Come i dieci piccoli indiani di Agatha Christie: cadono uno dopo l'altro. Prima Paperissima Sprint, poi Affari Tuoi, adesso i Cinque Minuti di Bruno Vespa e, a novembre, toccherà a Striscia la Notizia: Gerry Scotti li sta facendo tutti fuori.
È la storia del battito d'ali di farfalla che genera un uragano: un cambiamento a Cologno Monzese ha scatenato l'uragano a Viale Mazzini. Più che altro, una voragine. Prima è toccato ai programmi di Antonio Ricci, poi, quando la Rai è tornata dalle ferie, il granellino de La Ruota della Fortuna era diventato valanga: e adesso tocca correre ai ripari per recuperare terreno. Perciò il prossimo a saltare è Bruno Vespa, la cui striscia Cinque Minuti è stata rimandata al 29 settembre.

Inaugurato nel febbraio 2023, Cinque Minuti è l'appuntamento quotidiano di Rai 1 post tg. Davanti ad Affari Tuoi che perde ascolti e alla concorrenza che cresce, l'azienda ha deciso di sacrificarlo e rimandarlo a fine mese: anziché il 9 settembre, al 29. L'obiettivo è permettere ai pacchi di Stefano De Martino di capitalizzare subito gli spettatori del tg e partire subito con la puntata: esattamente come sta già succedendo ora. Detto in altri termini, si teme che i "cinque minuti" di Bruno Vespa possano far perdere spettatori, rischio da evitare vista la situazione attuale.
Lo scopo è dunque dare altro tempo a De Martino per ingranare e risalire la china degli ascolti. Mentre infatti Rai 1 navigava a vista con le teche estive e Canale 5 dava una svolta al palinsesto dell'access prime time, a Scotti è riuscito di creare il suo zoccolo duro di pubblico. Quando poi De Martino è tornato in onda, passata la curiosità per il ritorno, ha gradualmente perso telespettatori: nella puntata del 7 settembre ad esempio, è sceso al 18% di share. Numeri ben lontani da quelli a cui era abituato nella passata stagione televisiva, quando arrivava al 30% e raddoppiava Striscia la Notizia senza problemi; numeri che sembravano averlo già spedito per direttissima sul palco dell'Ariston.

Certo, era tutt'altra storia senza una concorrenza che facesse paura. È bastato invece spostare Paperissima Sprint, il programma di Antonio Ricci, e sostituirla con un game show usato sicuro affidato ad un volto amato dal pubblico. Ecco qua che con la concorrenza giusta, la carrozza è tornata ad essere se non una zucca, almeno una carrozza meno sfarzosa. Bruno Vespa, a cui era stato dato il prestigioso spazio che un tempo fu di Enzo Biagi con Il Fatto, divenuto un (momentaneo) intralcio.
La scelta della Rai di rimandare Vespa mostra in pieno la propria debolezza, incapace di prevedere il ciclone Ruota e arrivare in ritardo, salvo poi correre ai ripari.
Per quanto sia assurdo che due programmi vecchi come i pacchi e la Ruota siano la novità, la domanda è un'altra: se le due aziende si facessero concorrenza, quanti elogi in meno leggeremmo? Quanti Sanremo fantastici si rivelerebbero, in realtà, degli show mediocri? Quanti programmi ritenuti dei capisaldi imprescindibili, salterebbero? Dopo un trentennio e oltre ad esempio, vacilla Striscia La Notizia, per cui ancora non è stata ufficializzata una nuova collocazione.
Quanta tv brutta spacciata per dignitosa abbiamo avuto, in questi anni di non belligeranza? È la concorrenza bellezza, e tu non puoi farci niente: è proprio per questo che di solito non si fa.
