image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Oscar 2024? A vincere è il femminismo, tra “Povere creature”, “Barbie” e “Anatomia di una caduta”

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

10 marzo 2024

Oscar 2024? A vincere è il femminismo, tra “Povere creature”, “Barbie” e “Anatomia di una caduta”
A vincere l'Oscar 2024 è il femminismo. “Povere creature” di Lanthimos, “Anatomia di una caduta” di Triet e “Barbie” di Gerwing sono tre dei film candidati che ruotano attorno a questo concetto. C’è chi lo tramuta in un coming of age senza fiato e censure, chi si addentra nei meandri della psiche femminile e chi invece, preferisce evidenziare i limiti di una società meschinamente tossica, ma i messaggi sono chiari

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Povere creature!, Anatomia di una caduta, Barbie hanno aggiunto una spolverata di libertà, emancipazione e progresso agli Oscar 2024. L’Academy ha premiato e candidato storie che hanno avuto il coraggio di gridare con la forza della loro voce, racconti di donne senza l'uso dell’immaginazione. Anche in un film così distante dal reale, che sembra sognare e costruire una dimensione diversa da quella che conosciamo, come Povere Creature, c’è nella ripetizione mai inutile delle scene di sesso, la sincerità e lo sbocciare di un fiore e di una vulva. Perché sì, le donne fanno sesso, anche solo per piacere, anche solo perché hanno voglia. Povere Creature, come ripetuto più volte, è un film che scioglie le catene del possesso sul corpo femminile messe dai maschi non sviluppati. Nelle Rovine Circolari, Borges scriveva: “Quasi subito, sognò un cuore che palpitava. Lo sognò attivo, caldo, segreto, della grandezza di un pugno chiuso, di color granata nella penombra di un corpo umano ancora senza faccia e senza sesso; con amore minuzioso lo sognò, per quattordici lucide notti. Ogni notte lo percepiva con maggiore evidenza. Non lo toccava; si limitava ad attestarlo, a osservarlo, forse a correggerlo con lo sguardo”. Sembrano le parole del Dottor Godwin, l’uomo che ha sognato un nuovo cuore e una nuova vita per la sua Bella, una donna che nel passato voleva soltanto morire per fuggire da un amore e da una società che aveva assunto le forme di una gabbia.

Emma Stone in Poor Things
Emma Stone in “Povere Creature”

Anatomia di una caduta è la storia di una donna potente e di successo, Sandra, che ha “superato” professionalmente il marito. Per una volta a parti inverse, Samuel è la persona confinata al solo ruolo di genitore. Il film è l'anatomia di una caduta di un uomo che forse si è suicidato o è stato ucciso, oppure quella di una relazione, di una coppia qualunque in cui un partner si sente “costretto” a dedicarsi di più al figlio per permettere all'altro di dedicarsi maggiormente a sé e alla propria carriera. Justine Triet fa una magia realizzando un film femminista senza parlare di femminismo. Sandra è una donna che non viene mai perdonata per il suo successo che si ritrova a scegliere tra  la relazione e se stessa. C’è persino chi la accusa di non essere una “vera madre” perché non destina completamente la sua esistenza al figlio. Ma dovrebbe? Importa poco se lei sia l’unica chiamata a rispondere della morte sospetta del marito e sia colpevole oppure no, è ciò che circonda il film che ne è linfa vitale, in quei 'se' Triet ci fa trovare sessimo e spunti di riflessione. E poi c’è Barbie, il meno poetico, astratto e favolistico dei tre. Barbie è la diretta denuncia a un sistema che non funziona, un inno alla solidarietà femminile e alla opportunista farsa sociale per cui i diritti di genere sono, secondo moltissime persone, soltanto storie di lotte e di tempi già passati. Spoiler, non è così. Gerwing e Baumbach svestono la bambola Marvel più famosa di sempre dai suoi presunti maschilismi e livellidi tossicità comperandole abiti nuovi, da donna emancipata e favolosa. 

“Anatomia di una caduta” di Justine Triet
“Anatomia di una caduta” di Justine Triet
20240310 172045342 9639

More

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle case di produzione indie di “Past lives” e “La zona di interesse”

di Maria Eleonora Mollard Maria Eleonora Mollard

Pronostici e sorprese

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle case di produzione indie di “Past lives” e “La zona di interesse”

Ecco perché Poor Things di Lanthimos vincerà l’Oscar

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

favola dark

Ecco perché Poor Things di Lanthimos vincerà l’Oscar

Tag

  • Oscar
  • Cinema

Top Stories

  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Zerocalcare a Venezia asfalta Frankenstein di Guillermo del Toro: “Hanno speso un botto de soldi per fare Achille Lauro, non è quel mostro un po’ tozzo che se ricordavamo da ragazzini”. E su Lucio Corsi…

    di Giulia Ciriaci

    Zerocalcare a Venezia asfalta Frankenstein di Guillermo del Toro: “Hanno speso un botto de soldi per fare Achille Lauro, non è quel mostro un po’ tozzo che se ricordavamo da ragazzini”. E su Lucio Corsi…
  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • ESCLUSIVO: Ma al San Carlo ospitano e pagano uno spettacolo del Festival tirolese di Tzempetonidis (il direttore artistico della Fondazione) e del tenore Kaufman? E perché il cantante ha fatto così tante masterclass durante la Sovrintendenza Lissner?

    di Riccardo Canaletti

    ESCLUSIVO: Ma al San Carlo ospitano e pagano uno spettacolo del Festival tirolese di Tzempetonidis (il direttore artistico della Fondazione) e del tenore Kaufman? E perché il cantante ha fatto così tante masterclass durante la Sovrintendenza Lissner?
  • Zerocalcare a Venezia demolisce Jay Kelly con Clooney: “Sentì dei problemi de questo troppo ricco, troppo famoso, troppo popolare non me ne frega un caz*o”. Lanthimos? “Una bomba atomica”. E su Emma Stone…

    di Giulia Ciriaci

    Zerocalcare a Venezia demolisce Jay Kelly con Clooney: “Sentì dei problemi de questo troppo ricco, troppo famoso, troppo popolare non me ne frega un caz*o”. Lanthimos? “Una bomba atomica”. E su Emma Stone…
  • Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Il rapper Kid Yugi in “I nomi del diavolo” si presenta come l’Anticristo, ma chi è il vero cattivo?

di Giuditta Cignitti

Il rapper Kid Yugi in “I nomi del diavolo” si presenta come l’Anticristo, ma chi è il vero cattivo?
Next Next

Il rapper Kid Yugi in “I nomi del diavolo” si presenta come...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy