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Ma com’è nata la collaborazione tra i fratelli D’Innocenzo e Kanye West? Tra l’indirizzo mail “indovinato” di Bianca Censori e… “Stavo al ces*o”

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

11 luglio 2024

Ma com’è nata la collaborazione tra i fratelli D’Innocenzo e Kanye West? Tra l’indirizzo mail “indovinato” di Bianca Censori e… “Stavo al ces*o”
“Stavo al ces*o quando…”: i fratelli D’Innocenzo, i due registi ideatori di “Dostoevskij”, la serie disponibile in sala in due parti (e in arrivo su Sky in autunno), hanno raccontato di com’è nata la loro collaborazione con Kanye West. Tutto è nato dall’indirizzo mail di Bianca Censori, “indovinato” in maniera quasi casuale, e proseguito con un viaggio a Los Angeles. Ye, comunque, deve aver apprezzato l’azzardo dei due fratelli: ecco come sono andate le cose

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Come ci si sente a svegliarsi una mattina e trovare sul proprio iPhone (peraltro su iMessage, mai usato da nessuno) un messaggio di Kanye West che recita: “Hi, it’s Ye, just checking in”? Una sensazione che pochissimi, quasi nessuno, avrà mai il piacere di provare. Damiano D’Innocenzo, uno dei due fratelli registi adesso in sala con Dostoevskij, ha raccontato questo episodio, il primo contatto con Kanye. “Noi (Damiano e Fabio, suo fratello, ndr) abbiamo dedotto quale potesse essere l’indirizzo mail di Bianca Censori. Sapevamo che lavorava per Yeezy, quindi abbiamo detto: ‘Caz*o, quale sarà mai l’email?’”. Damiano poi chiarisce il ragionamento: “Facciamoci un po’ furbi: in queste aziende c’è sempre un pro-forma per le mail, cioè nome.cognome. Le mandiamo una lettera dicendo che vogliamo lavorare con Kanye e che questi sono i nostri trailer”, ha detto ancora al podcast di Ciak Club. Insomma, la propria arte come biglietto da visita. O almeno questa è stata la strategia dei fratelli d’Innocenzo. Ma è stata una mossa vincente? “Non credevamo rispondesse, perché non sapevamo nemmeno se fosse l’indirizzo esatto. Dopo circa una settimana e mezzo io mi sveglio e ricevo un messaggio su iMessage”. Ecco: il “just checking in” di Kanye arrivò veramente.

“Io ho una foto che mi fece la mia compagna di me che stavo con una mano in testa, completamente ammutolito. Ero quasi triste per quanto ero felice, non lo so spiegare”. Prosegue ancora Damiano: “Chiamo Fabio, lo faccio gasare. Da lì io, Fabio e Ye ci facciamo un piccolo gruppo su iMessage e iniziamo a parlare”. I due fratelli scoprono anche che Kanye è un loro fan, che ama i loro film. E dunque perché non ingaggiarli per un video musicale? “Ragazzi, voi dovete venire subito a Los Angeles perché io posso stare con mia figlia in queste date”, propone Ye ai due registi. “E noi andiamo”, la risposta. Arrivati a West Hollywood, dove Kanye abita, il rapper non si fa vivo. Non risponde ai messaggi, né alle chiamate. La paura, per dirla in romanesco, era quella di “aver fatto la toppa”, di esser stati fregati. Mentre Damiano “stava al ces*o”, però, arriva un messaggio: “Dove siete?”. Esce quindi “completamente nudo e felice” dal bagno e richiama i colleghi. La direzione è il Chateau Marmont: “Ci aspetta lì”. Se non fossero stati così decisi e spericolati nel prendere la decisione di raggiungerlo a Los Angeles, sarebbe mai nata la collaborazione tra Kanye e i fratelli D’Innocenzo?

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