È andato in onda su Rai 2 l'appuntamento settimanale con Stasera c'è Cattelan, il format che propone interviste, sketch e momenti speciali, tutto accompagnato dalla musica degli Street Clerks. I primi special guest della serata sono Rocco Siffredi e famiglia, che, in attesa di Alessandro Cattelan, si confrontano in un inglese mezzo americano con Pietro Castellitto. Rocco si presenta e tra un attestato di stima e un altro, scopre che Pietro ha praticamente guardato tutti i suoi film (in sostanza è conosciuto più da lui che dai registi che l'hanno fedelmente seguito negli anni). Poi Cattelan, intuendo il “pericolo”, corre a recuperare Rocco Siffredi e lo conduce in studio con Rosa, Lorenzo e Leonardo. “Miglior ingresso del 2024”, dichiara il presentatore, “iniziamo non bene, di più”. La prima domanda è quasi di rito: “Ma i figli come e quando hanno scoperto tutto?”. Tutto, ovvero l'inconfessabile segreto di papà. E noi telespettatori scopriamo che galeotta fu una videocassetta di “Tarzan e Jane”, in cui possiamo ben intuire chi fosse Tarzan e chi fosse Jane, ma soprattutto cosa facessero Tarzan e Jane con le banane. “Torniamo dal nostro viaggio e becchiamo loro due guardare questa videocassetta... E Lorenzo mi fece: papà, sappiamo tutto! Noi lì tirammo un sospiro di sollievo, perché almeno si trattava di una cassetta soft”. Poi Cattelan e Rocco operano una suddivisione per categoria delle video cassette: ci sono quelle soft, quelle hard, quelle standard eccetera. Leonardo, infatti, ammette candidamente di essere andato dal conduttore per fare “terapia di famiglia”. Cattelan a un certo punto sposta l'attenzione al “Pony di Rocco” tra le ovazioni del pubblico che subito immagina una la prima produzione hard in seconda serata su Rai 2. “Ma cosa avete capito? A Budapest loro hanno veramente un pony. Hanno anche un alpaca, se è per questo”, dice Cattelan. E Rosa: “In realtà noi questo pony dovevamo darlo via, perché infastidiva sempre tutti gli altri animali. Ma a un certo punto abbiamo fatto qualcosa di meglio. Lo abbiamo chiamato Rocco. Proprio perché era sempre in giro a fare dispetti a tutti!”. Spazio anche all'Accademia di Rocco Siffredi, che spiega come i giovani prendano esempio dal porno più che da qualsiasi altro tipo di film: “Sai, succede una cosa strana. Ovvero il fatto che quando guardi una scena pericolosa nei film sei portato a non fare la stessa cosa perché sai che l'attore non si butta davvero dal palazzo come Batman, ma ci sono tutte una serie di impalcature e di stuntman. Mentre il porno è una cosa così reale, alle volte, che risulta assolutamente possibile per chiunque. Anche se poi non è così. Dietro c'è una preparazione di professionisti e tutta una serie di figure che ti preparano per quello che dovrai fare”. Certamente, però, specifica Rocco, “non è che possiamo scrivere: non riprodurre a casa”.
La seconda parte della serata è dedicata interamente alla seconda special guest, Pietro Castellitto, che presenta il suo nuovo film: Enea. Qualcuno rassicuri lo staff di Cattelan che, a detta di Castellitto, si è preoccupato per il troppo stress derivante dalla promozione del suo ultimo lavoro. Potremmo avere quest'immagine onirica del conduttore che gli asciuga la fronte con un fazzoletto di seta, ma la regia ce la risparmia. Poi Cattelan ci svela una peculiarità dei Castellitto: di secondo nome fanno tutti “Contento”. E così scopriamo la stirpe dei Contento Castellitto che, tuttavia, tenendo fede ai principi femministi, può diventare Contenta Castellitto in presenza di figlie, sorelle, zie, cugine (insomma, chi più ne ha più ne metta). Verso il finale della trasmissione, tra una critica per le infiltrazioni di Roma e un'altra, Castellitto ci racconta di cosa parla il suo film e dove è ambientato. La storia è incentrata su Enea, un ragazzo che rincorre il mito del suo omonimo eroe, spinto dalla voglia di sentirsi vivo in un'epoca ormai decadente. A condividere i suoi stessi ideali è Valentino, aviatore appena battezzato. I due giovani sono amici da tutta una vita, amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Si tratta di due ragazzi che rappresentano due facce della stessa medaglia, vittime e artefici di un mondo corrotto. Poi Cattelan la butta come sempre in caciara e finisce a parlare di Francesco Totti: “Beh, immagino che tu fossi emozionato quando l'hai incontrato la prima volta in quel ristorante... Ma cosa stava mangiando?”. Castellitto risponde: “Prima Totti pensava che io fossi un assistente al bar del locale, evidentemente. Poi ha capito. E nel momento clou del nostro incontro lui mangiava carciofi. Questo dettaglio me lo ricordo bene”. La conclusione della chiacchierata tra Cattelan e Castellitto si conclude con una cena “alternativa” preparata da Shiro, il primo ristoratore nipponico a Milano. Quando, dice Cattelan, “c'erano più sushi che semafori”.