Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si parte con l’omaggio del teatro Lembo di Canosa a Lino Banfi, le vacanze separate di Vladimir Luxuria e il compagno Danilo Zanvit Stecher, Al Bano e il suo rapporto con la Russia, Mahmood e la paura di stonare e Antonia Dell’Atte… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti
UP
Lino Banfi: “Mi hanno intitolato il foyer del teatro dove facevo la fame”
Lino Banfi è ancora commosso. “Sono qui a Bari, aspetto Paola Comin, la mia press agent, preziosa amica. Pochi giorni fa sono stato festeggiato a Canosa da mezza Puglia per i miei 88 anni, e la città mi ha dedicato il foyer del teatro di Canosa. Qui ho fatto i primi passi, con i primi spettacoli, avanspettacoli, paghe da fame assoluta, ma la passione era tanta come erano tanti i miei capelli. Mia moglie Lucia a casa ha sempre tenuto in corridoio una mia grande foto con la testa piena di capelli, le piaceva tanto”. Lino parla spesso di Lucia, una storia lunga, nata negli anni Cinquanta, poi nel 1962 c’era stato un matrimonio fatto all’alba, di nascosto (“Senza nessuno perché avevamo tutti contro”, spiega), e conclusosi poco più di un anno fa. Lucia se ne è andata a febbraio, però se ne era andata molto prima, poco alla volta, con una malattia, Alzheimer. Banfi si è appena rimesso da una brutta broncopolmonite per la quale ha dovuto passare perfino una settimana in ospedale e ora vuole parlare anche di cose allegre: “Dell’omaggio che ho ricevuto in piazza, a Canosa, da dove sono partito, c’era una folla incredibile, e con la targa e poi la dedica alla mia persona del foyer del Teatro Lembo, come si fa ai grandi attori”. Ma Banfi è un grande attore, un vero gigante non solo nella comicità, con il cruccio di non aver mai avuto un grande premio importante. “Ma che te frega”, gli diciamo noi. “Mi sarebbe piaciuto, anche se il premio più grande me lo dà l’affetto della gente che è infinito”. E per ricompensare un po’ quell’affetto, Lino si è messo a disposizione dei Carabinieri per difendere e mettere in guardia gli anziani come lui. “Sì, mi sono prestato per uno spot dei Carabinieri nella campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani. L'Arma dei Carabinieri fa tanto per noi ed è sempre a disposizione contro chi cerca di fregare gli anziani con le solite truffe sul nipote arrestato, sul pacco da ritirare e da pagare, sulla fuga di gas da controllare per poi rubarti in casa. La scusa della fuga di gas hanno cercato di usarla anche con me. Ho risposto: “Sì, falla tu la fuga che chiamo i Carabinieri con il 112”. Lino tra poco torna a Roma e poi in vacanza al mare del Circeo: “Ho affittato una casa per stare in famiglia. Starò tranquillo per un po’, a parte un salto a Rimini, dove vado agli incontri al Grand Hotel dove andava Fellini, organizzati da Simona Ventura e Giovanni Terzi. Poi starò tranquillo per un po’”. Ma Lino sa che tutti noi speriamo che presto torni al lavoro, lo aspettiamo, sempre.
DOWN
Malena si scopre Santa? Basta sexy show, meglio le discoteche per famiglie
Malena è un genio, di certo non tifiamo per i suoi film, ma ora si rilancia con una sorta di campagna contro il por*o. “È un termine brutto, antipatico, direi che io mi occupo di cinema per adulti. Por*o è un termine desueto che si accompagna a pregiudizi e ghettizzazioni”. Se non è zuppa è pan bagnato, però questo escamotage la vede da tempo ospite di trasmissioni per famiglie, comprese le iniziative durante il Festival di Sanremo, è ormai istituzionalizzata. Ma ecco il passo definitivo: “Ho deciso di chiudere con le serate nei night, quelle degli spettacoli più arditi. L’ambiente è diventato un po’ troppo pesante, sia per i film, sia per gli spettacoli di settore”. Disoccupata da oggi? “No, preferisco girare l’Italia nelle discoteche, incontrare il pubblico, serate semplici fatte di presentazioni, con un pubblico che vuole incontrare il personaggio, selfie, foto, autografi, qualche abbraccio. Molto meglio così. Magari incontro l’amore della mia vita, recentemente ci avevo provato con un fidanzato, sembrava amore, ma alla fine non ha funzionato, ma magari, gira e rigira, arriva l’incontro della mia vita, perché l’idea di farmi una famiglia e lasciare perdere tutto il resto rimane ed è ben radicata in me”.
Down
Vladimir Luxuria: lei in Africa, lui altrove, una passione da due di novembre
Un agosto nel segno dell’avventura per Vladimir Luxuria: “Vado in un safari fotografico in Kenya con un gruppo di cui non conosco nessuno. Saremo in dieci ed è organizzato da Avventure nel Mondo e spero che sia bellissimo”, ci dice Vladi. “Non l’ho mai fatto, ma quando non ci si conosce affatto a volte è molto meglio anche se si può incontrare anche la persona capricciosa, ma visto il genere di viaggio, molto spartano, non credo ci saranno problemi». Vladimir è legata sentimentalmente a Danilo Zanvit Stecher, membro di un’associazione che si occupa di recupero di persone tossicodipendenti. I due, insieme da due anni: “Non lo voglio chiamare fidanzamento, con lui siamo una coppia aperta non praticante”. Tradotto: stanno insieme, ma se capita ognun per sé anche se per ora non capita. "Queste vacanze saremo lontani, io in Africa e lui da un’altra parte”. Una passione da due di novembre, gli diciamo: “Ci hai preso”.
DOWN
Al Bano: “No, non torno, canterò in Russia per il concerto della pace”
L’agente dei grandi eventi Paolo Chiparo ha proposto a Al Bano di cantare in un evento corale con altre star per un evento a Mosca per la ricostruzione di una chiesa cattolica. “L’iniziativa è lodevole”, risponde Al Bano, “E sarei con loro con tutto il cuore, ma da quando è scoppiata la guerra in Ucraina io, che avevo un buon rapporto con Putin, ho giurato che non avrei più cantato a Mosca e l’ho detto anche al mio agente Andrej Agapov. Anche se in Russia ho deciso che spero di cantare al più presto, ma sarà solo per il concerto che celebrerà la pace tra Ucraina e Russia, e sarò il primo ad aderire”.
DOWN
Mahmood per provare non vuole nessuno attorno: ha paura di stonare
Che meraviglia frequentare gli studi televisivi: mentre ti bevi il caffè trovi l’orchestrale, il tecnico del suono o il driver che ti raccontano inconsapevoli le chicche sugli artisti. Una delle ultime? Un tecnico che mi racconta che Mahmood ha paura di stonare, anche perché il suo modo strano di cantare lo porta a rischiare negli accordi e così prova e riprova, stoicamente senza pause finché non trova la tonalità perfetta. E per questo non vuole pubblico, telefonini, video, vuole essere libero di provare, e questo crea non pochi problemi perché per i fan, e Mahmood ne ha una marea, è un privilegio assistere alle prove. Ma lui, che ama il suo pubblico, è inflessibile: “Non voglio scontentare, ma devo essere inflessibile perché le prove sono prove, non esibizioni pubbliche”. A Sanremo ho assistito alle prove di Mahmood e mi sembrava più che perfetto da subito. Alessandro, questo il vero nome, rilassati, sei la perfezione vivente”.
UP
Antonia Dell’Atte: “Sono di Brindisi, ma Ostuni non si tradisce mai”
È fedele come una vergine delle rocce: Antonia Dell’Atte ogni anno si chiude nella sua casa di Ostuni. “Io sono brindisina, ma ho casa a Ostuni e viaggio così tra Madrid, dove vivo e ho lavorato tanto, e Ostuni, dove vedo i soliti amici, mentre mio figlio che ormai ha 36 anni ha la sua vita e viene a trovare la sua mamma quando può”. Intanto a Milano fino all’11 agosto è aperta la mostra all’Armani Silos, la galleria d’arte voluta da Giorgio Armani, la mostra dedicata ad Aldo Fallai, un fotografo legatissimo al grande stilista, che vede nel manifesto e nell’esposizione le foto di Antonia Dell’Atte quando era modella per Armani. In mostra c’è la foto che l’ha resa famosa: “Era la fine del 1983, ed era di sera, Armani mi vide a un casting e fu colpito dalla mia immagine, ben diversa dalla bambolina che usava allora. Approvò i miei capelli tagliati (allora tutti avevano il taglio lungo), gli feci vedere le mie foto, ma non guardò nemmeno il book, il libro delle foto delle modelle, e mi mandò in giro per Milano a fare le foto con il suo tailleur, con i giornali in mano, e il fotografo fu proprio Aldo Fallai e nacque quella foto, della donna in carriera, la donna di Armani”. Ma questi sono solo ricordi. “Ma non si vive solo di ricordi, continuo a lavorare, presto avrete mie nuove notizie”.