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Ma il film Trap di Shyamalan è un thriller o un lungo videoclip per la figlia Saleka (nuova Taylor Swift?)? L'abbiamo visto al cinema ed ecco perché chi lo definisce “un disastro” ha ragione

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

12 agosto 2024

Ma il film Trap di Shyamalan è un thriller o un lungo videoclip per la figlia Saleka (nuova Taylor Swift?)? L'abbiamo visto al cinema ed ecco perché chi lo definisce “un disastro” ha ragione
La critica cinematografica internazionale ha definito “Trap”, l’ultimo film di Shyamalan, il regista de “Il sesto senso”, un completo disastro. Ma è vero? Spoiler, sì. Noi siamo andati a vederlo al cinema e, a parte le canzoni pazzesche (l’unica cosa positiva del film è che la figlia Saleka ha davvero talento) e un'idea di partenza davvero interessate (ispirata a fatti reali) il film si è rivelato un vero fiasco

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Trap ha come protagonisti Cooper (Josh Hartnett), un vigile del fuoco e Jody (Ariel Donoghue) sua figlia adolescente. I due assistono ad un concerto della famosa popstar Lady Raven (Saleka Shyamalan) ma ben presto si renderanno conto di essere al centro di un’oscura e sinistra vicenda. Trap è ispirato, come riporta Badtaste.it, alla reale Operazione Flagship avvenuta sotto copertura il 15 dicembre del 1985 in cui la polizia, in occasione di una importante partita di Nfl, per catturare diversi ricercati nella zona inviò loro un invito all'evento facendogli credere di aver vinto un finto concorso indetto da una società fittizia, la Flagship International Sports Television. Se l'idea, di partenza, sembrava affascinante e stimolante, il susseguirsi della narrazione spesso sconclusionata e dettata da un’inutile sciame di nosense (e un pizzico di sano trash), ci fa chiedere se fosse meglio per il regista indiano (che sa indubbiamente creare suspence anche in un film che, come Trap, delude dopo la prima mezz'ora) valutare la strada della commedia, perché alla fine di inquietante, disturbante e orrorifico questa storia possiede poco o niente.

Josh Hartnett e Ariel Donoghue in "Trap"
Josh Hartnett e Ariel Donoghue in "Trap"
https://mowmag-store.myspreadshop.it

Se è vero che il genio del giallo, Alfred Hitchcok, una volta disse che “un buon film è quando il prezzo della cena, il biglietto di ingresso e il costo della babysitter valgono per esso”, chi siamo noi per non applicare questo criterio ai titoli che andiamo a vedere in sala? Trap essendo di produzione americana, non beneficia nemmeno della riduzione del prezzo di biglietto di 3,50 euro (la straordinaria iniziativa indetta dal Ministero della Cultura rivolta ai film italiani ed europei), e c’è costato ben 9 euro. Quindi a maggior ragione, a esser sinceri e brutali, non vale la pena di essere visto. Ma quindi Trap è totalmente insalvabile? Diciamo che ci sono due cose che siamo riusciti ad apprezzare: il talento di Saleka Shyamalan (figlia del regista), cantante di indubbia bravura, e la fotografia a cura dell’incredibile Sayombhu Mukdeeprom (assiduo collaboratore di Luca Guadagnino). Più di così non possiamo certo concedergli. Il film sarebbe potuto essere un perfetto videoclip di Saleka e, diciamolo, avrebbe convinto tutti e tutte. Peccato però che non lo sia.

Saleka Shyamalan in "Trap"
Saleka Shyamalan in "Trap"
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