image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

“Killers of the Flower Moon” di Scorsese ci fa sentire un po' come gli Osage: bello eh, però che pacco

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

20 ottobre 2023

“Killers of the Flower Moon” di Scorsese ci fa sentire un po' come gli Osage: bello eh, però che pacco
È appena uscito l’ultimo film di Martin Scorsese, “Killers Of The Flower Moon”, il primo western (capovolto) del dio del cinema dall’intento nobilissimo: quello di fare chiarezza su una delle tante stragi delle tribù di nativi americani, quella della comunità di Osage in Oklahoma, compiuta dalla solita schiera di bianchi potenti. Avevamo l’hype a mille, però queste tre ore e mezza hanno avuto più il sapore di un sequestro di persona….

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

All’America che ancora crede di possedere il vero identikit dell’uomo americano bianco, solo perché i veri primi abitanti del continente ha preferito farli fuori, Martin Scorsese ha risposto con il suo ultimo film Killers Of The Flower Moon, mettendo sul piatto nient’altro che la verità su una delle tante stragi di amerindi: quella della comunità di Osage. Del resto, che Hollywood avesse un problema da risolvere con la comunità dei nativi americani non è una gran novità, ricordiamoci di quella volta che nel lontano 1973 Marlon Brando rifiutò l’Oscar e spedì a ritirare il premio una donna indiana d’America per fare un bel discorsetto al mondo intero. Encomiabile, sarebbe stato giusto dargliene un altro. Probabilmente però, l'unico regista che è riuscito a parlare di questi fatti attuando una bella denuncia diretta ai suoi connazionale (senza riservare sconti a nessuno) è proprio il nostro mito, l’autore del grande cinema, Martin Scorsese, che nel suo ultimo film ha deciso di accendere una torcia per far luce sui fatti oscuri di Osage, una comunità le cui prime attestazioni storiche risalgono al 1673 quando l'esploratore francese Jacques Marquette li collocò lungo il fiume Osage nell'attuale Missouri. In Killers Of The Flower Moon (il film è tratto dal romanzo Gli assassini della terra rossa di David Grann) siamo negli anni Venti, alcuni membri della tribù di nativi americani Osage, della omonima contea in Oklahoma, vengono assassinati perché nelle loro terre dei bianchi sterminatori di popoli hanno trovato il petrolio. Ad orchestrare ogni schema di omicidio e frode c’è l’uomo che si è investito da solo della nomina di Re, William Hale, interpretato dal sempreverde Robert De Niro, che accoglie a braccia aperte suo nipote Ernest Burkhart  (Leonardo DiCaprio) appena tornato dal fronte della prima guerra mondiale in Europa in cerca di lavoro e pure di una moglie. Fin qui sembra tutto bello, bellissimo. Peccato però che alla fine allo spettatore sequestrato per ben tre ore e mezzo non resta altro se non una storia d’amore tossica tra Ernest e Mollie (Lily Gladstone) e un lungo decalogo di morti. Ernest sposa Mollie perché forse un po’ la ama e un po’ la vuole ammazzare per impossessarsi dei suoi averi, esattamente come hanno fatto i suoi compagni bianchi con le sorelle di lei e altri abitanti della tribù. Tutti questi corpi trucidati, Scorsese ce li fa vedere nella sua interezza, morti, ghiacciati, con le teste spappolate, per farci trattenere in testa le immagini e la consapevolezza delle barbarie compiute dai potenti bianchi. Però, che noia...

20231020 112524099 8366
Leonardo Dicaprio e Lily Gladstone nel film

Che vogliate o meno ammetterlo, la narrazione è piatta. Il fatto che Scorsese ultraottantenne sia riuscito a riscrivere nuovamente le sceneggiature per dare una chiave di lettura meno bianco-centrica possibile alla storia è sintomatico del fatto che sia più sul pezzo della maggior parte dei cineasti (e non solo) e l'intento è da premiare, però in Killers Of The Flower Moon non c’è proprio ritmo, solo quando arrivano gli agenti della FBI ad investigare su tutte queste strane morti vendute perlopiù come suicidi sembra che il film si riprenda. Peccato che però avvenga nell'ultimissima parte del film che è senza dubbio la più avvincente, per non parlare della sequenza finale in cui lo stesso Scorsese abbatte la quarta parete e sale sul palco di un teatrino, portandoci a tu per tu con i drammi e il dolore precedentemente inscenato nel film, rimuovendo (finalmente) quelle noiosissime didascalie finali tipiche dei documentari o dei film biografici. Maestro, ma quando si è rimesso a scrivere le scene oltre al punto di vista delle vittime degli eventi non poteva pensare anche a quello dello spettatore in sala?

20231020 113553382 2284
Lily Gladstone, Robert De Niro e Leonardo DiCaprio

More

Robert De Niro compie 80 anni ed è ancora il più figo di tutti

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Happy birthday

Robert De Niro compie 80 anni ed è ancora il più figo di tutti

Perché i film sui supereroi hanno rotto il caz*o. Torniamo al cinema pulp di Tarantino, ai filmoni di Scorsese e a quelli “de core” di Iñárritu

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Iron man? Anche basta

Perché i film sui supereroi hanno rotto il caz*o. Torniamo al cinema pulp di Tarantino, ai filmoni di Scorsese e a quelli “de core” di Iñárritu

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è il femminismo come dovrebbe essere, altro che Giorgia Soleri e compagne

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Brava sorella

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è il femminismo come dovrebbe essere, altro che Giorgia Soleri e compagne

Tag

  • Cinema

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Ovosodo” di Virzì alla Festa del cinema di Roma, altro che “Siccità”: come si passa da un capolavoro a un film dimenticabile?

di Domenico Agrizzi

“Ovosodo” di Virzì alla Festa del cinema di Roma, altro che “Siccità”: come si passa da un capolavoro a un film dimenticabile?
Next Next

“Ovosodo” di Virzì alla Festa del cinema di Roma, altro...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy