image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

LUNGA VITA ALLA SCUOLA HOLDEN: le critiche per 20mila euro di retta? Ridicole, tra demagogia e anticapitalismo social. Ecco perché destra e sinistra, sull'istituto di Alessandro Baricco, hanno toccato il fondo

  • di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

  • Foto di: IG @scuolaholden

2 luglio 2025

LUNGA VITA ALLA SCUOLA HOLDEN: le critiche per 20mila euro di retta? Ridicole, tra demagogia e anticapitalismo social. Ecco perché destra e sinistra, sull'istituto di Alessandro Baricco, hanno toccato il fondo
La polemica sulla Scuola Holden è l'ennesimo sintomo del dibattito sterile italiano: ci si indigna per il costo di una scuola privata, ignorando che il capitalismo funziona così. La vera questione non è il prezzo, ma chi sceglie di agire invece di criticare. Basta demagogia: la cultura costa, ma costruire è meglio che lamentarsi

Foto di: IG @scuolaholden

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

La recente tempesta mediatica che ha investito la Scuola Holden, scatenata da un video Instagram oggettivamente discutibile ma incredibilmente sovradimensionata nei suoi effetti, è l'ennesima riprova di come il dibattito pubblico italiano sia ormai avvitato su se stesso, incapace di guardare oltre la superficie e divorato da una sterilità intellettuale che fa più male della crisi economica. È una polemica ridicola, francamente. Si grida allo scandalo per il costo di una scuola privata, come se l'esistenza di istituzioni elitarie e costose fosse una novità sotto il sole, un'anomalia tutta italiana. Ma di cosa stiamo parlando? Il capitalismo, piaccia o meno, è il sistema in cui siamo immersi. E in questo sistema, l'accesso a determinate opportunità passa spesso attraverso investimenti economici. Le scuole private di alto livello esistono ovunque, dal Massachusetts al Giappone, e offrono, a chi può permetterselo, un network di contatti e un percorso formativo che indubbiamente facilitano l'inserimento in certi ambienti. Negarlo è negare l'evidenza, è un'ingenuità che rasenta l'idiozia. E la fortuna, diciamocelo, è che in Italia abbiamo ancora un sistema di scuole pubbliche d'eccellenza, un baluardo che resiste (malgrado tutto) all'erosione liberista e che garantisce, almeno in teoria, pari opportunità a tutti.

La consegna degli attestati alla Holden
La consegna degli attestati alla Holden IG @scuolaholden

La parte più nauseabonda di questa querelle è l'uso strumentale che ne viene fatto. La destra, con la sua consueta e cinica abilità, ha fiutato l'occasione per gettare benzina sul fuoco e far detonare la sinistra dall'interno. Ed ecco che fioriscono articoli su "Il Giornale" – quotidiano che, come molti altri, insegue le polemiche da strapazzo sui social senza la minima velleità di analisi – che sbattono il mostro in prima pagina, criticando una presunta "auto-tempesta di sinistra". Ma quale sinistra? Quella dei "trombati" e degli "esclusi", che in un delirio di frustrazione coniano parole inesistenti come "amichettismo" per denunciare un sistema che, a loro dire, si auto-alimenta attraverso favoritismi e reti di amicizie. Ed è qui che si tocca il fondo della vacuità. Cosa ci sarebbe di male nell'aiutarsi tra amici? Soprattutto quando l'amicizia in questione si basa sulla reciproca stima e competenza. È l'essenza stessa di ogni network professionale, di ogni ecosistema culturale che funziona. Chi ne è fuori, ovviamente, scalpita per entrarci. È umano. Ma trasformare questa legittima aspirazione in una crociata contro un presunto sistema di caste è pura demagogia. È il lamento stanco di chi, non avendo saputo o potuto costruire il proprio percorso, si rifugia nella critica sterile, nel risentimento che corrode. La Scuola Holden, come qualsiasi altra istituzione formativa di alto livello, offre un pacchetto. Costa. Sì, costa tanto. Ma offre docenti di calibro, un ambiente stimolante, connessioni preziose. Non promette, e non potrebbe farlo, di risolvere la vita. Nessuna scuola, privata o pubblica, americana o italiana, ha questo potere taumaturgico.

Cerimonia conclusiva alla Holden
Cerimonia conclusiva alla Holden IG @scuolaholden

La vita, quella vera, te la devi risolvere da solo, con la tua intelligenza, la tua caparbietà, la tua capacità di cogliere le occasioni. E poi c'è il coro, insopportabile, dell'anti-capitalismo da social network. Quello di chi, magari, sognava di diventare un grande scrittore o un comunicatore illuminato, e non essendoci riuscito si è trasformato in un critico rabbioso ai margini del sistema. Un sistema in cui, per altro, non vede l'ora di entrare, sognando magari quella stessa "amicizia tra competenti" che oggi denuncia. È una posizione comoda, quella di chi spara a zero da dietro una tastiera, senza mai sporcarsi le mani, senza mai confrontarsi con la complessità del reale.

L'idea che l'accesso alla cultura e alla formazione di alto livello debba essere "per tutti" è, in sé, nobile. Ma è un'utopia irrealizzabile in un mondo che funziona secondo le logiche di mercato. Certo, avere grandi scrittori come insegnanti è un lusso. E forse, in un mondo ideale, dovrebbe spettare a tutti. Ma non viviamo in un mondo ideale. E finché non saremo in grado di costruire una società diversa, radicalmente diversa, continuare a piagnucolare sui costi di una scuola privata è una perdita di tempo preziosa. Lunga vita alla Holden, allora. E lunga vita a chi, invece di lamentarsi, cerca di costruire, di imparare, di fare, anche a costo di pagare il prezzo. Perché alla fine, la vera distinzione non è tra chi può permettersi una scuola privata e chi no, ma tra chi agisce e chi si limita a criticare. E questa, per fortuna, è una scelta che spetta a ciascuno di noi.

20250624 171646695 2284

More

Abbiamo visto “Il cono d’ombra”, la nuova docuserie (Sky) di Pablo Trincia sulla morte di Denis Bergamini, ma com’è? Non cerca l’effetto, ma il senso. Ecco perché è la radiografia cruda di un sistema che ha preferito voltarsi dall’altra parte…

di Francesca Caon Francesca Caon

l'amore a volte uccide

Abbiamo visto “Il cono d’ombra”, la nuova docuserie (Sky) di Pablo Trincia sulla morte di Denis Bergamini, ma com’è? Non cerca l’effetto, ma il senso. Ecco perché è la radiografia cruda di un sistema che ha preferito voltarsi dall’altra parte…

COCCODRILLO in vita per Enrico Mentana: lascia il TgLa7? Ma prima conduce la MARATONA TERZA GUERRA MONDIALE per coronare il sogno: “Dare l’ultima notizia senza nessuno a sentirla...”

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

preparate i caffè

COCCODRILLO in vita per Enrico Mentana: lascia il TgLa7? Ma prima conduce la MARATONA TERZA GUERRA MONDIALE per coronare il sogno: “Dare l’ultima notizia senza nessuno a sentirla...”

DA PELOSA A PELUCHE? Bianca Censori “copre” l’ennesimo outfit hot con un pupazzo rosa. Ma Kanye West dov’è finito?

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

senza vergogna?

DA PELOSA A PELUCHE? Bianca Censori “copre” l’ennesimo outfit hot con un pupazzo rosa. Ma Kanye West dov’è finito?

Tag

  • Alessandro Baricco
  • classifica libri
  • costo
  • editore
  • Editoria
  • iscrizione
  • Libri
  • libro
  • Polemica
  • recensione libri
  • retta
  • scrittore
  • Scuola
  • scuola di scrittura
  • Scuola Holden
  • Social
  • studenti
  • Torino

Top Stories

  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...

    di Giuditta Cignitti

    Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…
  • Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…
  • Diodato ma che caz*o dici a Repubblica? “Gli artisti di destra non hanno mai contato”. Ti ricordiamo: Guareschi, Pirandello, Houellebecq, Ellroy e Pasolini, che oggi sarebbe di destra…

    di Riccardo Canaletti

    Diodato ma che caz*o dici a Repubblica? “Gli artisti di destra non hanno mai contato”. Ti ricordiamo: Guareschi, Pirandello, Houellebecq, Ellroy e Pasolini, che oggi sarebbe di destra…

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Foto di:

IG @scuolaholden

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Siamo andati al concerto di Shiva (sold out) all’Unipol Forum di Milano, ma com’è stato? In equilibrio perfetto tra realtà e finzione. E la dedica al figlio Draco, le immagini della sparatoria sullo sfondo e gli ospiti…

di Giuditta Cignitti

Siamo andati al concerto di Shiva (sold out) all’Unipol Forum di Milano, ma com’è stato? In equilibrio perfetto tra realtà e finzione. E la dedica al figlio Draco, le immagini della sparatoria sullo sfondo e gli ospiti…
Next Next

Siamo andati al concerto di Shiva (sold out) all’Unipol Forum...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy