Manca poco alla notte più attesa dell’anno dai cinefili di tutto il mondo. Chissà chi tra Scorsese, Nolan, Lanthimos, Gerwing, Song avrà la meglio. Quel che è certo è che tutti i titoli candidati a 'miglior film' stimolano alla riflessione collettiva. Dal ritratto di un'America in cui non c'è più posto per sognare ma solo per distruggere, Oppenheimer, passando per la turpe verità sullo sterminio dei nativi americani, Killers of the Flower Moon, fino ad arrivare ai tre film che ragionano intorno al concetto di 'femminismo': Barbie lo indaga come fenomeno di massa, Povere Creature! con la poesia ha seguito la nascita e la crescita di una donna alla scoperta di se stessa e del sesso, Anatomia di una caduta, che si addentra nei substrati della mente e della personalità femminile. E poi Zona di interesse di Jonathan Glazer... Uno su tutti ha già battuto gli altri per numero di candidature ricevute (ben 13): Oppenheimer. Il film di Nolan che ha stregato l’Academy (e non solo) riuscirà a portarsi a casa il maggior numero di statuette? Per ora sappiamo solo chi riceverà l’Oscar onorario alla carriera, ossia: Angela Bassett, Mel Brooks e Carol Littleton. Nell’attesa di saperne di più su chi saranno i vincitori e le vincitrici di questa edizione, noi abbiamo le idee ben chiare su chi meriterebbe la vittoria. Ecco i nostri favourites
Miglior film
American Fiction
Anatomia di una caduta
Barbie
The Holdovers - Lezioni di vita
Killers of The Flowe Moon
Maestro
Oppenheimer
Past Lives
Povere Creature!
La zona di interesse
Non è stato facile scegliere il film che ci ha appassionato di più. Anzi no, dopo aver visto Povere Creature! a Venezia, ne abbiamo subito avvertito i sentori rivoluzionari. Povere Creature! come Everything Everywhere All At Once, che ha trionfato agli Oscar 2023, è un film che cambia le cose. Ma vincerà davvero? No, sarà con ogni probabilità Oppenheimer ad avere la meglio.
Miglior attore
Bradley Cooper per Maestro
Colman Domingo per Rustin
Paul Giamatti per The Holdovers
Cillian Murphy per Oppenheimer
Jeffrey Wright per American Fiction
Bradley Cooper oltre ad essere l'attore protagonista di Maestro ne è anche regista, la star americana ha lavorato a lungo su questo progetto considerato da lui stesso come il più importante della sua vita. Ecco, Cooper non ce ne voglia, perché per quanto sia stato bravo e credibile, Cillian Murphy per noi ha vinto (anche su un grande Paul Giamatti). Dai, questa era facile...
Migliore attrice
Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon
Sandra Hüller per Anatomia di una caduta
Carey Mulligan per Maestro
Emma Stone per Povere Creature!
Annette Bening per Nyad
Ci abbiamo riflettuto a lungo, Stone o non Stone?, Gladstone o non Gladstone? Alla fine, tra le due litiganti è la terza, per noi, che gode: Sandra Hüller. Magnetica, vitrea ma così emozionante, lo sguardo di Hüller in Anatomia di una caduta trascina lo spettatore in sala fino alla fine del film.
Miglior film internazionale
La società della neve
Io capitano
Perfect Day
The Teachers’ Lounge
La zona di interesse
Il nostro Paese griderebbe il suo nome, ma al cuore del cinefilo non si comanda, e allora: Perfect Days sia! La straordinaria normalità di uomo è al centro dell'ultimo film di Wim Wenders, ma di fronte alla ovvia superiorità rispetto agli altri candidati, la vera domanda da farsi è: “Ma davvero è stato candidato solo come miglior film straniero?”
Migliori costumi
Barbie
Killers of the Flower Moon
Napoleon
Oppenheimer
Povere creature!
Tra pizzi, corsetti e crinoline, gli abiti di Bella Baxter riflettono l'evoluzione del suo stesso personaggio. Fabolous!
Miglior attore non protagonista
Sterling K. Brown per American Fiction
Robert De Niro per Killers of the Flower Moon
Robert Downer Jr per Oppenheimer
Ryan Gosling per Barbie
Mark Ruffalo per Povere creature!
Ci piace sognare e quindi nel nostro mondo onirico vediamo il migliore Mark Ruffalo della storia con le braccia alzate, pronto a ricevere tra le mani la preziosa statuetta...
miglior attrice non protagonista
Emily Blunt per Oppenheimer
Jodie Foster per Nyad - Oltre L'Oceano
Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers
Danielle Brooks per Il colore viola
America Ferrera per Barbie
Se Barbie, come ci confermano gli aurispici del mondo cinematografico, conquisterà ben pochi riconoscimenti - se non nessuno - tra quei pochi pare si faccia il nome di America Ferrera. Tutto giusto.