image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Il rapper Kid Yugi in “I nomi del diavolo” si presenta come l’Anticristo, ma chi è il vero cattivo?

  • di Giuditta Cignitti

10 marzo 2024

Il rapper Kid Yugi in “I nomi del diavolo” si presenta come l’Anticristo, ma chi è il vero cattivo?
Con il suo “I nomi del diavolo” Kid Yugi ha conquistato il primo posto nella classifica Fimi degli album più venduti, entrando direttamente nella “Top Album Debut Global” di Spotify. Nel suo disco parla del “male”, delle sue forme e di come si manifesta sulla Terra. Ma il rapper è davvero l’Anticristo?

di Giuditta Cignitti

Kid Yugi, all’anagrafe Francesco Stasi, appena ventitreenne è già riuscito a ritagliarsi il suo spazio nella scena rap italiana col sostegno e l’ammirazione dei massimi esponenti del genere. Il suo ultimo disco, I nomi del diavolo, contiene le collaborazioni con Sfera Ebbasta, Tedua, Noyz Narcos, Geolier, Ernia senza dimenticare quelle con le nuove leve del panorama della musica nazionale, come: Tony Boy, Artie 5ive, Papa V e Simba La Rue. Sulla copertina appare vestito con un abito bianco candido abbinato a una cravatta rossa e guanti di pelle nera mentre è seduto su un trono di morte costellato di teschi e ossa varie. Ai suoi piedi una bolgia indistinta di dannati lo adora come un vero principe. È un omaggio alla famosa opera letteraria di Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita, rimandando alla scena del ballo di Satana in cui una processione di anime perse si dirige verso il Diavolo per baciargli, con riverenza, la mano e il ginocchio. Quello che Francesco ha voluto raccontare in questo concept album è il male in tutte le sue declinazioni, così in ogni traccia sviscera una delle forme in cui il male si manifesta sulla terra e anche oltre. Dalla narrazione della vita di strada intrecciata al mondo della droga dallo spaccio al consumo, si passa al racconto dell’amore, sempre non ricambiato, talvolta dal lato di chi insegue talaltra da quello di chi respinge. C’è un male intangibile e uno più materico che si fa sostanza, come le droghe o i gas tossici dell’Ilva di Taranto, a cui viene dedicato il brano omonimo in duetto con Fido Guido, che nel 2006 aveva già denunciato il fatto nella canzone Fume scure qui campionata. Questa è la dimostrazione più evidente nel disco di appartenenza a un certo territorio, la Puglia, che è stata la culla di Kid Yugi e che continua ad esserlo. 

Kid Yugi
Kid Yugi

Proveniente da Massafra, in provincia di Taranto, nelle sue parole Kid Yugi riversa la rabbia e l’amore per la sua Terra, che descrive nelle sue mancanze e ingiustizie pur riconoscendo nel Sud un marchio di autenticità, che fatica a vedere a Milano. Preferisce “bere la birra al Sud mentre su fanno la fashion week” e sperperare a “Massafra ciò che gratto a M-I”. Nella dicotomia Nord-Sud si sviluppa tutta l’antitesi tra forma e sostanza, immagine e realtà su cui si gioca la sua personale definizione di diabolico e angelico. Nel brano di apertura Kid Yugi si presenta come l’anticristo perché mette a nudo i suoi vizi e le sue debolezze, dipingendosi come peccatore, che nella definizione cristiana si avvicina più al regno di Lucifero che a quello di Dio, eppure da questo racconto ne esce fuori pulito, con quello stesso abito bianco che sfoggia in copertina. È vero, i testi non sono family-friendly e non si possono di certo considerare innocenti, ma è nella ricerca poetica e nella cultura letteraria e cinematografica con cui impreziosisce le barre che va ricercata la bontà. Se è vero che Dio è morto come diceva Nietzsche, oggi non c’è niente di più sacro dell’immagine e dell’idea della perfezione, in questo senso allora si che Kid Yugi è un anticristo, con il suo modo crudo di scrivere e svelare la realtà nelle sue storture e nelle sue contraddizioni. Come quella per cui è un rapper a far conoscere autori come Golding o Bulgakov al pubblico più giovane e non di certo gli intellettuali in giacca e cravatta barricati dietro le loro cattedre da accademici. Gli antieroi sono più puliti dei modelli convenzionalmente accettati, soprattutto se cantano con un riconoscibile accento tarantino.

Kid Yugi
Kid Yugi
https://mowmag.com/?nl=1

More

Anna Pepe, “rapper” su TikTok senza rabbia underground o idee. Ma basta sbattere gli occhietti da adolescente e…

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Deinfluencer

Anna Pepe, “rapper” su TikTok senza rabbia underground o idee. Ma basta sbattere gli occhietti da adolescente e…

Le migliori canzoni per fare ses*o. The Weeknd, Dua Lipa, Arctic Monkeys e… La guida definitiva di MOW

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

per serate bollenti

Le migliori canzoni per fare ses*o. The Weeknd, Dua Lipa, Arctic Monkeys e… La guida definitiva di MOW

Mahmood è la “stella Cadente” della musica italiana. Ecco perché l’ultimo album non c’entra niente con “Tuta Gold”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

the king

Mahmood è la “stella Cadente” della musica italiana. Ecco perché l’ultimo album non c’entra niente con “Tuta Gold”

Tag

  • Musica
  • Rap

Top Stories

  • Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…

    di Giulia Ciriaci

    Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…
  • "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop

    di Emiliano Raffo

    "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop
  • Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band k-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?

    di Beniamino Carini

    Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band k-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?
  • LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...

    di Gianmarco Aimi

    LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...
  • Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?

    di Riccardo Canaletti

    Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?
  • Peccati Inconfessabili tra le serie più viste su Netflix: ma come siamo finiti a guardare le soap messicane? La verità è che lo abbiamo sempre fatto, dagli anni Ottanta

    di Irene Natali

    Peccati Inconfessabili tra le serie più viste su Netflix: ma come siamo finiti a guardare le soap messicane? La verità è che lo abbiamo sempre fatto, dagli anni Ottanta

di Giuditta Cignitti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle case di produzione indie di “Past lives” e “La zona di interesse”

di Maria Eleonora Mollard

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle case di produzione indie di “Past lives” e “La zona di interesse”
Next Next

Oppenheimer vince l’Oscar? Non senza passare sul cadavere delle...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy