Piovono grane, a Viale Mazzini. Se la sfida dell'access prime time crea nervosismo, c'è anche un direttore del Tg1 in bilico tra il telegiornale e il ruolo di portavoce di Giorgia Meloni. Inoltre, uno dei suoi uomini di punta è al centro dell'attenzione: le rivelazioni di Domani su Pino Insegno e il suo favore al capo ultras Diabolik ai danni di Michela Andreozzi, gettano una luce oscura sul conduttore del preserale.

Il contratto milionario di Pino Insegno, la cui vicinanza a Giorgia Meloni non è certo un segreto, è stato subito al centro di critiche e dibattiti. Specie per il riscontro in termini di pubblico, che non ha mai brillato: pessimo per Mercante in Fiera, migliore per Reazione a Catena ma sempre nella fascia della sufficienza: niente che soddisfi la dirigenza. Ora, a contratto appena rinnovato, il quotidiano Domani ha rivelato che Insegno ha passato il numero della collega Andreozzi al capo ultras Diabolik, da cui partì una campagna d'odio ai danni dell'attice.
Dalla Rai nessuno si è pronunciato; intanto il contratto appena rinnovato, prevederebbe anche un programma in prima serata.
Al centro delle polemiche per il cachet da paperone con tanto di clausola sanremese, era stato anche Stefano De Martino; polemiche poi in parte poi mitigate dagli ascolti di Affari Tuoi che lo avevano incoronato re della rete. Solo che De Martino segnava tirando a porta vuota; quando Pier Silvio gli ha contrapposto La Ruota della Fortuna, gli equilibri sono cambiati.
Così, dopo un'estate in cui la Rai è rimasta a guardare con TecheTecheTé, la Ruota ha consolidato uno zoccolo di telespettatori e il rientro di De Martino è stato in sordina. Non un flop come lasciano intendere alcuni, ma nemmeno il ritorno che la rete si aspettava, nella convinzione che l'ex ballerino si riprendesse il suo pubblico: invece, nel frattempo, molti di quelli che guardavano i pacchi gli hanno assestato il pacco.
Scotti è riuscito non solo a risollevare la fascia dell'access e renderla di nuovo competitiva, ma persino superando la concorrenza: Pier Silvio Berlusconi entra in studio e se ne compiace a favore di telecamera, in Rai rispondono con un comunicato in cui viene ribadito l'ovvio, cioè che con De Martino l'access di Rai 1 ha recuperato sei punti di share rispetto alle Teche, ma soprattutto chiosando al veleno: “Se i parametri del confronto, sorprendentemente citati in questi giorni, sono rappresentati da argomentazioni quali la qualità editoriale, la valorizzazione della lingua e della cultura, possiamo sostenere con orgoglio, che per la Rai costituiscono territori consolidati mentre per altri continuano ad oggi essere scarsamente esplorati”.

Nervosismo comprensibile, al di là delle bordate arrivate da Mediaset. Perché nel frattempo pare che il direttore del Tg1 Marco Chiocci fosse in trattativa per ricoprire il ruolo di portavoce del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E qui, lo scrive ancora Domani, le possibilità sembrano essersi affievolite nelle ultime ore, ma tra i possibili successori ci sarebbero Nicola Rao dalla direzione del Giornale Radio, Gennaro Sangiuliano, Francesco Giorgino o, tra gli esterni, Mario Sechi e Tommaso Cerno. Un segnale preoccupante è stato il sorpasso del Tg5, seppur risicato, ma segno della crisi che attanaglia la rete: il divario si è affievolito sempre più nel corso dell'ultimo anno, arrivando appunto al testa a tests e persino a un lieve sorpasso.
Tutto mentre Monica Maggioni ha lasciato la direzione dell'offerta informativa per continuare a lavorare per la Rai da esterna: altro ruolo da ricoprire, anche qui circola il nome di Giorgino.
Che dire infine di Report? I rapporti tra Sigfrido Ranucci e la Rai sono tesissimi, il giornalista denuncia il taglio delle puntate di giugno nella prossima stagione televisiva e di essere stato demansionato, non avendo più la possibilità di firmare su trasferte, acquisti, questioni legali.

Con preserale debole e access prime time indebolito, con l'informazione che non viene più considerata di riferimento come, invece, dovrebbe essere per un servizio pubblico, cosa rimane? Le prime serate con i programmi decennali, nel caso di Ballando ventennali, e il pomeriggio di Matano: Canale 5 ha lanciato Nuzzi con Dentro La Notizia al posto di Pomeriggio Cinque, Vita in Diretta non dovrebbe incontrare grosse difficoltà. O almeno è quello che sperano in Rai.
Intanto comunque, si corre ai ripari con Affari Tuoi, rimandando l'inizio di Cinque Minuti di Bruno Vespa al 29 settembre. La speranza? Dare più tempo a De Martino per ingranare, lasciandolo partire subito dopo il Tg.
