Un pugno nello stomaco. Mi piacerebbe che questo articolo parlasse dell’ennesima teoria cospiratoria o paranoide. Eppure i tasselli sembrano combaciare all’interno di quei limiti dell’interpretazione che Umberto Eco ha fissato per separare le deduzioni dalle psicosi. White Party, festa alla cocaina. Ma anche White Party, fare festa a una bianca: a volte i motori di ricerca dei siti porno ci dicono più degli editoriali. La storia parte dall’omicidio di Tupac Shakur, passa per “l’effetto Domino” (come lo chiama Eminem in “Fuel (Shady Edition) dell’agguato a Notorius B.I.G e arriva all’arresto di Sean Combs o Diddy o Puff Daddy. In mezzo il suprematismo nero, la Nazione dell’Islam, Helter Skelter, Charles Manson e il 41 per cento degli americani che secondo un recente sondaggio crede nella possibilità di una guerra civile entro i prossimi cinque anni. Partiamo dalla faida tra l’hip hop della Est e della West Coast che – oramai è lettura comune – lascia per terra Tupac e Notorius. Chi risolve le cose? Chi fa incontrare Snoop Dog e Puff Daddy? Louis Farrakhan, a capo della Nazione dell’Islam, alla quale Snoop Dog si convertirà.
Louis Farrakhan allievo di Malcolm X e sospetto mandante del suo omicidio quando X si avvicinò ai sunniti e dichiarò: “In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna dei neri di tutti i bianchi”. Bang! Farrakhan ha fama di essere antisemita, anticattolico, antibianchi: un suprematista dei neri islamici insomma. È anche l’organizzatore della “Million man march”: la più grande manifestazione nera di tutti i tempi criticata e avversate dalle associazioni antirazzismo moderate. White Party in quale delle due accezioni? Cocaina o gangbang vs white? Ricordate il personaggio interretato da Samuel L. Jackson in “Jackie Brown” di Quentin Tarantino? Ricordate le sue “putta*ne bianche”.
Nella passione dei neri per le bionde confluisce più del sesso, confluisce politica, rivalsa, black power. Confluisce quella vergogna assoluta e mai risolta che fu lo schiavismo. I legami tra rivoluzione e sesso sono noti. Così come tra rabbia e sesso. Così come tra sesso e sopraffazione. Rape interracial. Categoria cliccatissima. Meglio di un saggio. Ma cosa c’entra Helter Skelter? A parte la coincidenza di essere contenuta nel “White Album”, fu la canzone che mandò fuori di testa Charles Manson che si convinse che quella canzone gli parlasse, si convinse che gli raccontasse profeticamente la prossima apocalisse in cui i neri avrebbero preso il potere in maniera violenta e lui, con la Manson Family, sarebbe divenuto il capo religioso di questa élite bianca destinata ad attuare una controrivoluzione. Roba da pazzi. Sì.
Ma la religione cattolica annovera tra i suoi testi sacri l’Apocalisse di Giovanni. Pazzia, delirio religioso, profezia. Tutti nodi da sciogliere. “A ottobre succederà qualcosa di grosso che danneggerà Kamala Harris” aveva profetizzato Hillary Clinton sbagliando di alcuni giorni. Nel frattempo Donald Trump ha postato e poi rimosso un fotomontaggio in cui Kamala appariva accanto a Diddy. Lo avrebbe fatto sapendo che ci sono foto vere che ritraggono proprio lui in compagnia di Diddy? Più che una provocazione malriuscita e quindi rimossa, il post di Donald Trump sembra essere un chiamata alle armi. Supremazia bianca e supremazia nera sono forse le vere forze in campo in queste elezioni presidenziali? E soprattutto: saranno accettate democraticamente o quel 41 per cento di americani che vede una guerra civile dietro l’angolo ha ragione? Nel frattempo Eminem (l’unico nero bianco), che se c’è qualcosa da sapere la sa, prende le distanze dal suo gruppo, capitanato da Dr. Dre, sputtanando Diddy che con Snoop Dog aveva sancito una pace che potrebbe sapere di suprematismo. Facciamo gli scongiuri.