image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle case di produzione indie di “Past lives” e “La zona di interesse”

  • di Maria Eleonora Mollard Maria Eleonora Mollard

10 marzo 2024

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle case di produzione indie di “Past lives” e “La zona di interesse”
Agli Oscar vince il grande favorito Oppenheimer? Non senza passare sul cadavere cinematografico delle cosiddette compagnie indie (come la A24 e Neon) in gara con “Past Lives” e “La Zona d’interesse”, pronte fino all’ultimo per tentare il colpaccio…

di Maria Eleonora Mollard Maria Eleonora Mollard

Ci siamo. Anche quest’anno gli appassionati si apprestano a partecipare alla pantomima notturna, alla prova estenuante à la Soldato Jane, a quell’esercizio masochistico per vedere, in diretta, chi si aggiudicherà l’Oscar per il Miglior film e non solo. È tempo di bilanci, di Fanta-Oscar, di pigiama party (come organizza l’IWonder Pictures ogni anno a Bologna), di ex dirette con Sky Cinema e red carpet intere pizzicate con una Vpn. Prima di lasciarci andare ai commenti sugli abiti con sezioni tipo ‘Yay or Nay’, vediamo chi sono i grandi o i distributori alternativi che hanno dominato le sale in questa grande stagione di cinema. Disney è in testa con ben 20 nomination, e quando parlo di Disney intendo Searchlight (11 candidature per Povere Creature), 20th Century Studios, Disney+, Hulu, Lucasfilm Ltd., Marvel Studios, National Geographic Documentary Films e Pixar Animation Studios, Netflix è subito dietro, con un leggero calo rispetto agli scorsi anni, ha nel paniere 18 nomination grazie a: Maestro (diretto da Bradley Cooper), Nyad e La società della neve. Seguono con 13 l’uno la Apple Original Film (il fiore all’occhiello è il film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon) e la Universal con Oppenheimer. Per la Warner 8 candidature (solo per Barbie), mentre la A24 e Neon ne hanno otto a parimerito che sembreranno poche, ma il peso specifico dei loro film è tutt’altro che superficiale o da sottovalutare. L’A24 vinse l’Oscar l’anno scorso per Everything Everywhere All at Once e Neon vinse quattro anni prima con Parasite. Quest’anno l’A24 ha fatto un ulteriore passo avanti piazzandosi col poetico Past Lives e, soprattutto, quello che viene definito all’unanimità un capolavoro, La zona d’interesse. Neon, per conto suo, porta dalla Palma d’Oro di Cannes uno dei titoli più acclamati dell’anno, Anatomia di una caduta. Oppenheimer, ovviamente, domina le candidature in questa 96esima edizione degli Oscar con tredici nomination, ma per quanto risulti, a detta degli addetti ai lavori, il favorito per il Miglior Film e per di più candidato in tutte le categorie maggiori, potrebbe esserci un colpo di coda delle cosiddette compagnie indie (vedi le sopracitate A24 e Neon). 

Matt Damon e Cillan Murphy in “Oppenheimer”
Oppenheimer
https://mowmag.com/?nl=1

Il fanatismo dell’Academy per le storie di caduta e redenzione, di j’accuse verso un passato americano recente che poi si riscatta tramite gli stessi americani, potrebbe darci l’impressione che il film di Nolan sia già con l’Oscar in tasca, ma l’exploit de La Zona d’interesse, definito da Alfonso Cuaròn il film più importante del secolo, potrebbe riaprire i giochi. È interessante che per questa edizione i giochi li abbia aperti Cannes con La Zona d’interesse e Anatomia di una caduta, seguita da Barbie e Oppenheimer usciti nel pieno di luglio, non proprio un mese deputato a proporre al pubblico i papabili protagonisti della stagione dei premi. Perciò per quanto sembri scontata la vittoria a mani basse di Christopher Nolan, i giochi in questa stagione anomala potrebbero essere ancora aperti. Prepariamoci dunque dalle 23.50 per la diretta col tappetto rosso e dall’una di notte per la cerimonia (sì, quest’anno inizierà un'ora prima in concomitanza del primo giorno di ora legale). Se a Los Angeles la cerimonia verrà condotta, per la quarta volta, da Jimmy Kimmel, dopo anni in cui Sky Cinema ci offriva le perle di Gianni Canova, questo sarà l’anno di Rai 1 e a condurre ci sarà Alberto Matano con diversi ospiti, il tutto nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 marzo. Enjoy.

La zona d’interesse
La zona d'interesse

More

Ecco perché Poor Things di Lanthimos vincerà l’Oscar

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

favola dark

Ecco perché Poor Things di Lanthimos vincerà l’Oscar

Oppenheimer di Nolan ci spiega cosa significa avere la colpa di essere geniali: Prometeo, l’abisso morale di poter uccidere tutti e l’America “distruttrice di mondi”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Atomico (ma un po' pesante)

Oppenheimer di Nolan ci spiega cosa significa avere la colpa di essere geniali: Prometeo, l’abisso morale di poter uccidere tutti e l’America “distruttrice di mondi”

I vincitori degli Oscar 2024 secondo MOW: da Povere Creature! a Oppenheimer

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Cinefilia portaci via

I vincitori degli Oscar 2024 secondo MOW: da Povere Creature! a Oppenheimer

Tag

  • Cinema
  • Film
  • Oscar

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

    di Cosimo Curatola

    Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

di Maria Eleonora Mollard Maria Eleonora Mollard

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Cosa c’entra Lapo Elkann con “Race for glory: Audi vs Lancia” e con Scamarcio (che a 12 anni ha preso l’auto e...)? Nel film è Gianni Agnelli e con Fiorio...

di Matteo Cassol

Cosa c’entra Lapo Elkann con “Race for glory: Audi vs Lancia” e con Scamarcio (che a 12 anni ha preso l’auto e...)? Nel film è Gianni Agnelli e con Fiorio...
Next Next

Cosa c’entra Lapo Elkann con “Race for glory: Audi vs Lancia”...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy