, come cantavano, come si esibivano, come si atteggiavano, qualcosa mi ricordava la sagra dei pizzoccheri. Inglese o non inglese ho visto poca convinzione da parte di loro stessi e questo lo percepiamo noi che vediamo da fuori. Per me è un no.