Il motivo per cui Mario Giordano è stato confinato alla domenica sera, è stato rivelato: mercoledì 16 settembre infatti, su Rete4 è andata in onda la prima puntata di RealPolitik. Condotto da Tommaso Labate, si tratta del nuovo talk show della rete, la cui identità è ormai definita proprio dai programmi d'informazione. Adesso si aggiunge quest'ultimo titolo, con una chiara, evidente, missione: giocare a fare La7.
Tommaso Labate approda nel fortino meloniano di Mediaset e prova a renderlo, appunto, meno meloniano: toni pacati, narrazione non adagiata su quella governativa, ospiti muniti di agendina che dimostrano di aver studiato. Se Pier Silvio Berlusconi vuole davvero allargare il pubblico però, Labate dovrebbe almeno riuscire a tenerlo sveglio. Perché qui sta uno dei problemi all'esordio di RealPolitik: Tommaso Labate, lo sappiamo che ti hanno affidato un talk show in prima serata, ma a RealPolitik, dacci retta, si parla troppo. Pochissimi i servizi che spezzano, si finisce per avere un ininterrotto collegamento con lo studio; il tutto fino a dieci minuti dall'una di notte. I diversivi per queste oltre tre ore di diretta? Nessuno, ad eccezione di un paio di faccia a faccia, in cui il giornalista si è fatto dare del “cacicco” da Vincenzo De Luca e ha intervistato Walter Veltroni. Il resto, break pubblicitari a parte, tante discussioni con ospiti che si aggiungevano di volta in volta. Un inviato del programma è volato in Israele per documentare il sentire degli israeliani, inclusi i terribili binocoli per assistere ai bombardamenti su Gaza: è stato l'unico contributo video, seppur spezzato in diversi segmenti. Altra questione: se vuoi allargare il pubblico, devi prima tenerti quello che già hai. In altri termini, non dimenticare il target. E qui, il target ti viene lasciato in eredità forgiato da niente di meno che lo spacca-zucche Mario Giordano: cioè uno che, al contrario, è sui toni urlati che ha sempre puntato. Questo non significa che Labate dovrebbe inventarsi una sceneggiata tutta sua, ma di certo trovare un qualche elemento distintivo. Perché no, evitare la gazzarra non basta a distinguersi e posizionarsi: senza servizi né contributi o ospiti forti che possano diventare centrali nella puntata, senza carisma del conduttore, cosa rimane di un talk show? Ecco, appunto.

Nella rete dei titoli chiari come Fuori Dal Coro, Dritto e Rovescio, Quarta Repubblica, lui si presenta con un fumoso Real Politik, come se il telespettatore comune concepisca davvero la politica come qualcosa di reale. Gli argomenti della prima puntata? Principalmente due, la situazione a Gaza e il clima d'odio di cui si è discusso tanto negli ultimi giorni: magari, in aggiunta, un banale focus sul caro spesa sarebbe stato molto più “real” per chi guarda da casa. Nella rete dei talk populisti, che professano di portare il punto di vista della gente senza i sofismi degli intellettuali, la sottrazione di Tommaso Labate è un clamoroso autogoal.
