Ogni venerdì affoghiamo nel mare di musica che esce. Noi di MOW sappiamo bene quanto sia difficile stare dietro a tutti i brani e gli album, quindi vi facciamo un favore: li ascoltiamo per voi, recensendo (brevemente, e con un po’ di ironia che male non fa) il meglio e il peggio dei singoli. Questa settimana, eccezionalmente, trovate anche la breve recensione di un album.
Andrea Bocelli feat. Jannik Sinner - Polvere e Gloria
Questa “collaborazione” (se così possiamo definirla) potrebbe essere riassunta con una parola molto precisa: cringe. E no, Jannik Sinner non canta. E quindi, cosa fa? Parla, dicendo una serie di ovvietà da mental coach che ha studiato all’università di TikTok: “Tutto quello che devi fare è essere te stesso. Migliore ogni giorno. Il talento non esiste, deve essere conquistato”. La canzone ha chiaramente lui come protagonista, Andrea Bocelli si fa solo “portavoce” di “polvere e gloria” del numero 1 del tennis mondiale. Noi non crediamo nel malocchio o nel karma, ma sarà un caso che Sinner ieri sera abbia perso al secondo turno, contro Alexander Bublik, l’Atp 500 di Halle? Forse questa collaborazione, annunciata proprio ieri, gli potrebbe aver portato leggermente sfiga…
Blanco - Maledetta Rabbia
Blanco aveva spoilerato il suo nuovo singolo, Maledetta Rabbia, alla fine del videoclip ufficiale di Piangere a 90, brano che ci ha riconsegnato Riccardo Fabbriconi nella sua versione più autentica. In questo nuovo brano, prodotto dal sodale Michelangelo, non ci fa solo sapere che “odia l’estate”, ma che sta tornando a essere l’artista che abbiamo imparato a conoscere: intimo, un po’ fuori di testa, pronto a raccontare le sue sofferenze in amore senza nessun tipo di barriera. Blanco sta abbattendo, pezzo dopo pezzo, un muro che gli è stato creato intorno e sta lentamente tornando a essere libero.

Benson Boone - American Heart
Questa settimana facciamo uno strappo alla regola (che non esiste, in realtà, ma facciamo finta di sì) e vi parliamo brevemente anche di un disco: American Heart di Benson Boone. Dieci tracce che sono la dimostrazione che questo giovane artista americano non è semplicemente un hitmaker mondiale. Un album che prende ispirazione dal rock anni ‘70, ma anche dal pop più contemporaneo, con ballad intense e brani che sono già hit (e virali sui social ancora prima di essere pubblicati). Se pensate che Benson Boone sia solo quello di Beautiful Things, vi sbagliate. American Heart racchiude la sua essenza più vera ed è un progetto che dimostra che non è semplicemente un one hit wonder, ma un cantante che vuole prendersi il posto che gli spetta nel panorama delle popstar internazionali. Oltre alle acrobazie, dateci retta, c’è davvero molto di più.
Dargen D'Amico - Centri Commerciali
In un mare di hit estive tutte uguali e prive di spessore ecco che Centri Commerciali di Dargen D’Amico ci fa ben sperare: forse non tutto è perduto in questa calda estate italiana. Il tema del brano non è nuovo: si parla di relazioni ai tempi dei social, scegliendo quello che è uno dei luoghi più asettici al mondo, il centro commerciale. Ironico sì, ma che fa riflettere, che non contiene solo una critica sociale, ma anche al periodo storico che stiamo vivendo (“Non vuoi amarmi, non vuoi sfamarmi, volevi solo vendermi le armi”), cosa che a Dargen riesce benissimo, essendo nel suo dna di autore da sempre. Più hit critiche, più artisti che parlano attraverso la loro musica, e meno post sui social che non servono a nessuno e collaborazioni fatte solo per grattare, senza riflettere davvero sul reale senso delle operazioni che si vanno a fare e sul messaggio che si sta dando al pubblico.
