Un incontro che potrebbe sembrare surreale, quello tra Ornella Vanoni e Mahmood. Un sogno che dà nuova vita a un brano che, a quasi trent’anni di distanza, suona più contemporaneo che mai. Un’alchimia, quella tra la signora della musica italiana e il due volte vincitore del Festival di Sanremo, che troviamo in pochissime collaborazioni. La nuova versione di “Sant’Allegria” potrebbe davvero diventare un classico della musica italiana e la rappresentazione di quel ponte, spesso desiderato, tra diverse generazioni.
Ornella Vanoni e Mahmood sono andati oltre la semplice reinterpretazione di “Sant’Allegria”, mettendo in luce non solo le loro incredibili doti (su cui, immaginiamo, nessuno abbia dubbi), ma anche un dialogo intergenerazionale e un profondo rispetto musicale. Così, un’icona indiscussa della musica italiana incontra una delle voci (e dei volti) più rappresentativi della scena pop contemporanea, con un progetto che supera i confini, anagrafici e stilistici. “Sant’Allegria” viene così “riscoperto” e attualizzato, mantenendo però un grande rispetto verso la versione originale. Così, dietro questa collaborazione, abbiamo anche un grande (e importante) spunto di riflessione: le diverse generazioni sono davvero in grado di parlarsi, trovando spazi di confronto e arricchimento reciproco. Non ci troviamo di fronte a una semplice “rilettura”, ma a un vero e proprio dialogo, sensuale, contemporaneo e azzeccato. Difficile trovare errori in questo incontro fortunato tra Ornella Vanoni e Mahmood, che hanno realizzato una versione di “Sant’Allegria” che, dopo il remix realizzato da Jack Sani (che ha ottenuto il disco d’oro), potrebbe trovare davvero grande spazio tra gli ascolti del pubblico, convincendo giovani e adulti, e avvicinandoli ai mondi di questi due artisti, così diversi ma così vicini e capaci di parlare, davvero, la stessa lingua.