Un oggi alla volta è la storia di Marco (Tommaso Cassissa), un ragazzo ansioso di diciannove anni che deve affrontare l’esame di maturità e che vive con sua madre (Katia Follesa) e suo fratello (Francesco Centorame), un aspirante cantante indie. Un giorno, a seguito di un numero di telefono memorizzato male, Marco conosce Aria (Ginevra Francesconi), una ragazza che ha tatuato sul braccio la scritta "un oggi alla volta", un motto che lei rispetta quotidianamente, vivendo, appunto, ogni giorno come se fosse l’ultimo. Perché? A un certo punto lo scoprirete da soli. Quindi senza troppi spoiler, passiamo ai meriti di questa brillante commedia che, sì, guarda a Bianca come il latte, rossa come il sangue o Colpa delle stelle ma sa differenziarsene brillantemente grazie a un cinico umorismo e a un cast strepitoso.
L'ardore delle prime volte, la paura di dirsi qualcuno in un mondo che ti nega di continuo e quel terrore d'amare, cruccio delle nuove generazioni che spesso guardano al sentimento più bello del mondo come fosse un virus che è meglio non contrarre, tutto questo (e altro) è Un oggi alla volta. Del resto, come ha riportato Io e Donna in un articolo del 2017, circolerebbero su internet articoli quali “32 segnali che stai sviluppando sentimenti per il tuo compagno di avventure”, e all'interno di una guida per le matricole del college, apparirebbe persino una lista di consigli su “Come evitare di sviluppare sentimenti per qualcuno”. Ebbene il mal d’amore oggi sembrerebbe esser mutato in qualcosa di totalmente negativo, che spesso non vale la pena vivere per un'effimera eccitazione da poco. Basta pensare al significato dell'espressione “love bombing”, che come spiega su Psychology Today lo psichiatra Joe Pierre, docente a Ucla “vuol farti credere d’essere indispensabile alla tua felicità. Alterna complimenti a scatti d’ira per controllare la sua vittima”. I protagonisti del film però, Marco e Aria, se all'inizio si erano avvicinati con qualche diffidenza, a un certo punto, troveranno il coraggio di scegliersi ma... sarà troppo tardi.
L'opera prima del regista Nicola Conversa (attore, regista e sceneggiatore) grazie anche a un’ottima fotografia e a un ritmo incalzante che non permette mai allo spettatore di distrarsi, è la comedy da vedere questa estate al cinema. Anche se è luglio e fa caldo. Anzi, a maggior ragione, andate in sala a gustarvi la frescura dell’aria condizionata e un film squisito come questo.