image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

  • di Aldo Nove Aldo Nove

12 maggio 2025

Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
Smettetela con i soliti cantautori: Garbo è il poeta dimenticato della musica italiana, il David Bowie nascosto sotto la polvere della nostra ignoranza collettiva. La sua discografia è un viaggio mistico tra synth, poesie e visioni che fanno impallidire tutti gli intoccabili. Cinquant’anni di carriera, zero beatificazioni: è ora di rimediare

di Aldo Nove Aldo Nove

E se la più importante voce della poesia in musica degli ultimi cinquant’anni fosse stata dimenticata? Del resto è il destino della poesia quello di scomparire e poi riemergere, fiume carsico delle emozioni in versi, al contempo delicatissimo e potente, capace di influenzare generazioni sottovoce, con una discrezione che diventa urto e a volte sussurra giustizia… Renato Abate (in arte Garbo, come lo chiameremo da qui in poi) è il più potente poeta che la musica infelicemente definita “leggera” ci abbia donato. E immagino che i fan di Fabrizio De André (sempre sia lodato) smettano di leggere queste parole. Così per svariati altri adepti a diversi culti nostrani della parola in musica: quelli di Francesco De Gregori, quelli di Franco Battiato (sempre sia lodato), financo quelli di Francesco Guccini e Roberto Vecchioni (andate avanti voi, a me viene da ridere). 

Garbo
Garbo

Pure, dall’esordio al cardiopalma nel lontano 1981 con l’album A Berlino… va bene, con l’unico singolo oggi considerabile un evergreen, per quanto dimesso o a intermittenza, il brano omonimo e una manciata di canzoni stranianti e così lontane dalla musica italiana di quei giorni (soli compagni, forse, Fausto Rossi in arte Faust’O, i Diaframma, Enrico Ruggeri dei Decibel, Alberto Camerini e, in qualche modo, i CCCP). Pure, dicevamo, nelle sue fugaci apparizioni a Sanremo o al Festivalbar, anno dopo anno Garbo ha sfornato canzoni di un’eleganza, di una bellezza così sottile e rarefatta da stupire forse troppo, perché troppo lontane da noi vascorossizzati e Ligabue (immediatamente, e per sempre) dipendenti…

Pure, dall’esordio al cardiopalma nel lontano 1981 con l’album A Berlino… va bene, con l’unico singolo oggi considerabile un evergreen, per quanto dimesso o a intermittenza, il brano omonimo e una manciata di canzoni stranianti e così lontane dalla m
Garbo

Sue effettive anime gemelle erano (e sono) David Bowie, David Sylvian, gli Ultravox, Ryūichi Sakamoto degli Yellow Magic Orchestra. Ecco: tentando ora di terminare una frase, è proprio nel 2025 che i tempi sono maturi per ascoltare o riascoltare le pietre miliari e segrete di Garbo: Scortati, Il fiume, Manifesti, Macchine nei fiori, Fuori per sempre, Up the Line (a cui chi scrive ha avuto la fortuna di partecipare: un progetto folle di rigenerazione a cavallo tra musica e letteratura, con l’intero gruppo degli scrittori della Gioventù cannibale schierato al suo fianco) e poi avanti, nei decenni (neanche qua ho chiuso la frase, ma ci riuscirò)… Ogni canzone un viaggio. Romantico fino a tracimare nel barocco, eppure cinico. Sognatore e nichilista. La sua discografia è un viaggio oltre le Colonne d’Ercole del già sentito, lo è ancora oggi e forse di più, ed è peccato mortale rimandarlo (questo periodo l’ho concluso; spero ciò sia apprezzato). Buoni cinquant’anni di carriera, Renato. E buon ascolto a tutte le anime prave che fino ad oggi non l’hanno fatto.

20250512 113743336 3207

More

Eurovision Song Contest, censura o no? Chiesta ai partecipanti “neutralità politica” e “fair play”, ma è giusto? Vi spieghiamo perché di palchi (e luoghi) per parlare di politica e guerra gli artisti ne hanno, ma non sempre li utilizzano…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

chi ha ragione?

Eurovision Song Contest, censura o no? Chiesta ai partecipanti “neutralità politica” e “fair play”, ma è giusto? Vi spieghiamo perché di palchi (e luoghi) per parlare di politica e guerra gli artisti ne hanno, ma non sempre li utilizzano…

Siamo stati all’Alcatraz per l’unica data milanese del tour di Myss Keta, ma com’è stata? Una messa laica, delirante e lucidissima allo stesso tempo. E Vera Gemma? Pazzeska, tra rinascita e ribellione…

di Alessia Bisini Alessia Bisini

pazzesko

Siamo stati all’Alcatraz per l’unica data milanese del tour di Myss Keta, ma com’è stata? Una messa laica, delirante e lucidissima allo stesso tempo. E Vera Gemma? Pazzeska, tra rinascita e ribellione…

Tony Effe e Tommy Cash, il feat di cui non avevamo bisogno, la sincerità di Blanco con Piangere a 90 (e un pizzico di malizia) e Bresh con Umore marea… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio e il peggio dei singoli del venerdì

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

friday's selecta

Tony Effe e Tommy Cash, il feat di cui non avevamo bisogno, la sincerità di Blanco con Piangere a 90 (e un pizzico di malizia) e Bresh con Umore marea… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio e il peggio dei singoli del venerdì

Tag

  • Musica
  • critica musicale
  • Garbo
  • Renato Abate
  • Fabrizio de André
  • Franco Battiato
  • Francesco Guccini
  • Roberto Vecchioni
  • Francesco De Gregori
  • critico musicale
  • Editoria
  • new wave
  • #musica
  • musica sperimentale
  • Aldo Nove
  • Gioventù cannibale
  • Poesia
  • Letteratura

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata

    di Ottavio Cappellani

    I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata
  • “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta

    di Riccardo Canaletti

    “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta
  • In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”

    di Fulvio Abbate

    In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”
  • Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante

    di Riccardo Canaletti

    Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante
  • Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

    di Riccardo Canaletti

    Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

di Aldo Nove Aldo Nove

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Abbiamo letto “Donnaregina” di Teresa Ciabatti: com’è? Dalla (forse) frecciatina a Saviano alla malattia di Michela Murgia (e la denuncia del patriarcato): un “Gomorra” senza “Gomorra” che dice tutto del mondo editoriale (e amichettista) italiano

di Ottavio Cappellani

Abbiamo letto “Donnaregina” di Teresa Ciabatti: com’è? Dalla (forse) frecciatina a Saviano alla malattia di Michela Murgia (e la denuncia del patriarcato): un “Gomorra” senza “Gomorra” che dice tutto del mondo editoriale (e amichettista) italiano
Next Next

Abbiamo letto “Donnaregina” di Teresa Ciabatti: com’è?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy