Una somiglianza impressionante, da rimanere esterrefatti. Sul profilo Facebook di Claudia Riva, sorella di Massimo Riva, primo storico chitarrista di Vasco Rossi, divampa lo stupore: Lucio Corsi non è la copia quasi “spiccicata” di Massimo Riva? Claudia lancia la provocazione con un post diretto: ma Lucio Corsi non sembra Massimo? Apriti cielo, fioccano i messaggi, i consensi, le condivisioni. Non era solo un’impressione di Claudia, insomma, bensì una sensazione serpeggiante. Massimo Riva, bolognese classe 1963, è stato uno dei membri fondativi della prima “combriccola del Blasco”. Una gang di amici, affiatatissima. Ora l’eco della sua figura si sovrappone a quella del folletto glam che è in corsa al Festival di Sanremo 2025. E il post di Claudia fa rumore: quasi 7mila like, nel momento in cui scriviamo, oltre a tante conferme fra i commenti: “È tornato Massimino...”, scrive Alan; “Caspita, è il primo pensiero che mi è passato per la mente quando ho visto per la prima volta Lucio Corsi”, l’eco di Maddalena. I messaggi di questo tenore sono tanti, se ne contano più di un centinaio. Nessuna allucinazione, quindi, per Claudia, bensì una strana realtà.
![Massimo Riva e Vasco Rossi](https://crm-img.stcrm.it/images/42483493/2000x/20250215-121713067-7773.jpg)
“Devo dire la verità – afferma Claudia Riva –, non conoscevo Lucio Corsi, ma già durante la prima serata del Festival, quando è uscito, sono rimasta subito ipnotizzata. Lo guardavo e non potevo neanche dire a me stessa “oddio mi sembra Massimo” perché provavo come un senso di vergogna. Lo guardavo e basta. Il giorno dopo mi sveglio con un messaggio di un’amica che diceva: “Hai visto Lucio Corsi?”. Io le ho risposto: “Sì, perché?“, sempre per paura anche solo di dire, a voce alta, quello che avevo provato. E lei prosegue: “Ho subito pensato a Massimo, è lui nel 2025”. Ho aperto i social ed erano pieni di messaggi identici a quelli della mia amica. Allora ho scritto su Facebook quello che ora tutti possono vedere”. Se le affinità fisiche sono effettivamente impressionanti, quelle artistiche sono più vaghe. Sia Riva che Corsi hanno attinto alla grande tradizione rock, ma lo hanno fatto in modo diverso. Riva, con la sua chitarra elettrica, graffiava, si esprimeva senza fronzoli. Corsi suona invece più enigmatico e onirico, percorso com’è da una vena cantautorale glam-prog abbastanza personale. Eppure qualcosa Claudia Riva, a ragione, ha notato: “Il video di “Alzati la gonna” (Steve Rogers Band, gruppo di Riva) è simile a quello di “Volevo essere un duro” di Corsi. E poi Massimo, con la Band, ha fatto un album che si intitola “I duri non ballano”. Comunque il pezzo di Lucio mi piace molto e non perché ci vedo Massimo, ma perché è leggermente strafottente e autoironico. In questo momento una scrittura cosi fa solo bene”.
![Lucio Corsi, in gara al 75esimo Festival di Sanremo](https://crm-img.stcrm.it/images/42483498/2000x/20250215-121814074-1500.jpg)
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