Voci di corridoio, tra Viale Mazzini (Rai) e Piazza della Repubblica (sede del quotidiano La Verità), su un possibile nuovo conduttore per un programma in prime time da settembre. Dopo Tommaso Cerno, che però smentisce la possibile di un programma su Rai3, un altro nome che viene fatto è quello di Maurizio Belpietro, direttore di tutti i maggiori giornali di destra italiani, prima de Il Tempo (1996-1997), poi Il Giornale (2000-2007), poi Panorama (2007-2009 e ancora oggi), poi Libero (2009-2016), e ora La Verità (dal 2016, quando lo ha fondato). Torna, insomma, un’ipotesi di cui già si parlò anni fa, quando la Rai, durante il quarto governo Berlusconi, pare sentisse la necessità di immaginare un programma “anti-Santoro” e il nome che venne fatto fu proprio quello di Belpietro. Si parla di un programma in prima serata, non si sa nient’altro, sarebbe il primo in Rai, dopo gli esperimenti in Mediaset. Le polemiche intorno a “Telemeloni” sono note: favoritismi, amichettismi, lottizzazione dell’emittente pubblica (nulla che, anche fosse vero, non sia perfettamente in linea con la storia recente della Rai; a ricordarlo, mesi fa, Marco Travaglio, non sospettabile di essere un simpatizzante del centrodestra postberlusconiano).

Ma sarà vero? In attesa di notizie più concreti, un’altra buona domanda potrebbe essere: è la mossa giusta? Guardiamo ai programmi andati in onda negli anni passati. Tra il 2004 e il 2008 andò in onda L’antipatico su Rete4, un successo sul piano degli ascolti (nelle prime stagioni arrivò anche al 23% di share) e per via del taglio, che oggi definiremmo politicamente scorretto. Un programma del genere, oggi, sarebbe una risposta a La confessione di Peter Gomez (Rai3). Poi ci fu La telefonata di Belpietro su Canale 5, prima come rubrica di successo di Mattino Cinque, poi come programma autonomo dal 2011, anche qui mantenendo dei livelli molto alti, raggiungendo anche il 17% di share tra le 8 e le 10 della mattina. Stesso successo con Dalla vostra parte ancora su Rete4, che lascerà nel 2016. Belpietro, insomma, è, oltre che un volto storico, evidentemente una figura stimata e considerata di fiducia, una certezza per il pubblico di destra, che ora potrebbe ritrovarselo in Rai. La mossa, dunque, potrebbe essere vincente, soprattutto dopo una serie di scelte poco convincenti nel corso degli ultimi tre anni. Che sia Belpietro a cancellare il recente passato scricchiolante di Mamma Rai?
