Momento di gloria per Serena Brancale, la 34 pugliese che con Ù Baccalà (prima, e La zia dopo), sta spopolando sui social. Da oltre due mesi il ritornello della sua filastrocca in dialetto, è sulla bocca di tutti, un fenomeno da nord a sud, culminato nel suo duetto a sorpresa con Annalisa al Palaflorio. TikTok genera hit? Forse. Ma qui siamo oltre il lieto fine. Questi sono i fatti, poi tocca a voi trarre le conclusioni, ma preparate anche i popcorn, perché saliamo sul ring con Miss Fritty.
Sembra quasi un'equazione matematica: avvicinandosi all'estate, come per magia i dissing si moltiplicano. E questo brano, Gelatine - italianizzato dal barese Ge La Tine che significa “avercela con qualcuno” - arriva come un attacco frontale che mette sul piatto l'imitazione di flow, sound, tematiche e persino l'identità geografica, visto che la Brancale afferma di essere di Bari Vecchia ma in realtà è di Ceglie. A sollevare la questione è Miss Fritty, rapper italo-britannica, attiva dal 2004, che nei suoi brani unisce Bari Vecchia a Londra, città dove vive e lavora da musicista. Il suo Tagadà, che assomiglia pericolosamente a Ù Baccalà (con un testo molto più esplicito dell'altro) è diventato virale nel 2019, ed è uscito dai confini regionali, portando lei e Il Nano - il brano è un feat - ad essere considerati pionieri del dialetto barese dai media. Cinque anni prima dell'exploit della “collega”, quindi.
Per questo la rapper (un tempo lei e la Brancale si sostenevano a vicenda) gliele canta e gliele suona (in rima). In un estratto del brano (in uscita alle 13) che abbiamo in anteprima (tradotto in italiano, l'originale ovviamente è in dialetto): “Vuoi fare la barese, adesso mangiati questo/Ma se vuoi far finta di rappare, il rap è questo/ A chi? A chi somiglia? Per essere come me sai quante te ne devi mangiare di teglie/ Devi levarti litri di Botox da addosso/ E metterne altre 200 sopra le tette/ Hey tu quella che copia in giro a tutti/ Gli dici che sei di Bari ma non mi sembri di Bari/Vestita come noi, ci fai un po' ridere/Ora con la roba nostra vuoi riempirti la pancia?”
E prosegue con un altro affondo: “Un conto è giocare ma ora ci credi, sei persa/Dal jazz sei finita a fare questa schifezza...”. Sfottò, stilettate, ma anche allusioni dirette. Non è un segreto che la Brancale, jazzista formidabile, non abbia avuto successo nel suo campo. Per questo cerca di emergere nelle scene underground. Ma la fiammata va oltre il singolo caso. Secondo Miss Fritty (e chi conosce il settore) c'è un “plagio” che coinvolge anche altre artiste pugliesi, per esempio Mama Marjas, Comagatte, riguardante i termini linguistici, post su Instagram, fino ad arrivare al culmine in un'intervista eclatante in cui la Brancale si attribuisce il merito di aver introdotto il dialetto barese (non autentico) nel genere brasiliano funk. Peccato che Miss Fritty l'abbia anticipata due anni prima con Hooligans.
A breve Serena rilascerà un album, nel quale potrebbe ancora cavalcare l'onda, anche se non del tutto originale, a quanto sembra. Che ci sia spazio prima per una risposta “a tono” alla rapper? Preparatevi. È tempo di dissing.