Ieri sera su Rai 1 alle 21:30 è andata in onda la terza puntata della nuova edizione di Ora o mai più, direttamente dagli studi Fabrizio Frizzi di Roma, ricordiamo che i cantanti in gara sono gli stessi e saranno gli stessi fino alla conclusione della trasmissione che porterà un vincitore sul podio. Anche gli abbinamenti visti nella prima puntata tra artisti in gara e tra coach definiti 'big' ma anche giudici stessi del contest, rimarranno invariati. Ricapitoliamo i nomi degli 8 concorrenti di questa edizione del 2025 : Carlotta (Carla Quadraccia), Pierdavide Carone, Loredana Errore, Anonimo Italiano (Roberto Scozzi), Pago (Pacifico Settembre), Valerio Scanu, Matteo Amantia (frontman della band Sugarfree). “Artisti che ora stanno ritrovando il loro pubblico”, rettifica Liorni rispetto alle ultime puntate in cui descriveva i concorrenti in fase di seconda e/o ultima chance, intanto saluta l’orchestra e il Maestro De Amicis con uno stacchetto ci introduce nelle dinamiche della serata, Maestro e orchestra un 10 pieno anche per inghippi tecnici e difficoltà dei brani da eseguire. Inizia la gara partendo da un riassunto dell'attuale classifica generale:
- Pierdavide Carone
- Matteo Amantia Sugarfree
- Antonella Bucci
- Pago
- Loredana Errore
- Carlotta
- Valerio Scanu
- Anonimo Italiano
Prima di dare il via alla gara, Marco Liorni specifica che la seconda manche sarà dedicata alle cover, scelte dai coach per i propri pupilli in gara. Si prospetta dunque una serata molto intensa, la prima sempre dedicata ai duetti tra Artisti in Gara e Giudici con i relativi cavalli di battaglia (sempre dei coach). I primi ad esibirsi sono: Pago con Patty Pravo con “Pazza Idea” 5/10. Pago nel commentare anche la serata precedente non cala l’autostima, anzi, è più carico che mai... anche lui si rivela un bel piacione convinto. La canzone che portano è un successo indiscusso del 73’ che all’epoca sconvolgeva il pubblico, in questo caso i due cantano pensando alla canzone originale ma lo fanno con un’altra tonalità. Pago inventa virtuosismi che proprio non ci stanno, continua a voler esplodere e Patty Pravo pare non scomporsi minimamente in merito. Lei non vede l’ora di tornare a sedersi, lui invece smania. I giudici qui tutti coesi e onestamente poco comprensibili, si spendono in voti altissimi tranne la Rettore che è onesta da subito con una sufficienza stentata. E infatti anche per me non ci siamo proprio, dovessi giudicare il look sarebbe un bel dieci pieno di piume come Patty, ma purtroppo la realtà si scontra con un 5.
Seconda coppia in gara: Carlotta e Donatella Rettore con “Donatella” 7/10. La Rettore pare molto incoraggiante verso la sua favorita e Carlotta stavolta riconosce le stecche della scorsa puntata, abbassa un po’ la cresta parlando del suo reflusso gastrico dovuto però all'autotune generale, che giustifica il fatto che non siamo più abituati a sentire piccole imprecisioni vocali, anche se, quando non stonano, io me ne accorgo. Lievemente autoreferenziale, va detto, ma qui la Rettore è in formissima e fa un’esibizione pazzesca. I giudici secondo la Rettore sono tirchi, per me hanno dato voti anche troppo alti perché purtroppo Carlotta non regge. Rettore è da dieci pienissimo, ma l’esibizione complessiva prende un 7 per me, tutto merito di “Donatella”. Terza coppia in gara:Valerio Scanu e Rita Pavone con “Come te non c'è nessuno” 7/10. Liorni la tocca pianissimo dicendo che vede Valerio più sereno e lui naturalmente non può smentirsi e sostiene di non esser mai stato preoccupato, anzi ironizza e provoca ancora Pierdavide Carone in modo sottile ma lampante che sembra un mix tra un contentino e una rosicata con la frase ‘daje di SIAE’ ( in merito a “Per tutte le vole te”, brano con il quale Valerio Scanu vinse Sanremo, pezzo firmato dallo stesso Pierdavide Carone). Del resto, a Cesare quel che è di Cesare caro Valerio, se non fosse stato per quella canzone non avresti vinto Sanremo, quindi ‘stacci’ e mettici una pietra sopra, sai cantare e accontentati. Non si capisce come ci sia il talento di tagliare in fretta e furia le poche repliche pacate che tenta Carone, ma magari avrà altre occasioni. Certo che “Come te non c'è nessuno” nel bene e nel male, consiglierei di cantare di più e parlare meno perché il termometro della simpatia scende. Nel cantato molto meglio rispetto alle scorse puntate e il brano per ora è più bilanciato sulle sue corde. Comunque il viola a teatro non si indossa - te la sei tirata letteralmente e ti ha detto male Valerio, anche se sei un bel vedere scintillante - diamo 7 per il coraggio generale. Liorni poco prima dei giudizi rincara la dose e ancora una volta dà modo a Valerio di esprimersi in merito alla sua presunta antipatia nel pubblico e qui la Rettore ci regala l’episodio più bello del mondo con un 'Valerio io non li vedo i social ma fatti un bel bagno di umiltà'. Così parte un dissing epico tra lei e Scanu che personalmente andrò a rivedere. Scanu scivola tra gli specchi e la povera Rita Pavone è in un imbarazzo eclatante, che onestamente non merita, lei è una signora e davvero non è corretto nei suoi confronti. Rettore schietta e sincera si dichiara non democristiana, con parole dirette ma giuste, Scanu cade nella volgarità e nella confidenza davvero eccessiva. Grande imbarazzo tra i coach e Britti, improvvisamente è come se fossimo tornati ai confronti di uno dei peggiori Gf Vip della storia. Passiamo alla quarta coppia in gara: Anonimo Italiano e Riccardo Fogli con “Pensiero” 7/10. Un ottimo recupero, finalmente un brano in cui si incontrano nel canto e nel 'Pensiero' in modo equilibrato e oggettivamente vanno bene, non impeccabile Roberto e si perde un po’ nei controcanti, ma tutto sommato si portano la performance a casa. Riccardo Fogli è nel suo e regala una grande emozione agli affezionati e grazie ad un brano cantato che ancora oggi viene cantato da chiunque. Donatella Rettore anche qui dice che l’esibizione di Scanu non è convincente, gli altri giudici invece appaiono nettamente più tranquilli con giudizi comunque alti. Per me è un 7 pieno ma senza smancerie.
Quinta coppia in gara: Matteo Amantia e Alex Britti con “C'era una volta” 8/10. Dopo la vittoria della prima puntata e il meritato secondo posto nella seconda, Matteo si conferma un professionista, una persona pacata e un artista aperto al mettersi in gioco in questa dinamica, e lui e Britti sono davvero una bella coppia. Anche se per la prima volta Matteo e Alex rimangono un po’ sotto al giudizio della precedente puntata della Rettore. Alex Britti addirittura suggerisce che potrebbe imparare dal suo protetto vocalmente parlando, e anche questo e un bel segnale per il pubblico. I giudici qui li ho visti stretti di voto ma abbastanza oggettivi, canzone poco adatta a prescindere ma il talento e indiscusso unanimemente, e la Rettore anche si e ripresa ed ed e tornata ad innamorarsi come nella prima puntata. E mandando ancora una frecciatina a Scanu dice durante il giudizio di Matteo Amantia “Un colpo al secchio e un colpo al cerchio”( no, rettifica Rettore era 'la botte eh') e ribadisce 'voi salite e scendete per stare a galla...perche invece sapete cos'è che torna sempre a galla?'. E ci lascia con questo dubbio amletico. Penso che questa canzone non fosse minimamente adatta al concorrente in gara, nonostante questo, Amantia se la cava bene e riesce a mettere la sua cifra stilistica anche qui, un 8 ben guadagnato anche se non scintillante come la giacca piena di paillettes che indossa. Sesta esibizione: Loredana Errore e Marco Masini con “L'uomo volante” da 7/10. Loredana abbastanza oggettiva nel riconoscere i propri scivoloni delle precedenti esibizioni, inoltre e abbagliante nella sua bellezza, abbinata casualmente a Patty Pravo con un tocco di piuma gialla, e con questa canzone estremamente toccante finalmente abbiamo trovato un equilibrio. Questa canzone per me è un capolavoro e quindi ammetto un lieve condizionamento e ho voluto ovviare sugli sbagli tecnici del finale. La giuria anche qui si ritrova con la scelta finalmente (ed era ora caro Masini) del coach azzeccata su Loredana Errore che recupera molti punti con questa votazione e si prende la luce che merita, tanto da guadagnarsi un momentaneo primo posto con Matteo Amantia. Per me un guadagnato e meritato 7/10. Settima coppia in gara: Pierdavide Carone e Gigliola Cinquetti con “La pioggia” 8/10. Reduci dalla vittoria della scorsa puntata, Carone e Cinquetti la toccano piano con i ‘panni da cantautore’ che vestono letteralmente e una punta di ironia che almeno apprezziamo e qui ricalcano anche la questione della votazione sbagliata della giuria della scorsa puntata, Cinquetti si sbilancia in una frecciatina sottile verso la giuria. La coppia umanamente e artisticamente è ben assortita anche se vocalmente hanno alti e bassi. Ma la Cinquetti che stima Taylor Swift e che ripropone “La pioggia” versione rodeo dando indicazioni al maestro è qualcosa di epico. L’esibizione è complessivamente ottima e l’intonazione e l’interpretazione di Pierdavide sono davvero pazzesche, anche stavolta è l’unico concorrente a suonare e cantare. Il pubblico addirittura reclama un replay del ritornello con una atmosfera surreale. La giuria qui si sbilancia, ma non troppo, sommariamente sono stati bassi, alla Rettore non piace proprio la canzone e sceglie un voto bassissimo, la Cinquetti non ci sta e replica che la canzone era prima in classifica in Francia all’epoca, ma effettivamente Donatella non sbaglia un colpo e mette ‘il dito nella piaga’ senza ritegno. Certo che il pezzo non valorizza Pierdavide, e per questo l'ha eseguita anche fin troppo bene e mi trovo in linea con la giuria, non posso andare oltre un 8 pieno.
Ottava coppia in gara: Antonella Bucci e Raf con “Inevitabile follia” da 4/10. Con un brano storico del 1988 che segna l’inizio del cantautorato in lingua italiana per Raf eccoci catapultati nel tempo, lui è invariato tendenzialmente anche se calante, Antonella Bucci invece è distante anni luce. L’esibizione è talmente sgangherata che onestamente non riesco nemmeno ad essere oggettiva, un duetto che sfiora il karaoke versione Disney e che porta ad un inevitabile 4 per me, mentre i giudici si sprecano in votazioni altissime che sono ancora oltre il surreale del mondo Disney, inspiegabile, qui evidentemente l’importanza del brano ha creato una sindrome di sordità collettiva. Si conclude la prima manche e non posso che non fare una breve riflessione in merito... Mi sembra ci sia come una sorta di strategia televisiva e di giuria che cerca di ribaltare la classifica in base a quello che è anche il voto da casa. Chissà. Penso sia ovvio che alcuni artisti non abbiano la stessa portata di fanclub di altri, ma del resto è tutto equiparato alla realtà e alle rispettive carriere in attività o meno. Questo non dovrebbe giustificare meccanismi prettamente di comodo per l’ambiente televisivo. Tanti pari merito e tanto buonismo, è corretto che sia una seconda chance per molti, ma... Andiamo con la seconda manche. Si apre finalmente la seconda parte della serata che almeno si preannuncia interessante e molto più accogliente anche per lo stile dei singoli artisti in gara, la parte dedicata alle cover di altri artisti (che non sono ne i giudici ne i concorrenti). Anche qui, come nella scorsa puntata, ci sono le sfide dirette tra gli artisti in gara con annessi coach, in questo caso le sfide vengono sorteggiate in diretta, in stile Lotteria Italia, con tanto di ampolla trasparente e sfere blu dal Maestro, ecco così che con alcuni pilastri della musica si sfidano gli artisti in gara per guadagnare 5 punti extra dalla giuria. Prima sfida: Antonella Bucci 6/10 in sfida con Matteo Amantia 9/10 Una sfida che mette i brividi di paura ad Antonella e un bel “Ti piace vincere facile” a Matteo. Antonella Bucci si cimenta in “Hallelujah” di Cohen in duetto sempre con Raf mentre Matteo Amantia e Alex Britti con “More than words” degli Extreme. Qui si scontrano il voto più alto che ho messo ad ora e il più basso di queste pagelle. I brani sono davvero difficili da confrontare. Raf non regge il brano e a lui stesso servirà una preghiera per riprendere fiato dopo la prima strofa, Antonella è davvero nel suo, ma sforzata, io lo trovo un pezzo talmente emotivamente coinvolgente da non richiedere virtuosismi, e invece cadono in questo errore. Si riprendono sul finale ma per me toccano un 6 per l’impegno, ed empatizzo con Antonella, perché sfidarsi con Amantia deve essere atroce. L’esibizione di Amantia parte già con una descrizione del Maestro De Amicis che anche per i più ignoranti non lascia spazio a dubbi, un brano difficilissimo e complessissimo e in più in versione ‘unplugged’. Questa esibizione ha qualcosa di magico e lascia senza fiato per la difficoltà tecnica e per l’espressività in tanta semplicità. C’è uno squilibrio importantissimo tra i due brani in sfida, pur essendo due ballad, e anche tra il supporto epico dell’orchestra in Hallelujah rispetto al solo voce e chitarra di Alex Britti con Matteo Amantia degli Sugarfree. Già solo per questo un 9 a Mattia che in questo caso si è guadagnato proprio da solo insieme al suo giudice. I coach in generale invece li vedo molto perplessi perché non so nemmeno se hanno capito, hanno forse solo percepito la differenza di popolarità tra i due brani, una lotta davvero impari. Nel dubbio quindi la giuria si esprime con molti pari merito, per non saper ne leggere ne scrivere, a parte la Cinquetti che invece si è informata sul brano e tanto di cappello perché e stata davvero onesta e obiettiva. Masini che ironizza sui nomi merita perché stranamente sdrammatizza. Vince la sfida guadagnando i 5 punti extra Antonella Bucci per un punto di differenza.
Seconda sfida: Pierdavide Carone 10/10 in sfida con Pago 4/10. Anche qui, una sfida impari già in partenza, Pierdavide Carone e Gigliola Cinquetti cantano “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla, e qui non c’e territorio più fertile per il cantautore. Il legame karmico tra Dalla e Carone è risaputo. In più Pierdavide si scusa per un errore di esecuzione nell’esibizione precedente e spiazza tutti, perché onestamente non ce ne saremmo mai accorti... Pier devi essere un po’ più disonesto, o almeno fingi. Un 10 che devo dire per l’emozione e le lacrime agli occhi a stento riesco a scrivere, nonostante un nanosecondo d’imperfezione vocale. Sarà l’anima di Lucio, il talento di Pierdavide, l'orchestra e l’interpretazione ma insomma, a parte la Cinquetti che arrancava, potevamo vedere il miracolo vocale di Pierdavide Carone. Non era una sfida facile tra Pierdavide e Pierdavide, che ha duellato con se stesso e con l’inevitabile coinvolgimento per questa canzone intramontabile. Pago e Patty Pravo invece con un’asticella nettamente più bassa portano “Senso” di Vasco Rossi, ma loro che non mangiano pane e cantautorato a colazione come Carone e Cinquetti ancora si aggirano nel trovare il senso dell’esibizione stessa. Patty Pravo parte bene ma non benissimo, mentre Pago proprio non tiene botta e a tratti risulta parodistico. In questo caso, come nella precedente sfida, è un confronto senza pietà da parte mia, con la differenza che qui non c’era nemmeno l’emotività condivisa come in precedenza, per me Pago prende un 4 scarso. Devo dire che almeno stavolta la giuria è più allineata con me, Britti con il giudizio più giusto, e la stessa Patty Pravo non nega che non può non amare Pierdavide Carone, e cara Nicoletta prendi il numero che stasera si sono sciolti tutti e messi in fila. Pago si vede che soffre la situazione in modo non indifferente e subisce la sfida. Senza considerare il giudizio di parte di Riccardo per Patty, la giuria è allineata, ma non si capisce perché non hanno dato il massimo. Meritava più attenzione questo tributo a Lucio Dalla considerando lo storico dei due cantautori. Vince la sfida guadagnando i 5 punti extra Pierdavide Carone a mani basse anche se all’apparenza con poco scarto. Terza sfida: Carlotta 7/10 in sfida con Anonimo Italiano 7/10. Questa è una sfida abbastanza alla pari, anche se Donatella Rettore non si risparmia nemmeno per criticare la sua stessa protetta quando serve, e ci tiene a specificare che la canzone “Tintarella di Luna” non l’ha scelta lei. Lei infatti è bella convinta, nulla togliere al grandissimo autore del brano chiariamo. Rettore comunque non si fa prendere dal lato oscuro della luna e seraficamente eclissa la stessa Carlotta. Un meritatissimo dieci alla Rettore controvoglia ma che almeno ricambia dedicandola a Ivan Cattaneo, così ce li siamo portati a casa tutti, ma un reale 7 all’esibizione complessiva, perché effettivamente c’era anche Carlotta alla fine. Con la storica ‘I migliori anni’ di Renato Zero invece si esibiscono Riccardo Fogli e Anonimo Italiano, già a sentirla suona bene così. Anonimo qui ha dato tutto se stesso, Fogli un po’ sottotono. Devo dire che guadagnano un pari merito per me nella sfida, il primo duetto grazie a Rettore e il secondo grazie ad Anonimo. La giuria in questo caso anche riprende il mio pensiero e sento un’analisi simile ma privilegiando di poco Anonimo. La stessa Rettore dice che la canzone in stile ‘villaggio vacanze’ abbia penalizzato ed era quello che temeva, e anche qui ci ha visto giusto. Vince la sfida guadagnando i 5 punti extra della giuria Anonimo Italiano con un punto di differenza. Quarta sfida: Valerio Scanu 8/10 in sfida con Loredana Errore 6/10. E questa sfida, a parte il passato recondito dell’arena di Amici, non condivide nulla, molto complessa da valutare e da confrontare. Valerio Scanu e Rita Pavone portano la loro versione di “Una ragione di più” che include storiche esibizioni tra Vanoni, Reitano e Califano. Possiamo serenamente dire che Valerio Scanu qui non è da meno a nessuno, un po’ troppo melenso nelle sfumature ma bravissimo, Rita invece arranca con poche riprese in punta di piedi, Valerio non sbaglia una nota e finalmente se la gode perché si vede che gli viene facile come bere un bicchiere d’acqua. Certo nel mood Scanu ce la fa passare un po’ come se ci stesse facendo un favore, ma in realtà senza volerlo l’ha fatto e ha alzato il tiro. Un pienissimo 8 tutto per Valerio Scanu con vago accompagnamento di Rita Pavone. A questo punto dopo una bella pienezza di esibizione arriviamo a una saturazione sonora con Marco Masini e Loredana Errore che faticano... con ‘E la luna bussò’ portata al successo da Loredana Bertè, un vecchio cavallo di battaglia per Loredana Errore, tutto sommato lei se la cava, Masini invece altalenante. Lui sostiene di raddrizzare Loredana durante il percorso ma temo invece che l’abbia portata un po’ a sperdere. Il brano indubbiamente nelle sue corde, ma il confronto e la sfida davvero non regge. Un 6 per Loredana Errore accompagnata da Marco Masini. (E intanto Liorni che balla con Patty Pravo non e da poco, lei non se ne fa scappare uno eh. ) Vince la sfida guadagnando i 5 punti extra Valerio Scanu con una differenza notevole di ben dieci punti. Finita anche questa seconda manche abbiamo intanto una classifica complessiva del voto dei giudici e del televoto da casa che fa capire il reale percepito del pubblico, Liorni dice ‘con sorprese’ mah... se queste sono belle sorprese ditemelo voi... non saprei come interpretale.
VOTAZIONE COMPLESSIVA DEI BIG PER LA PUNTATA:
Pago ultimo - settimo Carlotta- sesto posto per Loredana errore e Anonimo italiano pari merito - 4 Valerio Scanu - terzo Pierdavide Carone - secondo Matteo Amantia - Antonella Bucci prima
CLASSIFICA TELEVOTO SOCIAL
in ordine decrescente: ottavo e ultimo posto per Carlotta, Settimo posto per Anonimo Italiano, sesto posto per Antonella Bucci, quinto posto per Matteo Amantia, quarto posto per Valerio Scanu, terzo posto per Loredana Errore, secondo posto per Pago, primo posto invece per Pierdavide Carone
CLASSIFICA DEFINITIVA DI TUTTI I VOTI SOMMATI TRA CLASSIFICHE PRECEDENTI, GIURIA, PUNTI EXTRA E TELEVOTO SOCIAL
1 posto per Pierdavide Carone
2 posto per Antonella Bucci
3 posto per Matteo Amantia Sugarfree
4 posto un pari merito per Loredana Errore e Valerio Scanu 6 posto per Anonimo Italiano
7 posto per Carlotta
8 posto per Pago
Anche stasera, dubbi sul vincitore di serata proprio non c’erano, e devo dire menomale... Perché sarebbe stato imbarazzante vedere qualcun altro sul podio, resta l’amaro in bocca per l’ultima esibizione di Cinquetti e Carone che cantano “La pioggia” e non “La sera dei miracoli”, ma forse quella non ce la meritavamo per l’andazzo delle votazioni in giuria e per le sfide squilibrate. Anche questa classifica comunque va a confermare tra i primi tre Amantia e Carone che davvero non fanno gara, loro sono artisti e basta, risale meritatamente Scanu, Antonella Bucci secondo me è eccessivo, ma il pubblico e sovrano e mi sto. Per un bilancio complessivo di puntata direi: meno inghippi con i voti della giuria (almeno stavolta), si sono persi solo sul finale ma hanno imparato a usare i tablet alla terza puntata. Un pelo più di sviolinate per autori e ‘amici’. Ma almeno nessun tributo in trio tra giudici, hanno capito che le precedenti non erano andate benissimo e ci hanno risparmiato l’imbarazzo delle esibizioni. Sui giudici a parte Riccardo Fogli che dentro di sè è ancora sottone di Patty che le porge anche tre microfoni alla volta e Alex Britti che soffre per gli ascolti in cuffia e si trattiene, abbiamo avuto grandi soddisfazioni da Donatella Rettore questa sera, a parte l'ultimo scivolone che ha preso nel commentare con cattivo gusto la situazione di Loredana Errore, che diciamolo, poteva evitare. Valerio Scanu ha recuperato in corner con la Rettore che nonostante tutto gli ha dato un bel 10 alla sfida, e si conferma oggettiva per me. L’ego di Scanu comunque ringrazia, prende, incarta e porta a casa. Masini e l’aneddoto del sentirsi un Fagiano rimarrà negli annuali per il totale no sense. Marco Liorni che ha colto ogni minima sfumatura di dissing e frecciate e che ha calcato la mano dove doveva e ha glissato dove poteva prende un 10 pieno ma meriterebbe 100 perché stasera ha fatto toccare picchi di share alla Rai che fino a Sanremo vedranno Ora o mai più così come “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla cantata da Pierdavide Carone, stravincitore morale ed emozionale di questa puntata. Inutile perderci in altre sviolinate, era così scontato che lo avevo già scritto ancor prima di vedere la classifica finale. Vi aspetto per la prossima puntata e per le pagelle di Sabato prossimo, sulle quali ho già un'idea...