Ora mi rivolgo ai miei colleghi e dico che dovete sapere che cosa mi sta capitando perché stento a credere che tutta una classe di musicisti, cantautori, persone che pensano e che vivono artisticamente non abbiano un minimo scrupolo e la capacità di riflettere su quanto sta succedendo ad un loro simile, un loro amico, perché con molti di voi ho avuto e ho dei rapporti di “amicizia” (che voglio sperare siano ancora l’unica cosa che riesce a combattere il meccanismo della convenienza e dell’opportunismo) con molti di voi io ho collaborato nella musica, quindi mi conoscete molto bene, vi siete anche molto bene trovati con me suonando, trascorrendo insieme del tempo e sapete perfettamente che tipo di persona io sono, perché, per quanto la stampa costruisca un personaggio delirante che fa comodo perché fa clickbait e spara una marea di minchiate da anni su di me - che mi causa una vita molestata da una reputazione che non è assolutamente corrispondente alla verità e che mi leva il rispetto per quella che è la mia statura musicale, che voi conoscete benissimo, per quanto i giornali ci ricamino sopra con le loro puttanate, voi lo sapete chi sono e sapete anche che sono una persona sensibile, generosa, empatica, stravagante, bizzarra, fantasiosa, idealista, infantile e anche quel tantino indisciplinato che basta per avervi divertito tutti sempre puntualmente con la mia ironia, con la mia sagacia, con il mio essere dispettoso e complice, ma sapete benissimo che io sono un individuo nobile che non uccido neanche una zanzara. Perché mi dispiace ferire gli altri, dunque avete idea di che cosa mi stia capitando o non ve ne frega proprio nulla perché siete diventati degli automi? E se siete degli automi che caz*o di artisti credete di essere?
Voglio sperare che non siate delle mer*e, ed è per questo che vi sto scrivendo una lettera molto chiara. Perché se c’è una persona che non ha paura di far vedere chi è quella sono io, e questo sta nelle mie canzoni non solo in queste parole, e io per questo andrei rispettato, solamente per questo andrei difeso e portato nel palmo di mano da voi, soprattutto da quelli più giovani che da me hanno anche imparato molto, e per me non era una questione di comodo, per me era la realtà, la verità, perché io sono autentico. Cosa voglio dirvi? Che per via di una cosa che necessariamente deve discutere e decidere un tribunale dello Stato - per cui nessuno di voi, men che meno sciacalli giornalisti e nessun opinionista ha il diritto di mettere il becco su una cosa che compete a dei giudici e dei magistrati di cui io mi fido, perché se voi continuate a pensare di giudicare, di trarre le vostre conclusioni condannandomi, e riducendomi ad una persona che va esclusa dalla vita, dall’esistenza, dalla musica, dai concerti, dalla società, dalla pubblicazione, se voi credete che sia giusto fare questo vuol dire che voi ve ne fottete dei giudicie dei magistrati, che voi vi ritenete in grado di giudicare dei cittadini, quando invece siamo in un paese che ha una Costituzione molto precisa - che è stato faticoso costruire - perché è un segno di civiltà, e voi facendo così state distruggendo, perché la nostra Costituzione parla molto chiaro e dice che le persone non si condannano, dice che le persone sono innocenti finché non parla il giudice, ma voi state giocando con la mia vita, e la mia vita è stata triturata. Mentre voi state facendo i concerti nelle spiagge io sono in prigione a casa, mi è stato tolto tutto: la possibilità di suonare, di esibirmi in pubblico, annullando tutti i miei concerti, il rispetto tolto completamente, la possibilità di andare in vacanza, di guadagnare dei soldi, di guadagnarli con il mio caz*o di lavoro, con la mia caz*o di bravura, e nessuno di nessuno capisce che questo è troppo. Perché Marco è un essere umano ed è una brava persona e non lo merita questo, sapete cosa vi dico? Che per via della becera ignoranza di questo caz*o di paese di mer*a io - perché io le canzoni le so scrivere, gli strumenti li so suonare, i dischi li so produrre, solo che ho i coglioni per oppormi alla deriva della musica, quindi ho rinunciato a fare la star, cosa che io sono, ma la musica è sacra e io per riuscire ad avere un caz*o di contratto con una casa discografica ci ho messo vent’anni, e avete visto tutti che io al concerto del Primo maggio ho avuto le palle di suonare un inedito scritto la settimana precedente e ha spaccato il cu*o a tutti, perché il giorno dopo si parlava soltanto di quel caz*o di pezzo di mer*a mio, una puttanata che non è minimamente paragonabile alla bellezza di quello che io scrivo, però grazie al fatto che io sono in grado di fare anche questo, finalmente dopo vent’anni sono riuscito a ritornare a firmare con una casa discografica e finalmente a ritornare a pubblicare la musica che io ho sempre scritto in questi vent’anni, più di ottocento inediti ho scritto, ma la cialtronaggine della discografia di questo paese disperatamente dozzinale musicalmente mi ha sfanculato per vent’anni.
Per via di quel che io scrivo, non perché ho i capelli belli o perché ho tatuaggi o perché mi esprimo come la tendenza, o perché faccio cose che vanno di moda. No signori, io sono un musicista che suona Beethoven, che suona tutti gli strumenti e che conosce a memoria l’opera omnia di Beatles, De Andrè, Bowie, Pink Floyd, Tenco, Battiato, Elivs, Battisti, suono il basso da mancino e programmo i sintetizzatori, io vengo preso a pesci in faccia da gente che non sa manco cosa è un Do maggiore. Sono un musicista che va rispettato, ma voi non lo fate, anzi, mi abbandonate come se fossi un cane. Rendetevi conto che fare così ad un artista è uno schifo, siete voi i cani, lasciate che io viva come un poveraccio, come un povero Cristo infelice. Fumo 200 sigarette al giorno, non dormo perché penso a quanta merda non merito. E a quando voi state a fare i vostri caz*o di concerti con le vostre mer*e di canzoni.