I concerti in spiaggia? Per carità, deturpano l’ambiente. E i live in montagna? Potrebbero anche andar bene, finché non se ne accorge nessuno. O meglio, finché a parlarne non è Jovanotti. Lorenzo Cherubini ha annunciato la sua partecipazione al No Borders Music Festival, con il “Jovanotti Bike Concert”, il prossimo 26 luglio. Un concerto-evento che chiuderà il tour dei PalaJova ma, soprattutto, il primo concerto riservato esclusivamente a cinquemila ciclisti. Il live inizierà alle 14 e, per l’occasione, il pubblico potrà raggiungere la location, i Laghi di Fusine, solo in bicicletta, scegliendo tra vari itinerari proposti dagli organizzatori. Tutto bellissimo. Un’esperienza che sulla carta potrebbe essere bellissima e incredibile per chi parteciperà. Un modo per riconnettersi con la natura, per alcuni. Per altri, invece, un modo per tirare fuori l’ennesima polemica.
“Dopo aver distrutto le spiagge, ora vuole distruggere le montagne” hanno scritto diversi utenti su X. Non tutti, però, si sono fermati alla polemica sterile. Soprattutto, bastava informarsi un pizzico (non diciamo tanto) di più per rendersi conto che nessuno vuole “distruggere le montagne”. Il No Borders Music Festival, come si vede bene (anzi, benissimo) nella locandina per annunciare il concerto di Jovanotti, ma anche tutti gli altri, è arrivato alla sua trentesima edizione. Un appuntamento musicale ormai storico, che ha ospitato tantissimi artisti e che nel 2025, oltre a Jovanotti, ha già annunciato cantanti come Ben Harper e Mika. Se questo non dovesse bastare, già la parola “bike” dovrebbe far riflettere i leoni da tastiera sui vari social. No moto, no auto, si arriverà al concerto solo in bici. Di che danno ambientale stiamo parlando? Jovanotti potrà non aver convinto tutti (ambientalisti in primis) con i suoi “Jova Beach Party”. E potrà stare sul caz*o anche immotivatamente, e ci sarà chi sarà rimasto deluso nell’apprendere che sarà il primo ospite del Festival di Sanremo 2025. Tutto giusto, nessuno vuole dire il contrario, i gusti son gusti. Ma parlare di “distruggere le montagne” in questo caso è davvero, ma davvero, fuori luogo.